Notizie di Salerno In Web
L'informazione libera e indipendente di Salerno e provincia

login

I fatti del giorno | Tutte le principali notizie di cronaca e attualità da Salerno e provincia

03/06/2021

VERSO LE COMUNALI

Il Movimento 5 Stelle sarà in campo alle prossime elezioni amministrative. Lo ha confermato il deputato Angelo Tofalo, presente ieri i alla cerimonia de 2 giugno nella Villa Comunale di Salerno svolta dal Prefetto Francesco Russo. Stando a quanto dichiarato dal parlamentare salernitano, infatti, il Movimento – in questa fase – sta lavorando ad un progetto innovativo. “Certo che i 5 Stelle saranno in campo. Si sta lavorando ad un progetto innovativo al quale il Movimento 5 Stelle vorrà dare il suo importante contributo; un progetto nuovo per la città, per uscire da trent’anni del vecchio storytelling univoco – ha dichiarato Tofalo – Questo è l’impegno che stiamo portando avanti da mesi e speriamo di concretizzare nelle prossime settimane o nei prossimi mesi, per dare ai cittadini salernitani di respirare e concretizzare un progetto nuovo”. Al momento, i pentastellati non sembrano ancora aver deciso se andare da soli o in coalizione. Alla presentazione delle liste i pentastellati sembravano intenzionati ad andare da soli, con un proprio candidato sindaco. Ora, anche in questo caso, lo scenario è cambiato: al momento si ipotizza anche una coalizione con Liberi e Uguali, il movimento guidato – in provincia di Salerno – dal parlamentare salernitano Federico Conte. “Stiamo valutando tutte le ipotesi ma stiamo partendo da un progetto nuovo per la città, un obiettivo concreto da raggiungere; qualcosa di veramente innovativo non solo sulla carta ma anche e soprattutto nei contenuti – ha aggiunto Tofalo – Sono mesi di lavoro impegnativo, anche in condizione di pandemia che rende un po’ più complicato muoversi ma sono certo che raggiungeremo un risultato e presentare alla cittadinanza un progetto nuovo, importante”. Nei mesi scorsi, i pentastellati avevano avviato, come confermato da Michele Ragosta, anche un confronto con i Verdi, poi sfumato mentre nella città capoluogo, a differenza di Napoli e altre grandi città chiamate al voto, è stata esclusa fin da subito un’alleanza con il Pd che, a Salerno città, non presenterà – come accaduto in passato – simbolo di partito, a sostegno del sindaco uscente Vincenzo Napoli. Ora, per Tofalo è tempo di provare a chiudere il cerchio per dare ufficialmente il via alla campagna elettorale. In pole position, per la candidatura a sindaco dovrebbero esserci – qualora si decidesse di correre in solitaria – lo stesso Angelo Tofalo, Nicola Provenza ma non era – e non è – esclusa l’ipotesi di individuare qualche attivista particolarmente legato al movimento. Ora, non resta che attendere cosa accadrà nelle prossime settimane e se andrò o meno in porto l’accordo con Liberi e Uguali che, di conseguenza, aprirà un nuovo scenario politico nella città capoluogo, delineando un nuovo quadro. (Cronache)

CANTIERE SALERNO

A distanza di pochi metri ci sono due cantieri fermi. Uno è quello di Piazza Cavour che da settimane ormai ha subito uno stop nella realizzazione di box interrati. Qui la parte della proprietà appartiene ancora alle ferrovie dello Stato che in cambio del binario vorrebbero la proprietà delle stazioni della metropolitana di Salerno. Un accordo che l’amministrazione comunale sta valutando e che ben presto, si dice, dovrebbe essere formalizzato dalla giunta comunale. Poi c’è Piazza della Libertà che avrebbe avuto qualche problemino, legato a crepe registrate in una parte del cantiere. Da alcuni giorni, anche in questo caso, i lavori sono fermi complessivamente e movimenti di mezzi e di uomini si concentrano solo in una porzione della mega piazza, quella probabilmente interessata dal cedimento. Poco più in là ancora c’è Piazza Alario: qui l’amministrazione comunale ha dovuto fare un passo indietro, rispetto al progetto originario, accogliendo alcune modifiche proposte dai comitati locali. Passiamo all’altro argomento della settimana. I conti comunali, quelli messi (ma solo sull’aspetto relativo ai prestiti per lo spalma debiti) sotto osservazione dall’Anci e ribalzati in una classifica nazionale e ripresi poi da alcuni consiglieri comunali d’opposizione. Che le casse comunali siano in affanno è cosa abbastanza nota da tempo. Ora ufficializzata anche da alcuni esponenti della stessa amministrazione comunale preoccupati per l’assenza di liquidità per la programmazione degli eventi estivi. Tant’è che, al momento, l’Arena del Mare, sarà palcoscenico per una sola compagnia, finanziata tra l’altro dalla Regione Campania. Per tutto il resto, artisti, musicisti e tutti coloro che sono stati fermi causa pandemia vale l’invito: «arrangiatevi». Sui conti comunali una valutazione in più andrebbe fatta, seguendo la scia che tracciano i revisori dei conti ad ogni parere allegato al bilancio. E, in particolare, due aspetti: l’ammontare dei residui attivi e il patrimonio comunale. In soldoni, i crediti che il comune deve incassare – molti dei quali ormai prescritti – e i fitti esigui che richiede l’amministrazione comunale per le proprie proprietà. Palazzi, sedi di associazioni, case che vengono cedute anche a pochi euro mensili. Una vicenda segnalata più volta ma caduta nel dimenticatoio. Tra l’altro a fronte di un immenso patrimonio fittato a poco, il Comune spende circa mezzo milione di euro all’anno per locare immobili da adire ad uffici comunali. Tutto questo mentre la Salerno Pulita attende uno spazietto per custodire una spazzatrice nuova di zecca e utile per il centro storico. (Andrea Pellegrino)

PARLA PIERINO

“A luglio 2018, il servizio della SalaFreccia a Salerno è stato modificato in ragione dello scarso numero di clienti. Pertanto, oltre alla possibilità di attendere l’orario di partenza del proprio treno in uno spazio dedicato, veniva offerto esclusivamente il servizio di biglietteria. In seguito all’emergenza Covid 19, nel marzo 2020, per tutti i touch point (Freccialounge, FrecciaClub e SalaFreccia) delle stazioni servite dall’Alta Velocità è stata disposta la chiusura per ragioni di sicurezza sanitaria. Nel corso del 2020, inoltre, in considerazione anche della grave crisi economica, è stato valutato di chiudere le SalaFreccia laddove esiste anche una biglietteria, come nel caso di Salerno, in considerazione del fatto che queste offrono servizi sostanzialmente sovrapponibili con una normale rivendita. Ad oggi le uniche SalaFreccia rimaste attive sono ubicate in stazioni presso le quali non è presente un servizio di biglietteria. Una volta finita questa fase pandemica, e in un’ottica di piena ripresa della mobilità e di rilancio del settore turistico, potrebbe essere presa in considerazione – anche sulla base di differenti dati di affluenza della clientela che dovessero emergere – la possibilità di rivedere le scelte operate per la stazione di Salerno”. Così Trenitalia, attraverso una nota ufficiale, risponde alle tante sollecitazioni da parte degli utenti in merito alla chiusura della SalaFreccia di Salerno. Una risposta che però non ha soddisfatto i clienti dispiaciuti che ad essere penalizzate siano solo due città del Sud come Salerno e Bari. Tra l’altro anche con il PNRR e il Recovery found l’Alta Velocità punterà sulle due nuove linee: la Napoli-Bari e la Salerno-Reggio Calabria. Sulla vicenda ieri è intervenuto anche il deputato del Pd Piero De Luca. “Da tempo sto portando avanti delle battaglie affinchè la stazione di Salerno diventi un vero e proprio hub centrale soprattutto per la nuova tratta Salerno-Reggio Calabria che si realizzerà anche con le risorse del Recovery found. Necessità però di servizi sempre maggiori, sempre più attenti alla clientela, agli utenti e ai passeggeri. Sicuramente la riapertura della Sala Freccia può essere uno spazio importante e decisivo per dare ristoro ai tanti viaggiatori, ma deve essere accompagnata da un ulteriore recupero di spazi che necessita e che devono essere aperti a tutti non solo a coloro i quali sono titolari di CartaFreccia, perchè la stazione di Salerno deve essere messa al passo con tutte le altre stazioni del nostro paese. In questa fase di rinascita e ripartenza il trasporto ferroviario nella nostra città va assolutamente potenziato nelle tratte e nei servizi agli utenti”. L’onorevole De Luca ha poi commentanto anche la situazione degli eventi culturali a Salerno… “L’amministrazione comunale, lo scorso anno, su nostro input, su iniziativa del partito democratico, abbia dato testimonianza e prova di grande attenzione a tutti gli operatori del mondo della cultura, del teatro, dell’arte e alle associazioni, mettendo a disposizione l’Arena del Mare. Quest’anno le condizioni sono diverse. In tutt’ Italia i comuni hanno enormi difficoltà di bilancio, ma credo si stia facendo un lavoro importante per trovare degli spazi dislocati in tutta la città, anche all’aperto da poter destinare alle associazioni che ne hanno bisogno in questa fase di ripartenza. Per cui sono convinto che sarà dato il massimo sostegno anche quest’anno al mondo della cultura e dello spettacolo salernitano”.

