Salerno piange la morte del professore Giulio Bojano.
Fino al 1990 è stato uno dei pilastri del liceo classico Tasso, dove ha insegnato latino e greco. La sua carriera professionale subì un’interruzione a causa di incomprensioni con la dirigenza. Come ha spiegato il figlio Gabriele, infatti, il professore fu il primo ad inserire il metodo dei quiz interdisciplinari e a chiedere ai suoi studenti di valutare i docenti.
«Ha amato a tal punto la scuola da sacrificare ad essa tutta l’esistenza»: sono queste le parole di suo figlio, che sui social afferma: "Io e i miei fratelli Lucio e Giancarlo abbiamo un sogno: che siano in tanti a partecipare ai suoi funerali. E siano soprattutto gli ex alunni ai quali papà era legato da un rapporto quasi di padre e figlio". Ed il sogno si è avverato: questa mattina, presso la Chiesa di Gesù Redentore, sono stati in tanti a rendergli l'ultimo saluto.
Di lui resteranno sempre vivi gli insegnamenti e non solo. Giulio Bojano ha lasciato anche "un'eredità", a testimonianza delle sue innovative intuizioni, "un libro auto prodotto, “Stulte, stude”, una sorta di Google all’incontrario in cui da alcuni ritratti, ce ne sono un’infinità, bisogna risalire all’identità dei personaggi citati", come afferma il figlio Gabriele.
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