

di Massimiliano Catapano
Nocera Superiore saluta "Linetta". Raffaella D’Acunzi in Cuofano è scomparsa nelle ultime ore, al termine di un calvario ingiusto durato quasi un anno. La malattia le ha tolto poco a poco la vista e le forze, senza però scalfire la sua dignità né la sua fede: ha combattuto finchè ha potuto, con la stessa compostezza con cui ha accompagnato generazioni di famiglie. Pediatra da poco in pensione, è stata per oltre quarant’anni un riferimento quotidiano: visite in studio, telefonate a tarda sera, corse a domicilio quando serviva una parola ferma e un termometro sicuro. Non guardava l’orologio: guardava le persone. Migliaia di bambini nocerini sono cresciuti con i suoi consigli semplici e autorevoli, e con quel modo di spiegare che rassicurava i genitori senza mai banalizzare.
Il suo profilo pubblico intreccia naturalmente anche legami familiari importanti: era la moglie di Pasquale Cuofano e la madre di Giovanni Maria Cuofano, che ha guidato Nocera Superiore per dieci anni; era inoltre cugina di Gennaro D’Acunzi, sindaco in carica. Ma, al di là dei cognomi, Raffaella ha sempre scelto di farsi riconoscere per ciò che faceva: “la dottoressa”, prima di tutto. Quando, al termine del mandato del figlio, qualcuno le suggerì di candidarsi alla successione, lei disse no: preferì restare vicino alle famiglie, al suo camice, alla sua missione civile. Nel ricordo di chi l’ha incontrata, resta l’immagine di una professionista competente e discreta, formata all’impegno dell’Azione Cattolica, attenta alla vita collettiva senza cercare riflettori.
Resta il suo passo svelto sulle scale di palazzi popolari e villette, le ricette scritte con calma anche a notte fonda, la capacità di dire "state tranquilli" quando serviva e di essere severa quando era necessario. Se c’è un vanto per una comunità, comincia da persone così: non dalle targhe, ma dal lavoro quotidiano che crea fiducia. Per questo l’applauso che Nocera Superiore oggi le tributa è corale: per l’onore con cui ha esercitato la professione, per l’umanità con cui ha saputo ascoltare, per l’esempio che lascia. Linetta se ne va, ma resta l’eredità di una vita intera spesa per gli altri. E per tutti, continuerà a essere semplicemente: la dottoressa.
Altri articoli di questo autore:
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.