POLITICHE SOCIALI

Circa 4mila famiglie prese in carica dal settore Politiche Sociali del Comune di Salerno e un incremento delle richieste di auto superiore al 50%, rispetto agli anni precedenti. Con l’emergenza Covid, le difficoltà economiche sono notevolmente aumentate e ora è necessario sfruttare al meglio le risorse del Recovery Plan. A fare il punto della situazione il direttore Antonio Di Domenico che, a soli sette giorni dal suo insediamento, ha dovuto fare i conti con il primo lockdown nazionale e la conseguente rimodulazione di tutti i servizi per rispondere, in tempi rapidi, alle esigenze di ogni singola famiglia. Direttore, il 2020 è stato un anno molto complesso. Il settore Politiche Sociali del Comune di Salerno ha dovuto fare i conti con un’emergenza epidemiologica che si è presto trasformata in una crisi economica… “L’anno 2020 è stato molto complesso, difficile ma ciò nonostante gratificante dal punto di vista lavorativo, organizzativo. Sono stato incaricato in questo settore il 2 marzo 2020 e dopo appena 7 giorni il premier Conte dichiarava il lockdown nazionale. In virtù di questo provvedimento abbiamo dovuto fronteggiare, oltre all’ordinario, anche l’emergenza, attraverso una riorganizzazione del settore, anche da un punto di vista organizzativo, in virtù dei cambiamenti dettati dagli effetti pandemici che hanno ripercussioni da un punto di vista socio economico. Uno degli obiettivi primari dell’ambito S5, quindi Comune di Salerno con capofila Pellezzano, è quello di tradurre i bisogni della popolazione residente nei due comuni, circa 140mila persone, in opportunità concrete, attraverso interventi che hanno l’obiettivo di ridurre la precarietà sociale e aumentare la qualità delle condizioni di vita di queste persone. Ciò è possibile in maniera anche tempestiva, creando una giusta sinergia e coordinamento tra i vari attori che partecipano alla realizzazione di questi interventi che possono essere di tipo istituzionale, quindi l’Asl, le scuole, i tribunali, la prefettura, la questura e privati, attraverso il terzo settore e le associazioni di volontariato. Altro obiettivo è quello di ridurre al minimo la distanza tra la popolazione e l’ambito S5, attraverso un miglioramento della comunicazione, dei servizi garantiti alla popolazione. I nostri servizi possono racchiudersi in tre grosse aree: l’area della responsabilità familiare e minori; l’area della disabilità; gli anziani: circa il 30% della popolazione salernitana è ultra 65enne. Per quanto riguarda la responsabilità familiare e minorile, noi abbiamo diversi interventi: il sostegno alle famiglie multi problematiche con minori e possiamo rappresentare i vari interventi, ovvero gli asili nido, fiore all’occhiello del Comune di Salerno con circa 9 asili nido suddivisi in varie zone della città dove abbiamo ospitato circa 460 bambini da 0 a 3 anni; poi abbiamo il centro prima infanzia che si differenzia dagli asili nido perché svolto da organi del terzo settore con 120 minori da o a 5 anni e si differenzia dagli asili nido perché non c’è la mensa e nemmeno il riposo; i centri polifunzionali che ospitano bambini dai 6 ai 14 anni dove vengono svolte attività ricreative, il doposcuola e, anche in questo caso, è stato necessario rimodulare i servizi a causa della pandemia. I centri polifunzionali hanno accolto, durante le ore mattutine, questi bambini per permettere loro di seguire la Dad. Si tratta di numeri importanti, in netto aumento. Il settore Politiche Sociali ha lavorato tanto, nel minor tempo possibile… “Da fine marzo, in pochissimi giorni, abbiamo messo in piedi una macchina amministrativa e organizzativa, abbiamo previsto tre tipi di canali di ricezione delle istanze, whatsapp, email e cartaceo, con il supporto anche degli altri settori grazie ad un’ordinanza sindacale. Abbiamo consegnato in 5 giorni lavorativi buoni spesa prima delle festività pasquali, è stata una grossa impresa ma un punto di successo per questa amministrazione. È stato necessario rimodulare il servizio dell’assistenza specialistica scolastica: il terzo settore ha permesso anche quella domiciliare degli utenti; altre forme di rimodulazione riguarda gli anziani con la consegna dei pasti a domicilio e la distribuzione dei farmaci attraverso la società in house Salerno Solidale. Per quanto riguarda i minori, abbiamo dato un supporto all’educazione dei minori affetti da disabilità”. Rispetto agli anni passati, quante sono state le richieste inoltrate al settore Politiche Sociali? “In realtà si è avuto un incremento superiore al 50% rispetto agli altri anni mentre in aree particolari la richiesta è oltre il 50%; è aumentata tantissimo l’esigenza di un aiuto diretto, attraverso il pagamento delle utenze, della luce, gas e acqua, attraverso l’associazione di volontariato. Si tratta di una modalità portata avanti per consentire alle famiglie di avere un supporto economico ma soprattutto per sopperire le utenze domestiche. Un altro incremento determinato dalla rimodulazione scolastica attraverso la dad è stato l’aumento dei casi di dispersione scolastica e quindi la presa incarico e richieste di minori da collocare in strutture diurne. Inoltre, per i buoni spesa poi nell’anno 2021 abbiamo previsto una procedura online sulla piattaforma dedicata del Comune di Salerno che ha consentito un minor impegno delle risorse ed ha comportato l’assegnazione di 38.425 buoni spesa a 1.856 nuclei familiari. Sarà comunque prevista un ulteriore riapertura dei termini nella prima metà di giugno e successivamente la distribuzione ai beneficiari del primo bando e della riapertura dei residui rimasti.”. Il covid è in una fase calante ma le difficoltà aumentano. Il settore Politiche Sociali cosa ha in programma di fare ancora? “Dobbiamo dire che a breve arriveranno numerosi finanziamenti per questo settore e noi dobbiamo essere pronti, a livello organizzativo nel recepire le difficoltà delle famiglie per poi tramutarle in fatti concreto. Il recovery plan prevederà soprattutto aiuti alle famiglie, alle persone con disabilità incentivando e potenziando l’assistenza domiciliare, attraverso forme innovative. Dobbiamo essere pronti, sia nella programmazione sia nell’ottimizzazione delle risorse per affrontare ciò che avverrà a breve per non perdere i finanziamenti, essere al passo con i tempi e rendicontare in tempi brevi la spesa. Sono inoltre previsti interventi straordinari di supporto rivolte alle famiglie e agli individui in situazione di vulnerabilità personale, sociale ed economica, particolarmente aggravate dalla situazione di isolamento per l’emergenza Covid-19 attraverso un sostegno alle famiglie o singoli in stato di disagio socio/economico (per il pagamento di utenze, per la fornitura di generi alimentari, beni di prima necessità, vestiario, buoni spesa, acquisto di medicinali non prescrivibili, spese mediche specialistiche e/o spese per acquisiti etc.)”. Qual è la priorità adesso?“Bisogna puntare su famiglie con problematiche sociali, con minori perché loro rappresentano il nostro futuro. È importante intervenire su questo segmento che va dai 6 anni in poi, per cercare di recuperare questi ragazzi, attraverso un’inclusione attiva, la formazione e ogni forma che permetta di inserire in contesti tali da poter ridurre al minimo la precarietà sociale”. Con la città chiamata al voto, l’amministrazione comunale dovrà fare i conti con il post Savastano. Cosa si aspetta dal nuovo assessore? “Dal nuovo assessore mi aspetto che sia una persona competente, che conosca le problematiche del settore, con tutte le sue difficoltà. È importante ci sia una persona in grado di conoscere il meccanismo amministrativo, politico del settore, particolarmente delicato ma, soprattutto, mi aspetto abbia la stessa sensibilità sociale di quello uscente”. Quante sono le famiglie prese in carico da questo settore? “Circa 4mila persone con tutti i servizi connessi. Dobbiamo essere bravi a concretizzare tutti i finanziamenti che arriveranno e a trasformarli in servizi per i cittadini. Questo resta l’obiettivo principale perché il settore si regge su finanziamenti nazionali, regionali e in parte comunali, soprattutto per quanto concerne gli asili nido e altri servizi. In questa fase, è importante avere le persone giuste, risorse umane tali da riuscire a recepire tutti i finanziamenti e concretizzarli, proprio per non perdere quest’opportunità che ci viene offerta”.

