Tra le rivelazioni di Sanremo 2020 ci sono senz’altro i Pinguini Tattici Nucleari, band che ha conquistato una grande fetta di appassionati di musica indie. A #Giffoni50, in un incontro powered by Comix condotto da Orazio Cerino che ha visto collegati anche gli speciali Hub targati Giffoni, che permettono ai ragazzi di interagire con il Festival da diverse città d’Italia, Riccardo Zanotti, Nicola Buttafuoco, Elio Biffi, Lorenzo Pasini, Simone Pagani e Matteo Locati sono stati accolti con entusiasmo dai giurati.
In sala Galileo sono molti i fan della prima ora che hanno interpellato il cantante Riccardo sulle scelte di stile: “Il successo non ci ha cambiato molto, anche se si cambia artisticamente e umanamente, si cresce e si vivono le cose in maniera diversa e così che nasce anche l’esigenza di comunicare in maniera più diretta con il pubblico scrivendo testi che ci rappresentano, ma con un linguaggio più sintetico. C’è solo la volontà di arrivare a più gente scrivendo dei testi alla portata di tutti. Ora ho altri interessi e questi si riflettono sulle nuove cose che scriverò. Gli inizi la scrittura era più freak, ora puntiamo a fare un lavoro che dura nel tempo e proviamo a rappresentare le nostre varie anime”.
I Pinguini Tattici Nucleari sono tra i preferiti nel sondaggio Comix e così, insieme ad altre pop star italiane, sono presenti sull’Agenda Comix 2021. Un traguardo che, considerando anche gli enormi numeri che hanno i loro canali social, fanno dei ragazzi di Bergamo alcuni degli influencer preferiti dalla nuova generazione di lettori del famoso diario italiano. Dai giurati arriva una domanda istintiva, quasi obbligatoria, che ci riporta con i piedi nella realtà che stiamo vivendo: “Voi siete di Bergamo, come avete vissuto la pandemia e il lockdown?”. «Quando abbiamo capito che non saremmo più partiti per i palazzetti è stato difficile – ha ammesso Riccardo Zanotti – Il palazzetto per un musicista è un traguardo importante, poi adoriamo stare a contatto con il pubblico e venivamo da mesi di lavoro, dopo Sanremo. Stavamo andando dritti vero la meta. Alla fine il percorso è stato stoppato a metà. Ci siamo rimasti molto male, ma chiaramente eravamo consapevoli che in gioco c’era qualcosa di molto più grande di noi. Prima di tutto c’è il bene comune e la salute dei cittadini». A fargli eco, il batterista del gruppo, Matteo Locati: «Durante la tragica chiusura per il Covid, abbiamo sempre cercato di portare avanti i nostri progetti, senza dimenticarci ciò che accadeva a Bergamo e intorno a noi. C’era bisogno di dire quanto fossimo vicini alla nostra città e a quelle persone che non se la passavano molto bene. È stata una sfida con noi stessi. La cosa importante era sensibilizzare la gente ed è quello che abbiamo provato a fare».
L'incontro è molto intenso e i juror sono molto sensibili alle tematiche e alle storie di vita vissuta raccontate dai Pinguini Tattici Nucleari. “La libertà - al passato Riccardo - è un qualcosa che va coltivata, fatta crescere attraverso l'esperienza. La mia famiglia ha dovuto capire qual era la mia scelta di vita. Quando hai un obiettivo in testa non ce n’è per nessuno! Gli obiettivi che ho raggiunto sono stati frutto di sacrifici e oggi sono contento così”.
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