Immunità di gregge raggiunta e superata a Salerno e provincia. stando ai dati forniti ieri dal dottor Saggese referente covid per l’Asl di Salerno. Dunque l’80% della popolazione vaccinabile sul nostro territorio è stato vaccinato, il che vuol dire il 71% dei residenti. Un risultato straordinario che porta Salerno e provincia in cima alla lista delle città con il maggior numero di vaccinati. Immunità di gregge raggiunta anche a Salerno città dove hanno ricevuto la prima dose l’83% dei vaccinabili, corrisponde al 76% della popolazione residente. Un bel balzo in avanti se si pensa che la scorsa settimana a Salerno città erano state vaccinate il 74% delle persone. In totale ad oggi sono stati somministrati tra prime e seconde dosi in tutti i comuni, un milione e 394mila e 815 dosi. Ma non è tutto il territorio salernitano fa registrare anche due record a livello nazionale. Infatti si trovano nel salernitano sia il comune con il più alto numero di vaccinati e sia quello con il minor numero di vaccinati. Bellosguardo e Torraca, primo e ultimo. Nel primo comune l’82,77 dei residenti ha avuto le due dosi, quasi il 100% dei vaccinabili, quello negativo a Torraca, poco al di sopra del 40%. Al secondo posto dei comuni salernitani virtuosi troviamo Cuccaro Vetere con l’81,12% della popolazione vaccinata, e poi ancora nell’ordine Serramezzana, Sant’Angelo a Fasanella, Rutino, Monte San Giacomo, Minori, Roscigno, Romagnano al Monte, Sacco, Giffoni sei casali con il 75,45% delle persone vaccinate, ed ancora San?Cipriano Picentino,?Stio, Castiglione del Genovesi, Controne e così via. “Il fatto di avere il comune con il maggior numero di vaccinati e quello con il minor numero di vaccinati – spiega il dirigente e referente per le attività covid dell’Asl di?Salerno,?Arcangelo?Saggese – e che la città di Salerno abbia raggiunto ormai l’immunità di gregge consolidata, visto che siamo ben oltre il 75% della popolazione residente, ci dice che le sacche di resistenza alla vaccinazione sono articolate e diffuse in maniera disomogenea, per cui non si può fare un ragionamento generale sul ritardo della vaccinazione perchè le persone rifiutano la vaccinazione. C’è un ritardo di vaccinazione perchè dobbiamo essere capaci di stare ancora più vicini alle persone e arrivare a vaccinare anche nelle realtà marginali dove questa situazione si crea”. Per fare tutto ciò l’Asl ha attivato una serie di iniziative sul territorio. Campar davanti le scuole e centri vaccinali aperti e fruibili anche senza prenotazione, per superare l’ostacolo principale, la difficoltà nell’iscrizione alla piattaforma. Iniziative mirate come quella rivolta a donne incente e madri in allattamneto come quella di Vallo della Lucania fatta dopo la morte di una piccola nata da madre positiva. “Tutto questo per far capire che non ci sono situazioni per patologie che escludono la vaccinazione, ma che anzi siamo pronti a mettere in piedi centri vaccinali dedicati dove ci sono problemi, tipo di allergie, come abbiamo fatto a Battipaglia e lo stiamo facendo anche a Scafati e momenti vaccinali dedicati come questo per le donne incinte che abbiamo attivato venerdì a Vallo della Lucania”.
Sono tutti occupati i 24 posti letto Covid disponibili presso l’ospedale Scarlato di Scafati, ma la situazioni, comunque, al momento sembra essere ancora sotto controllo. Dei 24 posti (che potrebbero aumentare in caso di necessità, fino ad arrivare a 50 posti), l’80% è occupato da non vaccinati, spiega il direttore sanitario dell’ospedale D’Ambrioso che precisa anche che, i vaccinati ricoverati non lo sono per il contagio da covid ma per altre patologie. “Il dato del contagio è costante – dice ancora, il direttore sanitario Maurizio D’Ambrosio – e non dovrebbe esserci un aumento dei malati. Solo qualche focolaio potrebbe determinarne una crescita. Ma il dato dell’ospedale Scarlato di Scafati dimostra anche l’efficacia dei vaccini”. Dei 24 posti attualmnete operativi, 15 in terapia sub intensiva, 4 in intesiva ed altrettanti in pronto soccorso, 20 sono, come abbiamo detto, occupati da persone non vaccinate. “L’80% dei degenti, – ribadisce ancora il direttore sanitario degli ospedali Umberto I, Scarlato e Tortora, Maurizio D’Ambrosio, attualmente ricoverati, sono pazienti non vaccinati. Gli altri, che sono vaccinati, sono tutti asintomatici e sono stati ricoverati per altre patologie ma non per covid. Questo dato è davvero molto importante, perchè dimostra l’efficacia dei vaccini.?Ecco perchè lancio un nuovo invito ai salernitani e non solo a farsi vaccinare. E’ al momento la nostra unica arma per contrastare questa pandemia che ha già fatto troppe vittime in tutto il mondo. E’ inoltre – spiega ancora il dottor Maurizio D’Ambrosio – importante completare il ciclo vaccinale con entrambe le dosi di vaccino, così da poter evitare quegli impatti che abbiamo visto nei mesi scorsi che hanno messo in ginocchio le strutture ospedaliere, con le ambulanze che rimanevano bloccate all’ esterno e pazienti che non riuscivamo ad assorbire proprio per mancanza di posti letto. Oggi questa situazione non si sta verificando, grazie all’alto numero di persone vaccinate, ma se non si completa il ciclo vaccinale e se anche gli altri non si vaccinano si potrebbe correre il rischio di ricadere in una situazione simile a quella dei mesi scorsi”. Intanto stando ai dati riferiti giornaliermente dall’Unità di Crisi della Regione Campania, nella giornata di mercoledì su 17029 test effettuati, 410 persone sono risultate positive al Covid – 19, mentre, nelle ultime 48 ore si sono registrati sei decessi. In Campania, invece, per quanto concerne la disponibilità dei posti letto nelle strutture ospedaliere, su 656 posti disponibili in terapia intensiva 21 sono quelli occupati mentre sul 3160 posti disponibili dirigenza ad oggi risultano occupati 351 posti.
FONTE: Cronache
Altri articoli di questo autore:
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.