SCUOLA

La Segreteria del Direttivo Uil Scuola Campania, in vista dell’informativa del Miur ai Sindacati, in programma per oggi, 3 giugno 2021: “Con il ridimensionamento della rete scolastica, moltissimi istituti privi di figure determinanti. Negata l’autonomia in molte scuole in Italia, in Campania e al Sud, in territori con elevata percentuale di dispersione scolastica”. Di seguito il testo della lettera: “Gent.le Ministro Patrizio Bianchi, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, In considerazione delle modifiche introdotte dall’ultima legge finanziaria, Le invio questa lettera, da cui potrà evincere i nodi esiziali e la “ratio” della richiesta di autorizzare la soglia di autonomia delle istituzioni scolastiche statali, ridotta a 500 e a 300 alunni nelle piccole isole, nei comuni montani o nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Tale norma, prevista per una sola annualità dal comma 978 art. 1 n. 178 della L. 30 dicembre 2020, di fatto è resa sterile dalla mancanza di finanziamenti per almeno un triennio. La necessità di autorizzare la spesa/finanziamento anche per gli anni scolastici a seguire il 2021 (2022/2023 e 2023/2024), concederebbe una vera autonomia scolastica a moltissime istituzioni, consentendo l’assegnazione di un dirigente scolastico e di un direttore dei servizi generali amministrativi a circa 450 scuole su tutto il territorio nazionale; oggi queste scuole sono date in reggenza a Dirigenti Scolastici di istituti con sedi, a volte in aree vicine, a volte in aree molto distanti dalla loro scuola di titolarità. Giova ricordare che l’art. 19, commi 5 e 5 bis d.l. 6 luglio 2011 n. 98 (poi convertito in legge il 15 luglio 2011, n. 111), aveva determinato detta soglia in 600 e 400 alunni, ordinando che nelle scuole sotto-dimensionate non si potessero nominare o assegnare incarichi a tempo indeterminato né di un D.S. né, in via esclusiva, di un D.S.G.A. I criteri per le individuazioni delle I.S.A., secondo quanto previsto dal comma 5 ter della suindicata legge, per l’assegnazione di un D.S. e di un D.S.G.A., dovrebbero essere definiti di concerto con il Ministro dell’Istruzione e con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, attraverso un accordo in sede di Conferenza unificata. In assenza di tale accordo si sarebbero dovute applicare le soglie indicate dai commi 5 e 5 bis. Durante lo scorso anno 2020 (D.M. 14 maggio 2020) l’intesa non è stata raggiunta, pertanto non è stato possibile procedere all’adozione del previsto decreto interministeriale. Le Regioni hanno seguito autonomamente il loro iter di dimensionamento della rete scolastica o, in alcune casi (si veda quello campano), non si è proceduto, lasciando moltissime scuole prive di figure determinanti, quali i D.S. e i D.S.G.A., indispensabili per il buon andamento delle scuole. A nostro parere, questa è una situazione paradossale con una ricaduta negativa per l’immagine e la reputazione sociale di molte scuole, prive, ormai da anni, di una guida continua e costante focalizzata sulle problematiche territoriali. L’autonomia in Campania, conseguentemente, viene proprio negata in un territorio con un’alta percentuale di dispersione scolastica, sintomo di evidente disagio sociale, ove, sarà bene considerarlo, la scuola resta ancora l’unico resistente baluardo dello Stato. La pandemia, infine, ha ulteriormente cronicizzato una condizione di incertezza ed esasperazione! Disoccupazione, carenze strutturali, mancata manutenzione e adeguamenti ad un’edilizia scolastica oramai datata, deficit infra-tecnologico, assistenze sociali e sanitarie sotto la soglia Lep, tutto ciò rende, in sostanza, questo scenario composito e complesso. Questa difficile articolazione potrebbe trovare una naturale soluzione, potendo contare anche su una rete di scuole ben curate ed amministrate. Non solo la Campania, ma anche altre regioni italiane lamentano la stessa condizione. Se la pandemia non avesse colpito l’Europa e il mondo intero, l’opinione pubblica, europea e italiana, si sarebbe mai resa conto dell’esistenza del divario tra le diverse regioni del Paese? Lei Ministro Bianchi, sempre pronto ad ascoltare i problemi delle Scuole italiane, ha contezza della situazione imperante nella maggior parte delle Regioni del Sud? Il ritorno ad un clima di dialogo tra sindacati ed istituzione sino ad ora ha sortito effetti insufficienti: non conta la volontà d’ascolto, ma quella di azione concreta su aspetti organizzativi e gestionali che riguardano la vacillante stabilità della rete scolastica italiana e in particolare quella di tutta l’area Sud. Se questa parte del Paese non dovesse ripartire, finirebbe per diventare la zavorra dell’intera società e sistema economico italiano, invece si auspica una rapida ripresa. Domani il Miur attraverso informativa ai sindacati scioglierà il “quantum” del numero delle sedi disponibili per l’assegnazione di dirigenti scolastici, DSGA attraverso nuove nomine, percentuale di personale in mobilità regionale ed extra regionale, rientro in regione di dirigenti con sentenze, tutto personale altamente qualificato pronto a raccogliere la sfida per il bene futuro del Paese. Ma come si colmeranno anni di abbandono e di restrizioni economiche, tagli verticali al sistema scolastico operati sin dal 2012? La modifica della soglia di autonomia introdotta dall’ultima legge finanziaria, risulta, così come articolata, un inutile sforzo del legislatore di andare incontro alle comunità scolastiche poiché la norma non è idonea e non apporta alcun beneficio, anzi ingenera effetti irragionevoli riducendo “a zero” nuove immissioni in ruolo ed irrisorie operazioni di mobilità. Infine, sicuramente la mancanza di attuazione dell’art. 1, comma 978 e 979 della L. 30 dic. 2020 n. 178, ultima finanziaria, renderà ancor più difficile la gestione di un incredibile numero di scuole affidate in reggenza e, nello stesso tempo, visto l’inarrestabile decremento delle nascite in Italia e considerato il continuo accantonamento di sedi, un gran numero di D.S. si troverà nella condizione di “soprannumerario”. Basterebbe estendere ancora per due annualità, oltre a quella prevista nello scorso dicembre per il 2021, per recuperare una situazione difficile, per normalizzare e razionalizzare in modo coerente la rete delle scuole in Campania ed altrove in Italia. Sarebbe, inoltre, indispensabile e giusto non dimenticare che, da molto tempo, vi sono docenti vincitori di concorso a dirigente scolastico, inseriti in graduatoria di merito a seguito di sentenza del Consiglio di Stato (concorso 2011) ed idonei (concorsi a dirigente scolastico 2017) che attendono di essere assegnati e nominati nella loro funzione dirigenziale. La ringrazio per quanto potrà fare per la Scuola italiana, in particolare per la Scuola campana, per i nostri studenti, per la ns. comunità educante, per le famiglie, per i professionisti che attendono fiduciosi di poter contribuire alla crescita tanto agognata del ns sistema Paese”.

