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Salernitana ko allo Stadium. Nicola e Fazio: "Non è ancora finita". Allegri: "Bravi ad aggredire la partita"

21/03/2022

Le reti di Dybala e Vlahovic rialzano la Juventus e complicano ulteriormente il cammino salvezza della Salernitana (foto SportMediaset). "Partiamo ancora in certi campi un po' contratti, abbiamo bisogno di subire uno schiaffo prima di toglierci preoccupazioni di dosso. Sono soddisfatto, abbiamo dato tutto quello che potevano dare. - ha esordito nel post gara il tecnico granata Davide Nicola come ripreso da SalernitanaNews - Queste partite servono per crescere e aumentare consapevolezza. Mi sarebbe piaciuto fare almeno un gol, abbiamo costruito occasioni per poterlo fare. Nel secondo tempo la Juve aveva speso molto, noi abbiamo tenuto meglio il campo ed abbiamo accettato la parità numerica. Il lavoro tecnico e tattico è fondamentale per acquisire conoscenze. Affrontiamo squadre forti ma non dobbiamo demoralizzarci. Accettiamo rischi e dobbiamo produrre gioco altrimenti in Serie A non si riescono a vincere le partite. La squadra sta assimilando convinzione e comportamenti, dobbiamo proseguire su questa strada. Abbiamo una sosta importante per consolidare concetti e convinzioni, ci sono ancora partite a sufficienza per ridurre il gap in classifica. Abbiamo giocatori offensivi, sarebbe una bestemmia non utilizzarli. Dobbiamo giocarci le partite e non abbiamo altra strada. Dobbiamo scrollarci di dosso il peso di ogni partita che arriva. Il secondo tempo è stato molto positivo, ma anche il finale del primo non mi è dispiaciuto. Non siamo stati puntuali uscendo in aggressione, pur riconoscendo i meriti degli avversari potevamo fare un pochino meglio. La partita di Gyomber è stata straordinaria nell’accettare uno contro uno, siamo stati poco reattivi sui due gol. Le scelte sulle corsie laterali le ho fatte in base al modo di giocare della Juve, che quando attacca scivola sul 3-5-2. Avevamo bisogno di un giocatore che desse più dinamismo e che si abbassasse sulla linea dei difensori all’occorrenza, dall’altra parte invece ho scelto un’ala pura che poteva essere Verdi o Perotti. Devo arrivare al rush finale con più giocatori possibili, coinvolgendoli. Ora stacchiamo due giorni, ci facciamo una bella sosta di lavoro, poi cerchiamo di cominciare vincere. Il ritorno di Ribéry? Ha sbagliato solo orario, gli avevo detto io di portare i compagni fuori. La dimostrazione nello scatto finale che ha fatto per andare a recuperare una palla, è un giocatore di azione. Non parla moltissimo ma fa vedere che ci tiene alla causa, per noi è importantissimo. In questo momento abbiamo un modo di stare in campo che rappresenta le caratteristiche dei giocatori a disposizione. Abbiamo fatto vedere di avere la giusta dose di coraggio. Parliamo di una partita persa in modo diverso rispetto a Milano dove abbiamo cercato di essere aggressivi ma abbiamo perso distanza e compattezza; ogni tanto siamo davvero un po' diesel a livello mentale ma è anche comprensibile, non è facile contro questa Juve che nel girone di ritorno ha fatto più punti, volevamo comunque fare risultato. Ovvio che nei sogni più importanti pensi al risultato pieno ma siamo realisti e consapevoli di aver fatto un’ottima partita. Nella prima parte abbiamo anche azzeccato uno per uno la formazione non perché siamo fenomeni ma la Juve aveva uomini contati, ho visto una squadra che ha sviluppato come il Villarreal: gli spagnoli non hanno pagato dazio, noi dopo 5’ abbiamo messo la partita su piani che la juve sa gestire come ritmi, poi non abbiamo mai smesso di crederci, mi sarebbe piaciuto trovare il gol, la juve aveva speso molto e noi stavamo tenendo bene il campo nel secondo tempo". In relazione alla partita di Perotti e non solo: "E' reduce da un lungo periodo di inattività, tutte le volte che è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente, ha bisogno di sentire fiducia pronti via, immaginarsi di essere solo uno che può subentrare ha poco senso soprattutto per quel tipo di giocatore. Lui è un’ala pura, ha capacità di galleggiare, se riesci a tenere baricentro alto sa puntare andare sul fondo e mettere palloni a rimorchio. L’idea era anche aiutare in non possesso quando saliva Pellegrini ed assistere attaccanti e fare più spesso uno contro uno, chiaramente incontri giocatori che non sono gli ultimi arrivati. La consapevolezza che ti deve dare questo tipo di partite è che hai qualità, altrimenti il secondo tempo non te la giochi sperando. La sostituzione di Lassana? Era ammonito e ha qualità di rubapalloni importanti, in questo contesto diventa difficile non essere aggressivi, era a rischio espulsione e l’ho sostituito. Ho approfittato per recuperare velocemente Ederson. Sono innamorato di questi ragazzi, li vedo lavorare a so da dove sono partiti anche come condizioni generali, hanno tutti voglia di trovare la condizione. Ederson ha un gran motore e capacità tecnica importante, ha fatto una settimana in cui è stato al limite dell’infortunio, è entrato con grande spirito. Sono contento per Mikael che sta dimostrando di avere qualità e si sta mettendo in forma, sta recuperando potenza aerobica, piano piano li portiamo tutti dove vogliamo".

