di Massimiliano Catapano
La Salernitana riparte. Dopo giorni di attesa e riflessione, e a pochi passi dalla retrocessione arrivata il 22 giugno, arriva il primo, chiaro segnale di svolta: Giuseppe Raffaele (foto Us Salernitana) è ufficialmente il nuovo allenatore del club granata per la stagione 2025/2026. Una scelta precisa, voluta, che inaugura il nuovo corso targato Daniele Faggiano. Il direttore sportivo, nominato nei giorni scorsi, ha già definito le fondamenta del progetto: costruire una squadra competitiva, sostenibile e motivata. Per farlo, serviva un condottiero solido, esperto e concreto. E la scelta è ricaduta su un tecnico che conosce la categoria e ha già sfiorato l’impresa.
Un contratto biennale e una missione chiara
Raffaele ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2027, segno di una fiducia profonda da parte della proprietà. La sua ultima esperienza sulla panchina dell’Audace Cerignola è il biglietto da visita più eloquente: una stagione straordinaria, chiusa al secondo posto del girone C di Serie C con 67 punti (19 vittorie, 10 pareggi, solo 5 sconfitte) e un percorso brillante nei playoff, interrotto solo in semifinale dal Pescara. In Puglia ha lasciato un’impronta chiara, costruendo un gruppo solido e organizzato, capace di esprimere un calcio equilibrato e produttivo con il 3-5-2 come marchio tattico. A Salerno arriva con la determinazione di chi sa di giocarsi una chance importante, ma anche con l’umiltà di chi ha sempre preferito lavorare lontano dai riflettori, lasciando che parlassero i risultati.
L'identikit del nuovo timoniere
Giuseppe Addamo Raffaele è nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 5 dicembre 1975. Attaccante dai trascorsi nei dilettanti tra Sicilia e Calabria (Marsala, Igea Virtus, Locri, Castrovillari), ha intrapreso la carriera da allenatore nel 2006, muovendo i primi passi su panchine minori come Due Torri, Akragas, Orlandina e ancora Igea Virtus, con cui ha ottenuto risultati di rilievo nei tornei di Eccellenza e Serie D. Il primo vero salto arriva con il Potenza, dove tra il 2018 e il 2020 guida la squadra a due piazzamenti playoff consecutivi in Serie C. Nel 2020 passa al Catania, ma viene sollevato dall’incarico nel marzo 2021 nonostante un rendimento dignitoso. Dopo una breve parentesi alla Viterbese e un ritorno a Potenza, la consacrazione vera e propria arriva a Cerignola. Lì, nella stagione appena conclusa, Raffaele si prende le luci della ribalta, venendo anche premiato come "Miglior tecnico siciliano del 2025". Tatticamente meticoloso, con un approccio razionale e una gestione umana del gruppo, ha dimostrato di saper valorizzare ogni risorsa a disposizione. Le sue squadre si distinguono per organizzazione, spirito di sacrificio e capacità di adattamento.
Un progetto basato sulla concretezza
La Salernitana ha scelto Raffaele perchè incarna perfettamente lo spirito richiesto in questo momento storico: concretezza, competenza, capacità di costruire. Non servivano nomi da copertina, ma profili che conoscono la fatica del campo e la durezza della categoria. Con Faggiano e Raffaele, il club ha ora due figure complementari e determinate, chiamate a rimettere in piedi un progetto sportivo credibile. Il primo test sarà il mercato estivo: serviranno innesti di valore, ma anche elementi motivati, capaci di reggere le pressioni di una piazza che non ha mai smesso di amare questi colori, nemmeno nei momenti più bui. Salerno merita un riscatto, e la società lo sa. Sta investendo su uomini veri, prima ancora che su nomi.
L'orizzonte: tornare subito nel calcio che conta
L’obiettivo è chiaro e dichiarato: tornare in Serie B, subito. Senza proclami, ma con lavoro, programmazione e una visione condivisa. Raffaele porterà con sé un metodo rodato, la capacità di adattarsi a budget limitati e la forza di chi ha già dimostrato di saper sfidare la logica e le aspettative. La Salernitana, con questo nuovo corso, non parte per partecipare: vuole essere protagonista. E il popolo granata, ferito ma fedele, aspetta solo il momento per tornare a crederci. La speranza è che questo sia l’inizio di un cammino breve e intenso, che riporti Salerno dove merita: nel calcio che conta. Con dignità, passione e ambizione.
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