IL CASO

Un memorial per Loris Del Campo, il giovane tifoso 28enne che ha perso la vita la sera della vittoria della Salernitana in serie A, mentre era a bordo della sua moto con la fidanzata Manuela Di Giacomo, mentre percorreva il Lungomare Tafuri. A lanciare la proposta e la raccolta fondi su Go Found Me, la pornostar Priscilla Salerno, nome d’arte di Tina Ciaco. L’obiettivo di Priscilla Salerno è quello di istituire un memorial sportivo “che ci permetterà ogni anno di onorare la memoria di Loris giocando a calcio e riunendo le famiglie in una giornata di sport e unione”. Al momento, la raccolta fondi ammonta, in totale, a mille euro, cifra che potrebbe bastare per realizzare il memorial sportivo. “Oggi vi chiedo un piccolo gesto per un grande progetto. Loris è un giovane di Salerno, ben voluto e stimato, purtroppo durante i festeggiamenti per la promozione in serie A della U.S. Salernitana 1919, ha subito un tragico incidente ed è deceduto – ha scritto sui suoi canali social la pornostar salernitana, intenzionata a scendere in campo alle prossime elezioni amministrative nella città capoluogo – Vogliamo organizzare un memorial sportivo che porti il suo nome e vi chiedo un piccolo gesto per realizzare questo progetto”. Come facilmente prevedibile, la proposta ha spaccato i cittadini salernitani tra chi è intenzionato a sostenere il memorial e chi, invece, ritiene la proposta di Tina Ciaco fuori luogo. Al momento, non sembra esserci alcun coinvolgimento diretto da parte dei familiari ma la proposta della Ciaco risale a ieri quando, attraverso i suoi canali social, ha lanciato la raccolta fondi. Le scorse settimane, prima il fratello Alessio e poi la fidanzata Manuela hanno lanciato un appello per provare a capire l’esatta dinamica dell’incidente che ha portato Loris alla morte. Quel giorno, infatti, le strade cittadine erano piene di tifosi e molti hanno assistito al momento dello schianto. (Cronache)

SPIAGGE LIBERE

Spiagge libere prese di mira dai titolari di stabilimenti balneari. Coraggio Salerno continua la sua attività di monitoraggio relativo alla fase di montaggio delle cabine da parte degli stabilimenti balneari. A Pastena e Mercatello, nello specifico, i titolari dei lidi hanno delimitato la spiaggia con barriere che arrivano fino alla riva, senza tener conto di numerose regole, prima fra tutte quella di una battigia libera al passaggio alla passeggiata e alla libera balneazione, come prevedono le disposizioni della legge in questione e come chiarito anche dall’amministrazione comunale. “Si delinea la situazione, già paventata a suo tempo, che e a trarre vantaggio dal ripascimento del litorale siano soltanto i concessionari degli stabilimenti e non i cittadini tutti – hanno dichiarato i militanti di Coraggio Salerno – Non si comprende inoltre per quale motivo lo stabilimento balneare Colombo lasci alla spiaggia libera una striscia di sabbia retrostante alle cabine, che si estendono fino alla riva. Infine tali delimitazioni, che si sviluppano lungo tre lati, chiudono completamente la visuale, e dovrebbero perciò essere realizzate con strutture che si inseriscono nel contesto paesaggistico circostante consentendo la libera visuale verso il mare”. Di fatti, gli attivisti ricordano che le delimitazioni perpendicolari alla battigia dovrebbero essere interrotte prima dei 5 metri dalla stessa, e realizzate con materiali ecocompatibili e di facile rimozione, non con filo spinato o con rete metallica, o con tavole di legno che impediscano la visuale come in questo caso. “Riteniamo infine queste barriere anche pericolose perché impediscono, con la loro presenza, l’immediata percezione di eventuali situazioni di rischio e le conseguenti operazioni di soccorso in mare e sull’arenile stesso”, hanno aggiunto. (Cronache)

POLO MUSEALE

Il Comitato Promotore per la realizzazione di un polo museale nell’edificio storico del Tribunale di Salerno è stato ricevuto dall’Arcivescovo Metropolita di Salerno-Campagna-Acerno Monsignor Andrea Bellandi. Nell’occasione, i componenti del Comitato Michelangelo Russo, Marco Alfano, Antonio Braca, Antonio Ilardi, Emilio Porcaro, Massimo Ricciardi e Matilde Romito, dopo avere ringraziato nuovamente l’Arcivescovo per la sensibilità dimostrata, hanno evidenziato la presenza nel territorio salernitano di pregevoli collezioni d’arte, di proprietà di enti pubblici, inaccessibili ai visitatori nonché l’esistenza di importanti collezioni private che potrebbero divenire parte integrante del nuovo polo museale. Durante il colloquio sono state, altresì, approfondite alcune esperienze di successo attivate nel Paese, quali quelle sviluppate dal Mart di Rovereto e dai Musei Civici di Treviso, che determinano un vivace dibattito culturale e copiosi flussi turistici nelle due città. Mons. Bellandi, al termine dell’incontro, ha confermato il suo apprezzamento per l’iniziativa e ha ribadito la collaborazione della Chiesa salernitana per il buon esito del progetto. Il comitato sta portando avanti la battaglia per la realizzazione del polo museale, dopo il trasferimento degli uffici presso la Cittadella Giudiziaria. Un braccio di ferro con il mondo dell’avvocatura che, invece, vorrebbero quegli spazi per le loro attività, anche in virtù della carenza degli spazi destinati agli avvocati. (Cronache)

LA PRESENTAZIONE

È convocata per domani venerdì 4 giugno alle ore 11.00 la conferenza stampa di presentazione della stagione estiva del Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno. L’appuntamento con la stampa, nel rispetto dei protocolli anti Covid-19, si svolgerà in presenza presso il Teatro Verdi in via Roma a Salerno. Partecipano il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l’Assessore alla Cultura Antonia Willburger, il Direttore Artistico Daniel Oren, il Segretario Organizzativo Antonio Marzullo ed Igina Di Napoli Direttore Artistico Casa del Contemporaneo la cui ricca programmazione (che sarà presentata domattina) prevede anche eventi e progetti lirici. Dopo il felice esperimento della scorsa estate con La Vedova Allegra, il Teatro Municipale Giuseppe Verdi attende il suo pubblico nel magnifico anfiteatro sotto le stelle del Parco Urbano dell’Irno adiacente il Teatro Ghirelli. Una location incantevole per grandi serate di musica, belcanto, passioni.

LA PARTNERSHIP

"Siamo fieri ed orgogliosi di annunciare che I centri Verrengia si confermano partner sanitario della U. S Salernitana calcio anche per la prossima stagione in massimA serie. I centri continueranno ad occuparsi del settore giovanile granata e della prima squadra garantendo quotidianamente la presenza di medici, fisioterapisti, fisiatri, osteopati, psicologi. Una presenza ed un appoggio costante, che l’anno scorso ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi prestabiliti!". Così i vertici dell'azienda in una nota.