A prendere la parola è stato poi il difensore Federico Fazio: "Peccato aver iniziato subendo subito un gol. Cominciare così contro la Juve in trasferta ha reso tutto più difficile. Abbiamo tentato comunque di giocare sempre e di rimanere in partita. Ci è mancata un po’ di determinazione quando siamo in possesso palla e in fase di finalizzazione. Siamo una buona squadra, si vede che quando vogliamo giocare lo facciamo bene, dobbiamo proseguire su questa strada. – ha detto l’ex romanista – Mister Nicola dal primo giorno ci ha dimostrato che è possibile salvarci e ci carica tutti i giorni, mancano tante partite e siamo consapevoli che possiamo farcela, nonostante il risultato di oggi: ci sono otto finali più i due recuperi, dobbiamo essere consapevoli che il margine c’è. Nicola ha dalla sua l’esperienza di aver già salvato il Crotone in condizioni difficili. Bonazzoli e Perotti? Federico è un grandissimo giocatore, ha tanta qualità, tranne nelle due partite in cui non ha giocato da quando sono arrivato io ha fatto benissimo. Diego lo conosco bene, è stato tanto tempo fermo, ha avuto infortuni, giorno dopo giorno si sta ritrovando. Ha tanta esperienza, prova a caricare tutti i giorni il gruppo e può darci tanto".

In casa Juventus è sicuramente più tranquillo Massimiliano Allegri: "Gli screzi capitano, ma il rapporto con Dybala e gli altri giocatori è ottimo. Io sono diretto e lo faccio per il loro bene, ma i ragazzi hanno la mia stima e fiducia. Con Dybala non c’è nessun problema. Abbiamo aggredito bene la partita, rischiavamo di entrare sonnecchiando dopo l’eliminazione di mercoledì che sentivamo ancora addosso. Il secondo tempo eravamo stanchi, potevamo fare il terzo, ma l’importante era vincere e allungare in classifica. E siamo a meno quattro dal secondo posto. L’Inter però ha una partita in meno. È un bel traguardo per ora, possiamo passare una bella sosta dove recupereremo giocatori. Vlahovic ha fatto una buona partita, tiene palla e copre in avanti, sono contento sia tornato a segnare. Deve migliorare ancora tanto però, sopratuttto sulla pulizia di gioco, ci stiamo lavorando. Danilo a centrocampo è stata una piacevole sorpresa, sa giocare a calcio è professionista e ascolta molto, mi aiuta nel mio lavoro. Davanti alla difesa gioca bene perché ha bei piedi. All’inizio c’era da lavorare, abbiamo perso Ronaldo a tre giorni dalla fine del mercato. Non conoscevo molti giocatori, ho dovuto cambiare modo di lavorare in corsa, alzando l’intensità. Quando siamo diventati squadra e abbiamo iniziato a correre i risultati si sono visti. Sono contento, siamo in un momento dove possiamo giocarci un posto in alto e la finale di Coppa Italia. Non so se Dybala rimarrà o meno, la società sa cosa fare e siamo in linea. Ci sono anche altri casi di giocatori in scadenza da valutare. L’Inter è ancora la favorita per lo Scudetto. L’eliminazione dalla Champions la sentivamo ancora addosso. Siamo stati bravi ad aggredire la partita, nel secondo tempo eravamo stanchi, non abbiamo segnato e abbiamo concesso qualcosa. In classifica ci allontaniamo da quelli dietro. Nella sosta recupereremo giocatori. E vediamo cosa combiniamo in questo sprint finale. Chiellini lo consegnamo alla nazionale lindo e pinto, gli ho chiesto di giocare dall’inizio. La decisione di Danilo in mezzo l’ho maturata ieri mattina. E’ un giocatore disponibile e che conosce bene il calcio. Davanti alla difesa ha fatto bene, volevo lasciare libero Arthur come mezzala. Era molto dispiaciuto per l’uscita dalla coppa. Per la Salernitana sarà difficile, rispetto all’andata è stata squadra più pericolosa. nel primo tempo sono stati molto aggressivi. E’ stata più complicata di quello che pensavamo. Oggi non abbiamo fatto ancora la nostra migliore partita - aggiunge - ma comunque abbiamo vinto, che è la cosa più importante; abbiamo pagato un po’ la stanchezza mentale e fisica per la sconfitta di mercoledì, anche perché ci sono tanti infortuni; adesso recuperiamo in vista del finale di stagione. Il mio ruolo? La Juve è il mio ruolo, sono a disposizione del mister e della squadra. Sono molto contento per la vittoria di oggi e per il percorso che stiamo facendo. Il nostro obiettivo adesso è guardare a Juve-Inter, al finale di stagione, al quarto posto: sempre in avanti".

Quella di oggi è stata, e sarà, sicuramente una giornata indimenticabile per Fabio Miretti, prodotto del vivaio bianconero al suo esordio assoluto in Serie A: "Esordire in campionato qui, nel nostro stadio, per me che sono juventino da sempre è un’emozione indescrivibile. - ha dichiarato a Dazn come ripreso da SalernitanaNews - L’esordio arriva al termine di una settimana importante, in cui con l’Under 19 abbiamo scritto una piccola pagina di storia del club, arrivando alla Final Four di Youth League. Qui mi trovo sempre benissimo, il Mister e tutti i compagni mi mettono nelle condizioni di lavorare ed esprimermi nel migliore dei modi. Quel che mi colpisce di più della squadra è l’attenzione con cui i miei compagni curano i dettagli per dare sempre il massimo"l

Così il terzino Mattia De Sciglio, fresco di azzurro: "Mi hanno comunicato la convocazione in nazionale mentre ero in spogliatoio, che grande soddisfazione. Sono felicissimo ovviamente anche per la vittoria di oggi. In questa stagione ho ritrovato il mister che mi ha sempre dimostrato fiducia, inoltre avevo nel bagaglio l’esperienza al Lione, che mi è servita, come giocatore e come persona, nell’acquisire maggiore consapevolezza". 

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