Pubblichiamo di seguito integralmente la nota stampa pervenuta dal Lavorate Calcio e riferita a quanto accaduto dopo la finale play-off del girone G di Seconda Categoria.
"La sfortunata partita di domenica scorsa, oltre ad aver spezzato i sogni di gloria dei nostri ragazzi, ha protratto i suoi effetti nefasti ben oltre il triplice fischio finale.
Le sentenze del Giudice Sportivo dell'altro ieri, a carico del mister Maurizio Manna (allontanato nel corso del secondo tempo) e dei calciatori Bernardo Peluso e Giuseppe Adiletta (espulsi nel supplementare), sono assolutamente inaccettabili perché clamorosamente prive di ogni fondamento di verità:
-PELUSO è squalificato fino al 22/09 perché, espulso per doppio giallo "unitamente ad un compagno di squadra, incitato dal proprio allenatore, andava incontro al DDG cercando di aggredirlo, lo afferrava per il braccio e tentava di colpirlo con un calcio. L'intervento di calciatori della squadra avversaria e della Polizia impediva il concretizzarsi delle intenzioni aggressive".
Al contrario, una volta espulso, il giocatore non ha manifestato alcuna intenzione violenta, dirigendosi direttamente negli spogliatoi. A fine gara si è avvicinato al DDG "lamentando" difformità di giudizio sugli interventi irregolari commessi da alcuni degli avversari. E nulla più.
-ADILETTA è squalificato fino al 22/02/2019 e qui siamo ai limiti del sequestro di persona, perché si avvicinava all'arbitro "minacciandolo di non farlo uscire dall'impianto". Non solo ma "caricato psicologicamente dal proprio allenatore, in compagnia di un compagno di squadra tentava di aggredire il DDG e lo attingeva con sputi sul braccio. L'intervento di calciatori della squadra avversaria e della Polizia lo facevano desistere da tale comportamento."
Anche qui nessuna minaccia, nessuna azione violenta, tanto meno sono volati sputi: certamente qualche parola di troppo ma nulla di più. Un po' poco per giustificare una squalifica di 9 mesi!
-mister MANNA è accusato di aver tentato di colpire il DDG con un pugno ed un calcio, poi "lo afferrava, colpendolo con una testata, senza provocargli danni." Addirittura, una volta allontanato "rivolgeva al DDG minacce di morte"! Ancora "posizionatosi sugli spalti, invitava i calciatori della propria squadra ad avere un atteggiamento aggressivo nei confronti del DDG", in particolare con i 2 giocatori espulsi Peluso ed Adiletta. E a fine partita veniva fermato solo grazie all'intervento della polizia.
In realtà il mister non ha fatto altro che avvicinarsi all'arbitro "pretendendo" (anche con parole forti, questo sì), sanzioni disciplinari anche per alcuni degli avversari, molti dei quali già ammoniti.
Pugni, calci, testate, minacce di morte, incitamento alla violenza, tutto clamorosamente e spudoratamente FALSO, ma che gli costa una squalifica fino al 31/12/1019.
Ovviamente è già pronto il ricorso ma il punto vero è un altro: come può un Direttore Di Gara, ruolo che richiede equilibrio, senso di responsabilità e di giustizia, arrivare a mettere a verbale accuse così pesanti quali sputi, testate, pugni, schiaffi, addirittura minacce di morte, tali da indurre il Giudice Sportivo a decretare ben 32 mesi di squalifica?
La domanda è lecita, ma certamente destinata a rimanere senza risposta.
Un messaggio ai nostri sostenitori: stateci vicino, grazie a voi e solo per voi ripartiremo. Più forti e determinati che mai!"
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