COMPOSTAGGIO

“Chi potrebbe fare le spese del “caso impianto di compostaggio di Eboli”, sono i Lavoratori della Ladurner che potrebbero trovarsi da un momento all’altro disoccupati per colpa di una burocrazia lenta e ferruginosa che impiega tutte le sue energie ed il suo tempo alla ricerca di un capro espiatorio piuttosto che di un soggetto al quale demandare le responsabilità. Per lo stesso motivo, gli inconsapevoli cittadini di Eboli, ben presto potrebbero trovarsi una antipatica sorpresa quando verrà loro presentato il conto per i servizi di Igiene Urbana, condizione diametralmente opposta al merito dello stesso Comune che, intercettando i finanziamenti di merito, ha progettato e realizzato la struttura strategica per il ciclo integrato dei rifiuti della Provincia di Salerno e per questo motivo gode di una tariffa agevolata per il conferimento dei rifiuti”: così la Fit Cisl Salerno, attraverso il segretario di presidio, Massimo Stanzione lancia l’allarme sulla gestione rifiuti nella città della Piana del Sele. Una questione questa che si protrae già da anni, quando alla Ladurner, già società che ha realizzato l’impianto, a seguito di giusta sentenza del Tribunale di Salerno viene autorizzata la prosecuzione della gestione dell’impianto di Compostaggio di via delle Quattro Giornate di Eboli. “Da due anni la Ladurner aspetta la firma sul contratto per la prosecuzione delle attività che sembrava imminente quando è intervenuto lo stop repentino al Governo del neo eletto Sindaco Cariello al quale è subentrato il commissario straordinario, Antonio De Jesu, intanto il Comune di Eboli ha maturato una debitoria nei confronti della società Alto – Atesina di circa un milione di euro e che, parrebbe, non essere nella disponibilità di cassa del Comune”, ha continuato Stanzione. “Intanto l’Ente ha già sottoscritto con Ecoambiente, società della Provincia di Salerno interamente controllata dall’Ente d’Ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Ambito Territoriale Ottimale “Salerno” (Eda Salerno) un protocollo di indirizzo per l’acquisizione dell’Impianto di compostaggio. I vertici di Ecoambiente, Eda Salerno e Comune di Eboli anche stavolta hanno omesso la discussione preventiva di merito con i sindacati di categoria, unica organizzazione deputata ad esprimere parere su azioni da porre in essere che possono avere Ricadute Sociali, ha ingenerato nei lavoratori della Ladurner oggettive preoccupazioni per il loro futuro occupazionale. Un vero e proprio dramma che già oggi vivono sulle proprie spalle e nonostante tutto non mostrano un attimo di tentennamento nel proseguire con la massima dignità, serietà e deontologia professionale la attività a loro affidate dal Datore di lavoro”. Sono stati già due gli incontri “informali” tra la Ladurner ed il commissario straordinario reggente del Comune di Eboli, entrambi risoltisi in un nulla di fatto. “La Ladurner ha anticipato stipendi, tasse, costi finanziari e costi per le manutenzioni ordinarie e beni di consumo necessari alla conduzione dell’Impianto ma, oramai, non è più nelle condizioni di farlo, atteso che il Comune di Eboli non riesce nemmeno a proporre un piano di rientro della debitoria accumulata nei confronti della società. Dall’altro lato, l’impianto avrebbe bisogno di manutenzioni straordinarie e di adeguamenti strutturali del valore di centinaia di migliaia di euro, costi che, per i motivi suddetti, la Ladurner non può affrontare, anche perché attualmente la gestione affidata è frutto di proroghe temporanee che non consentono lo sviluppo di un piano economico finanziario e di investimenti nel medio – lungo periodo. Insomma, nonostante tutto l’impegno e la buona volontà da parte della società nel proseguire nel rapporto, il Governo del territorio è sordo ad ogni determinazione”, ha continuato Stanzione. ”Ciliegina sulla torta è che, seppur Ecoambiente parrebbe dover subentrare nella gestione dell’impianto di compostaggio non sono certi i tempi e le modalità, certamente no brevi attese anche le imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, previste per il prossimo autunno, e che coinvolgono i Comuni della Piana del Sele e lo stesso Comune di Eboli. Avevamo cominciato anche una crescita dei lavoratori tutti impegnati nell’impianto, ma anche questa, per i paradossali motivi rappresentati, ha subito dei rallentamenti, per ora soltanto due dei degli otto lavoratori ne hanno beneficiato. Siamo oggettivamente preoccupati, non si può lasciare che una struttura strategica possa continuare ad essere lasciata in balia del caos tanto da costringere il soggetto gestore a decidere di andarsene da un momento all’altro lasciando tutto e tutti nel dramma più completo. Chiediamo che immediatamente tutte le parti coinvolte e richiamate convochino un tavolo di confronto con la nostra Organizzazione Sindacale al fine delle opportune determinazioni sul futuro dei Lavoratori che non dovrà essere incerto così come appare ingiusto che il prossimo governatore del territorio ed i cittadini di Eboli paghino per le responsabilità di altri. Non dimentichiamo che l’estate è arrivata e con essa arriveranno gli atavici “miasmi” prodotti dalla fermentazione dei rifiuti soggetti ad elevate temperature. Bisogna intervenire immediatamente con le opportune correzioni strutturali affinché eventuali nefaste conseguenze possano riverberare sulla privata e pubblica incolumità piuttosto che sull’ambiente”.

QUI PONTECAGNANO

Il Sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara si esprime sulla sentenza emessa nelle scorse ore sul ricorso Ecosider con la seguente dichiarazione: “Sarebbe molto più utile alla nostra Città che si potesse alimentare un dibattito sano e costruttivo perlomeno sui grandi temi. Per il momento l’opposizione ha deciso di cavalcare il populismo, la demagogia e buttare nella caciara la discussione anche sulle questioni più serie, come quella di cui stiamo parlando. Su Ecosider confermo, come ho sempre detto sin dall’inizio di questa storia, che l’impianto non si farà perché è incompatibile con il nostro lavoro di rilancio di una zona industriale che ha una vocazione chiara. Nei prossimi giorni presenteremo un progetto che prevede, quindi, il superamento dell’impianto in questione. Ciò in linea con il lavoro politico che stiamo da tempo effettuando, attraverso il quale abbiamo dimostrato che il nostro compito è quello di governare i processi e non di subirli. La mozione proposta e voluta fortemente dall’opposizione, nella quale ci si chiedeva di fare causa, ci ha portato solo a perdere la causa stessa: nulla di più!Intanto, su Ecodistretto è in atto un’operazione mediatica che porta alla confusione e mescola appunto Ecosider con Ecodistretto che sono, invece, questioni differenti. La proposta dell’Amministrazione è quella di chiudere Sardone, liberarci dai miasmi, ottenere dei benefici ambientali, economici, lavorativi, ridurre la portata dei rifiuti solo al nostro territorio ed impedire definitivamente che, invece, come oggi accade, siamo la pattumiera anche di Napoli e Caserta! Ad oggi non ho ricevuto nessuna proposta dall’opposizione che non sia quella di fare causa a qualcuno (ora forse ci proporranno di fare causa all’avvocato che ha perso la causa?!), oppure di dire di sì all’Ecodistretto purché non si faccia a Pontecagnano Faiano (e continueremo ad avere impianti a ridosso della nostra Città senza benefici economici e senza poterli controllare?!) Colpi di genio o colpi di sole?!”

