

di Massimiliano Catapano
Lucia Vuolo, già europarlamentare, scende in campo per la Lega alle Regionali in Campania e accoglie con decisione la candidatura di Edmondo Cirielli alla presidenza della Regione. Il messaggio è netto: trasformare la sfida di novembre in un cantiere politico capace di ricomporre le diverse sensibilità del centrodestra - Lega, Forza Italia e Noi Moderati - attorno a un progetto di governo "serio, competente e vicino ai bisogni reali del territorio". Le urne si apriranno domenica 23 e lunedì 24 novembre per scegliere il successore di Vincenzo De Luca. Per Vuolo, l’investitura di Cirielli è l’occasione per saldare l’alleanza e presentarsi agli elettori con una linea comune e riconoscibile. L’idea di fondo è che il viceministro degli Esteri possa fungere da "punto di congiunzione" tra esperienze politiche diverse, il collante che permette alla coalizione di correre compatta. Il quadro nazionale del centrodestra ha ormai sciolto le riserve su Cirielli, designandolo frontman per la corsa a Palazzo Santa Lucia.
La candidata leghista lega questa visione a una piattaforma programmatica che mette in cima tre capitoli: infrastrutture, lavoro, semplificazione amministrativa. Il percorso proposto è pragmatico: sostegno alle imprese e all’innovazione, strumenti per trattenere i giovani in Campania, e un rapporto più diretto tra Regione e comunità locali. "Ripartire dai territori" non è, nel lessico di Vuolo, uno slogan di circostanza, ma la bussola per tradurre le istanze raccolte - in ascolto attivo - in misure tangibili. Nell’impianto della coalizione, la parola d’ordine è «unità». Vuolo la declina come superamento di steccati e divisioni, in nome di un obiettivo comune: restituire «dignità» e prospettiva alla Campania attraverso la responsabilità delle scelte, l’efficienza della macchina pubblica e una cultura del buon governo. È una narrativa che tenta di coniugare identità e concretezza, dando alla Lega un ruolo propulsivo dentro una coalizione «aperta e inclusiva».
Il posizionamento personale di Vuolo, che torna protagonista sul terreno regionale dopo l’esperienza a Bruxelles, resta coerente con questa rotta: campagna elettorale basata su dialogo e ascolto, contatto costante con cittadini e categorie produttive, e un profilo da "facilitatrice" di soluzioni più che da contrapposizione ideologica. La sua candidatura in Campania è stata formalizzata nelle scorse settimane dal partito, a conferma di una strategia che intreccia radicamento territoriale e organizzazione nazionale. Sul calendario, i tempi sono stretti e l’appuntamento è fissato: il 23 e 24 novembre i campani rinnoveranno il Consiglio regionale e sceglieranno il nuovo presidente. Per il centrodestra, la nomination di Cirielli ha chiuso il cerchio; per la Lega, l’ingresso in lista di Vuolo punta a dare gambe all’asse programmatico su infrastrutture, lavoro e semplificazione. Toccherà ora ai prossimi giorni di campagna tradurre ambizioni e parole in un’agenda credibile, misurabile e - soprattutto - condivisa.
Altri articoli di questo autore:
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.