Il cerimoniere comunale e staffista del sindaco di Pontecagnano Faiano vittima di un video anonimo e diffamatorio in cui si allude al suo orientamento sessuale. Il fatto è accaduto il 18 giugno, in occasione del 110° anniversario dalla nascita del Comune di Pontecagnano Faiano in cui si è prevista, durante le celebrazioni istituzionali, la realizzazione di un’epigrafe commemorativa da parte dello scrittore Alessandro Basso, alla memoria del Fondatore e del primo Sindaco dell’Ente avv. Amedeo Moscati, alla quale l’impiegato comunale ha ricevuto incarico di stilare la targa. All’interno del video incriminato che ha fatto il giro delle chat su Whatsapp, una voce anonima metterebbe in dubbio i meriti del collaboratore del primo cittadino sull’opportunità di apporre sull’epigrafe la dicitura «Alessandro Basso dettò». Il merito – qui l’allusione omofoba – sarebbe quello di essere «amico, anzi dolce amico» del sindaco Lanzara: un passaggio sostanziale, a chiaro sfondo omofobo, che ha costretto il Basso a sporgere denunzia contro ignoti. Lo stesso dipendente comunale, con un lungo post su facebook, ha spiegato nei dettagli la vicenda. «Poiché viviamo in un Paese dove non dovrebbe contare il gusto sessuale di una persona – ha denunciato Alessandro Basso – ma dovrebbe contare la qualità umana e professionale della stessa ho deciso di denunciare. Ho denunciato, cioè, non soltanto lo squallore verso la mia figura (poca roba) ma anche l’omofobia endemica che affligge una certa parte della società». A sollevare il caso politico qualche giorno fa, con una interrogazione al sindaco Lanzara, i consiglieri comunali di Forza Italia che avevano chiesto spiegazioni sull’indicazione delle generalità dell’esecutore del dettato. Replica che, data l’assenza dei forzisti nella seduta consiliare di martedì, è venuta meno da parte del primo cittadino Lanzara che ha affidato comunque alla stampa il commento sulla vicenda, manifestando piena solidarietà al collaboratore: «Sono fatti incommentabili, che meritano di essere discussi solo nelle sedi opportune. Bene ha fatto Alessandro Basso a denunciare alle autorità competenti e bene hanno fatto le centinaia di persone a manifestargli la propria solidarietà. Questo non può far altro che darmi ragione su una scelta che ho compiuto sulla base di competenze culturali ed umane, non di certo sugli orientamenti sessuali. I miei collaboratori sono persone di alto profilo ed ho l’onore di potermene vantare. Il livello morale è condizione essenziale per praticare le stanze istituzionali: metterlo in dubbio sulla base di principi medioevali è un mero atto di vigliaccheria, che tenta ridicolmente di coprire vuoti di contenuti ed idee». Solidarietà al Basso è stata espressa da tantissimi cittadini, attivisti per i diritti civili, e dai movimenti politici di Possibile, Amici di Beppe Grillo e dal consigliere comunale di minoranza Isabella Mangino che hanno preso le distanze dall’accaduto.
FONTE: Ora Notizie
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