“Accogliamo come una sconfitta di tutta la comunità la Sentenza del Consiglio di Stato su ricorso presentato dalla società Eco Sider Ricicla S.R.L. di Pagani, per la nascita di un impianto di trattamento dei rifiuti speciali e pericolosi per una quantità pari a 400.000 ton/anno in Via Irno di Pontecagnano Faiano”, così Matteo Zoccoli – Meetup Pontecagnano Faiano. “Dalla lettura del dispositivo si evince quanto abbia negativamente inciso l’assenza dell’ASIS Rete e impianti S.P.A. che pur intervenendo nella causa avrebbe diversamente POTUTO e a nostro avviso DOVUTO impugnare in proprio e nei termini gli atti del progetto dell’impianto; essendo l’ente gestore della conduttura titolare di una posizione tale da garantire un intervento in proprio.  Il nostro gruppo chiede le dimissioni del Consigliere delegato nel C.d.A. nella società partecipata dal Comune, perché lo stesso non risultava capace di dare le giuste linee di indirizzo all’Ente controllato, di fatto non tutelando – e lo sottolinea una sentenza del CdS – i diritti dei cittadini chiamato a rappresentare. Consigliere che ha accettato il suo incarico nel MARZO ’19 periodo in cui si sarebbe potuto ancora fare qualcosa. Il Comune di Pontecagnano Faiano (SA) corrisponde annualmente all’Asis una cifra pari a più di € 100.000,00 che incidono sul bilancio comunale come un macigno, soprattutto se a questo non corrispondono servizi e linee di indirizzo tese a tutelare diritti strategici territoriali. Appare oggi corretta l’interpretazione della maldestra strategia del Comune che ha dato incarico, ma a distanza di anni dall’inizio della vicenda (determinazione 287 del 10/03/2021 a firma del Dirigente Responsabile dell’avvocatura) all’Avv. Naddeo per formalizzare una denuncia – altri € 1.800,00 a carico del bilancio comunale. Il nostro gruppo si stringe intorno ai tanti residenti della zona di via Irno, di via Picentino e agli imprenditori che prima e più del Comune hanno combattuto per vedersi riconoscere il proprio diritto ad operare in un contesto salubre oltre ogni ragionevole dubbio.  Ora non sarebbe da pazzi immaginare la delocalizzazione delle Fonderie Pisano proprio a ridosso dell’Area “Eco Sider Ricicla S.R.L.”; anzi se fosse stato da sempre questo l’obiettivo? Intanto mentre all’orizzonte si delinea un disegno sempre meno vago di quella che sarà la Pontecagnano Faiano di domani con: impianti industriali per il trattamento dei rifiuti speciali a via Irno; il trattamento della frazione organica di tutti i picentini in litoranea; La conversione dei contenitori industriali con dimensioni che la giunta Sica se li sognava NOI continuiamo a pensare che una direzione diversa per la nostra città è, non solo richiesta ma DOVUTA!!! Ricominciando a mettere al centro la qualità della vita e la tutela del territorio, magari insieme riprenderemo a vedere all’orizzonte una Pontecagnano Faiano diversa”. Dure anche le parole del Consigliere regionale Michele Cammarano: “Continueremo a mantenere massima attenzione alla questione e alla tutela ambientale. Ci preme ricordare ai vertici della Regione che hanno programmato di escludere l’assoggettabilità alla V.I.A. anche per interventi come questi, che prevendono l’insediamento di un impianto per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi e speciali nell’ordine di migliaia di tonnellate all’anno, a pochi metri dal fiume e dalle case dei pontecagnanesi”.

LA SENTENZA

La Suprema Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di Ionut Alexa: ergastolo confermato. L’assassino di Natalino Migliaro non è riuscito ad evitare il carcere a vita. Il rumeno, oggi trentasettenne, è l’unico colpevole individuato dagli inquirenti per il barbaro assassinio del giovane battipagliese e per lo stupro consumato ai danni della sua fidanzata. Era il 4 ottobre del 2014 quando la città di Battipaglia venne sconvolta dalla terribile notizia. Natalino e la sua fidanzata, Francesca, era stati assaliti e derubati in località Lido Lago. Lui, trascinato fuori dall’auto e barbaramente picchiato. Lei, costretta dapprima ad assistere alla violenza nei confronti del suo fidanzato, era stata poi costretta a subire prima rapporti orali e poi violentata ripetutamente, fino a dover subire un rapporto a tre. Del complice di Ionut Alexa non si sono mai trovate le tracce. I due agirono a volto coperto con un passamontagna. Probabilmente all’inizio spinti solo dall’intento di derubare i due giovani. Quindi, nel vedere che la donna, era una facile preda, decisero di spingersi oltre ed usarle violenza. (La Città)

DA RIFARE

Anomalie nella correzione delle prove preselettive del concorso per due istruttori amministrativi al Comune di Nocera Inferiore. Scarsa rete internet, tutto da rifare. La prima fase, a cui sono stati ammessi 580 candidati, si è tenuta lo scorso 24 maggio al Pala Coscioni. La prova è stata divisa in tre sessioni per assicurare il giusto distanziamento, la sanificazione e, in generale, il rispetto delle normative anti contagio e diffusione del Covid-19. I partecipanti hanno anche dovuto presentare l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti la prova. Qualcosa è però andato storto nella fase di correzione. (La Città)

LA DIATRIBA

Mentre i comuni di Eboli e Battipaglia continuano la battaglia sui parcheggi a mare, legata all’esatta attribuzione dei confini in litoranea e all’utilizzo degli usi civici, gli spartifuoco diventano, com’era prevedibile, terra di nessuno. O meglio terra di conquista degli abusivi. Indossate delle magliette bianche con scritta blu “Security Parking”, ieri i parcheggiatori sono entrati in azione. Una ditta con incarico ufficiale del comune di Eboli o di Battipaglia, non c’è. La marina di Campolongo, insomma, è terra di conquista. Nessuno può imporre una tariffa ufficiale per la sosta. La pena in caso di mancato pagamento? Potrebbe essere l’auto rigata o gli specchietti rotti, o addirittura si corre il rischio di non trovarla più la macchina, una volta rientrati dalla spiaggia. Gli abusivi si sono sistemati nei pressi delle spiagge comunali, dove da alcuni anni non c’è più alcun presidio. Nei mesi scorsi, i vigili urbani hanno già scoperto degli abusi tra pineta e spiaggia. A volte per arretrare i lidi, altre per fare spazio ai parcheggi per gli stabilimenti balneari. Qualcuno addirittura aveva ricavato una strada e un’area da picnic. Operazioni ovviamente del tutto proibite perché in danno del paesaggio, bene da tutelare e sottoposto a vincoli precisi. Ma la zona degli usi civici, invece, quella contesa tra Battipaglia ed Eboli resterà pubblica. Non si può dare in affidamento da quando la sindaca Francese ha diffidato gli uffici ebolitani. Non si può, a quanto pare, nemmeno procedere con la vendita anche se, attualmente, in larga parte dell’area ha perso la destinazione originaria a pascolo a coltura. La lunga causa intentata dal Comune di Battipaglia che avrebbe voluto monetizzare quei terreni vendendoli a coloro che, negli anni, ne avevano modificato la destinazione costruendovi residenze, in realtà abusive, e rendendo di fatto non più possibile né il pascolo né la coltivazione, è stata persa. Nel maggio del 2019 il Consiglio di Stato si è pronunciato definitivamente e ha confermato la decisione della Regione che aveva negato la richiesta di sdemanializzazione. Così i terreni di proprietà di Battipaglia, ma siti nell’agro di Eboli, dovranno restare a disposizione della collettività. Di sicuro però i giudici amministrativi non intendevano che divenissero invece dominio dei parcheggiatori abusivi. Risultato? I vacanzieri che si recano sul litorale sono costretti a versare un obolo non dovuto. Qualcuno chiede controlli. Si spera che nei prossimi fine settimana arrivi la risposta delle istituzioni. Le pretese del comune di Battipaglia saranno anche legittime, ma il ritorno degli abusivi non è tollerabile. (La Città)

L'ALLARME

La richiesta ufficiale è quella di intitolare il porto di Scario all’ex sindaco di Pollica, Angelo Vassallo . Ma a leggere bene il comunicato, inviato ieri dai consiglieri comunali di opposizione, l’obiettivo è anche quello di accendere i riflettori sul tema delle concessioni che da anni alimenta polemiche e controversie sul porto di Scario. «Angelo Vassallo è un simbolo di legalità e di buona politica - mette subito in chiaro A lberico Sorrentino , consigliere comunale - e non è nostra intenzione utilizzare il suo nome per battaglie politiche. Vogliamo però seguire il suo esempio per riportare ordine e legalità sul porto di Scario dove da alcuni anni avvengono, a nostro parere, cose molto strane». E spiega: «Le concessioni più importanti per gli ormeggi sono tre: due sono gestite da storiche cooperative locali, la terza, invece, è del Comune e, fino a sette anni fa, era gestita da una cooperativa sociale con dieci ragazzi del posto. Poi, nel 2015, si insedia la prima amministrazione guidata dal sindaco Ferdinando Palazzo e si decise di mettere a bando, per due anni, l’area del Comune. Ad aggiudicarselo fu una cooperativa con a capo il cognato dell’allora consigliere comunale delegato al Demanio. Lo stesso consigliere, oggi, è il presidente del Consiglio comunale e mantiene ancora la delega al Demanio». Ma la storia è molto più lunga e complessa. «Dopo due anni - continua Sorrentino - il Comune rifece il bando e se lo aggiudicò sempre il cognato del consigliere delegato al demanio». «Dopo cinque anni, il 21 dicembre del 2019, la concessione era scaduta - spiega Sorrentino - ma poco dopo, con l’esplosione dell’emergenza Covid, sopraggiunse la proroga governativa delle concessioni in scadenza fino al 90mo giorno successivo allo stato di emergenza prorogato al 30 aprile 2021 e dunque al 31 luglio 2021». Il 24 maggio scorso il Comune di San Giovanni a Piro ha emanato un nuovo bando per l’affidamento della concessione. «Speriamo che le cose cambino - afferma Sorrentino - ma ci crediamo molto poco». Lo stesso Sorrentino, nel comunicato del gruppo di opposizione firmato anche dai consiglieri Sandro Paladino , Elisa D’Andrea e Antonio Di Mauro , definisce il porto di Scario come «un luogo dove regna il “caos” e attenzionato dalle “mafie”, che dovrebbe costituire fonte di ricchezza per un’intera comunità e non un oligopolio per pochi eletti ». L’uso del termine “mafie” non è passato inosservato e ha creato qualche polemica. «Non c’è da scandalizzarsi spiega Sorrentino - le mafie attenzionano il Cilento da anni. Soprattutto le località turistiche. Invece di fare polemiche bisogna vigilare sul territorio e dare il buon esempio, proprio come ha fatto Angelo Vassallo. E a proposito di questo voglio esprimere il mio personale plauso al comando generale delle Capitanerie di Porto che ha riaperto, dopo 12 anni, l’ufficio locale marittimo a Scario, un presidio importantissimo di legalità». A Scario, per il taglio del nastro dell’ufficio marittimo, sabato scorso è intervenuto il comandante generale della Capitaneria di Porto, Giovanni Pettorino . «La nostra principale missione in Cilento? Proteggere questo paradiso», disse appena arrivano nel porto di Marina di Camerota. È sull’ufficio del “Locamare” che riapriva dopo 12 anni aggiunse: «È un presidio di sicurezza e di legalità». (La Città)

IL SEQUESTRO

Sequestrato opificio a Scafati, in azione i carabinieri del nucleo forestale che hanno eseguito il provvedimento emesso dai giudici a carico di un'impresa dell'area industriale del centro in provincia di Salerno. Secondo quanto rilevato dalle indagini, all'interno dello stabilimento di un'industria metallica ci sarebbero registrate irregolarità relative all'esercizio abusivo di fabbricazione, trattamento e verniciatura dei metalli, illecita raccolta di rifiuti speciali, scarico di acque reflue industriali nella fognatura comunale. Sotto i sigilli un complesso composto da due capannoni da 2400 metri quadri con strumentazioni e macchinari oltre ad alcune aree annesse all'opificio. (La Città)

LAVORI E VIABILITA'

Nuova viabilità e riqualificazione in zona Ikea tra Baronissi e Fisciano, c’è il via libera alla variante. Apportate modifiche al progetto che venne concepito quasi 15 anni fa e finanziato con 3 milioni dalla Regione Campania e un milione e 300mila euro dalla stessa Ikea. L’opera, che rientrava nel piano triennale dei lavori pubblici 2007-2009, è denominata “Interventi di miglioramento della sicurezza stradale mediante rettifiche plano-altimetriche e razionalizzazione dello schema trasportistico del raccordo autostradale Salerno- Avellino in corrispondenza dell’uscita Lancusi” ed è stata prevista nel IV protocollo aggiuntivo all’Accordo di Programma Quadro “Infrastrutture per la viabilità nella Regione Campania”, con soggetto attuatore la Provincia di Salerno. La variante si è resa necessaria per esigenze derivanti da disposizioni legislative e regolamentari, eventi imprevisti e per apportare miglioramenti all'opera senza alterare l'impostazione progettuale originaria. Da tenere conto che alcuni dei lavori sono già stati eseguiti, come quelli nella zona del centro commerciale “le Cinque Porte” a Penta di Fisciano, con adeguamento, riqualificazione e messa in sicurezza della viabilità. Non sarà più realizzato il collegamento tra via Fratelli Napoli e via Siniscalchi a Fisciano, per la demolizione del viadotto decisa dall’Anas. Lo stesso tratto stradale non sarà oggetto di ulteriori interventi, in quanto si è già provveduto all'adeguamento della sede stradale. Confermate le modifiche sull’arteria viaria di maggiore volume di traffico, ovvero l’ampliamento di via Allende dall’intersezione con via Dalla Chiesa a quella con via Agnelli, con annessa realizzazione di due rotatorie. Rimasto inalterato l’intervento per una via di uscita al parcheggio situato nell’area Pip e sottostante il viadotto vicino all’Ikea. Lo scopo è creare una rotatoria territoriale per mantenere il senso unico di marcia nel tratto di via Agnelli compreso tra l’innesto del viadotto e l’ingresso al parcheggio. In cantiere l'ampliamento dell’attuale sede stradale, fino all’ingresso del nucleo urbano di Orignano, mentre in corrispondenza del centro edificato della frazione sono previsti esclusivamente lavori di manutenzione del piano viario e della segnaletica orizzontale. A Penta, a seguito degli interventi eseguiti lungo la provinciale 27 per Penta, non si prevede l’esecuzione della rotatoria in corrispondenza dell’oratorio. Resta programmata quella di una bretella per bypassare il centro abitato di Orignano, tortuoso e con sezione stradale ristretta, consentendo un collegamento tra il tratto allargato di via Bellini e quello esistente, con l’immissione autostradale del raccordo Salerno- Avellino. Le opere in variante rendono in parte inattuabili alcune delle migliorie proposte dall’impresa aggiudicataria, per il resto sono stati inseriti nel progetto lavori “a compensazione” a costo zero. Tra gli interventi migliorativi, confermato l’ampliamento dell'attraversamento sul torrente Lavinaio e la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale sia lungo via S. Allende che lungo via E.A. Mario e relativa bretella di collegamento, la sistemazione a verde delle due rotatorie su via Allende. (La Città)

La Provincia di Salerno sta proseguendo i lavori di rifacimento del piano viabile a Nocera Superiore, nell'ambito dei lavori di completamento dell'alternativa alla SS 18 nell'Agro Nocerino Sarnese. “In questi giorni - afferma il Presidente Michele Strianese - sono in corso, in orario notturno, i lavori sulle seguenti strade: Via II traversa Petrosino, Via Portaromana, Via Garibaldi. Per tali strade è stata eseguita la fresatura e posato in opera lo strato di binder ed anche eseguito il rifacimento/ripristino dei marciapiedi. Nei prossimi giorni sarà realizzato il tappeto di usura. Inoltre nei giorni scorsi è stato ultimato per via Santa Maria delle Grazie il tappeto di usura sul binder precedentemente posato in opera (con rifacimento delle zanelle). Per tutte le suddette strade sarà realizzata anche la segnaletica orizzontale e verticale. Infine è in via di ultimazione la realizzazione dei due impianti semaforici previsti in tale opera, uno a Nocera Superiore (II Trav Petrosino-via Petrosino) e uno a Sant'Egidio del Monte Albino (SS 367-SP 380-SP 185). I lavori, progettati e diretti dall'Amministrazione provinciale sono realizzati in stretta sinergia con l'Amministrazione comunale di Nocera Superiore e con il Sindaco Giovanni Maria Cuofano”.

QUI CAVA

Gestiva una vera e propria discarica abusiva a Cannetiello. Nel suo terreno c’erano rifiuti di ogni tipo: abiti dismessi, pneumatici fuori uso, materiali di risulta e residui edili. Ma l’uomo nega l’evidenza e ingaggia una lunga battaglia legale con il Comune che, nel 2014, aveva disposto a sue spese l’obbligo di bonifica e messa in sicurezza. Il contenzioso, dopo essere passato al vaglio del Tar, si è protratto a suon di carte bollate fino alla sentenza del Consiglio di Stato. In particolare i giudici, nei giorni scorsi, si sono espressi definitivamente e hanno sostenuto la legittimità dei provvedimenti presi da Palazzo di Città e condannato il proprietario della discarica abusiva ad ottemperare alle ordinanze amministrative e al risarcimento delle spese legali per un totale di 10mila euro. Si conclude così la vicenda legale che ha visto contrapposti per almeno sette anni il proprietario di un fondo terriero di località Cannetiello, alla frazione di San Pietro, e il Comune metelliano. L’uomo utilizzava i terreni di sua proprietà come sede di una discarica abusiva (tra l’altro adiacente alla più nota ex discarica comunale da tempo chiusa e attualmente oggetto di bonifica a causa dell’eccessiva produzione di percolato), accogliendo rifiuti d’ogni tipologia e arrecando danni significativi in termini di inquinamento al suolo sul quale sorgeva il cumulo di immondizia. La vicenda ha avuto inizio nel giugno del 2014 quando, a seguito di una serie di segnalazioni, l’allora sindaco Marco Galdi aveva disposto nei confronti dell’uomo un’ordinanza per inibire l’accesso all’area di sua proprietà, impedendo la coltivazione di frutti e il pascolo di animali in zona in quanto, dopo alcuni sopralluoghi, era emerso che l’area era caratterizzata da abbandono e deposito incontrollato di rifiuti. «L'area ispezionata - si legge nel verbale del sopralluogo redatto all’epoca e presentato ai giudici del Consiglio di Stato è interessata da rifiuti affioranti dal terreno che, da un'ispezione visiva, risultano costituiti da vetro, plastica, indumenti, carta e cartone, imballaggi in plastica, lattine, metallo, pneumatici fuori uso, cemento, miscugli o scorie di cemento derivanti da attività di costruzione e demolizione e pezzi di asfalto di manto stradale. Dalla morfologia dei luoghi appare verosimile che l'area sia stata oggetto di deposito e tombamento di rifiuti». A fronte di tale situazione l’amministrazione era corsa ai ripari e, classificata l’area come “discarica non autorizzata di rifiuti”, aveva ordinando l’attivazione da parte dei proprietari delle procedure di prevenzione per gli interventi di messa in sicurezza d'emergenza. Un provvedimento, però, contestato dal proprietario del fondo che non aveva esitato a rivolgersi, in prima istanza, al Tar per impugnare le disposizioni comunali che gli imponevano interdizione e bonifica a sue spese dell’area. Ricorsi, tuttavia, puntualmente respinti in quanto il Tribunale amministrativo aveva già ritenuto che l’allora sindaco Galdi avesse legittimamente esercitato i propri poteri e che il proprietario del terreno si potesse ritenere responsabile dell’abbandono dei rifiuti, per lo meno sotto il profilo di una sua negligenza. Contro tale sentenza, l’uomo ha poi proposto un’ulteriore impugnazione ma alla fine il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), si è definitivamente pronunciato condannando, inoltre, l’appellante a risarcire al Comune di Cava de’ Tirreni le spese le spese legali per un totale di 10mila euro. (La Città)

LEGGI ANCHE Codice Rosso, la pandemia ha fatto aumentare i casi di violenza su donne

LEGGI ANCHE «Troppi diversamente deluchiani»

LEGGI ANCHE «Un sistema portuale da serie A» Annunziata: “Faccio l’allenatore”

LEGGI ANCHE Il 5 giugno Antonella Valitutti e Pasquale Petrosino a “Il gioco serio del teatro”, a Salerno

LEGGI ANCHE Il Confalonieri alla ricerca del “tempo” perduto

LEGGI ANCHE “Le nuove skill e professionalità nel settore dei beni culturali”. Giovedì 3 giugno terza tappa del roadshow del progetto PAUN

Rimani aggiornato:

Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.

Altri articoli recenti

Salernitana, il Frosinone manda aritmeticamente i granata in B. Colantuono: "La tifoseria non retrocede mai"

Arriva la tanto attesa ufficialità. La Salernita dopo tre anni torna matematicamente in Serie B. Lo fa dopo essere stata affossata 3-0 allo "Stirpe" dal Frosinone che si...

Pallanuoto, la GLS Napoli Lions ospita il Cus Palermo lanciato verso i play-off. Santovito: "Confermiamo l'ottimo lavoro svolto"

Ultimo appuntamento casalingo della regular season per la GLS Napoli Lions, già certa di un posto nei play-off. Alla "Scandone" la squadra di Galasso riceve il Cus...

Olympic Salerno, prima squadra in vacanza. Under 16 a caccia del ribaltone con la Calpazio, in corso il Memorial Stanzione

Terminato il campionato della prima squadra che proseguirà solo per le squadre partecipanti a play-off (Rocchese-Living Sarno e Città di Montoro-Siano Calcio le...

Pallavolo, la Salerno Guiscards prepara i play-off chiudendo con la Volley Project Pontecagnano la regular season

Ultima giornata di regular season per la GLS Salerno Guiscards. Sabato pomeriggio, con fischio d’inizio alle 19, le foxes ospiteranno alla "Senatore" la Volley Project...

Pallanuoto, Circolo Nautico Salerno a Nesima per un assaggio di play-off con i Muri Antichi

Sarà un vero e proprio assaggio di play-off la sfida di sabato (ore 13) alla piscina comunale di Nesima. Appuntamento chiave per la Giorgini Ottica Muri Antichi che per...

Salernitana, la Primavera riparte dal Perugia. L'Under 15 chiude con un successo, Cerrato: "Annata di esperienze tempranti"

Ultimi scampoli di stagione per il settore giovanile della Salernitana. Torna al "Volpe" dopo la rovinosa ma ininfluente caduta nel derby di Cercola contro il Napoli la...

Pallanuoto, voglia d'impresa per la BricoBros Arechi nell'ultima alla "Vitale" con la corazzata Crotone

Ultima curva prima del rettilineo finale del campionato di A2 maschile. Nel girone Sud va in scena la penultima giornata di regular season con tanti verdetti ancora da scrivere....

"La mia Vietri - ricordi in poesia", Antonio De Simone presenta il suo libro a Vietri

La mia Vietri - ricordi in poesia Il poeta Antonio De Simone ha pubblicato il suo ultimo libro "La mia Vietri" una raccolta di poesie che mette in risalto l’amore...
Contatti - Privacy Policy

Informativa per la privacy del visitatore:

Questo sito e gli strumenti terzi da esso utilizzati si avvalgono di cookie sia tecnici che di profilazione, necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nell'apposita policy.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Ho capito, non mostrare più questo banner.

Perchè vedo questo banner?