

di Massimiliano Catapano
Un risveglio drammatico ha colpito oggi Cetara, piccolo borgo marinaro della Costiera Amalfitana, dove la comunità si è stretta nel dolore per la tragica morte di Salvatore Caso, storico pescatore del paese, investito da un’auto mentre si trovava in sella alla sua bicicletta. L’incidente è avvenuto alle prime luci dell’alba, proprio alle porte del paese, lasciando sgomenti residenti e istituzioni in un giorno che avrebbe dovuto essere dedicato alla festa patronale dei Santi Pietro e Paolo. Il sindaco Fortunato Della Monica, visibilmente provato, ha immediatamente disposto la sospensione di tutti gli eventi istituzionali legati alla festività, compresa la sua partecipazione alla tradizionale processione in onore di San Pietro. "Quanto accaduto questa mattina ha trasformato un giorno di festa in una giornata di dolore collettivo. Mi sento pervaso da una profonda tristezza, uno sgomento che accomuna tutta la nostra comunità", ha dichiarato il primo cittadino in una nota ufficiale.
Salvatore Caso, volto noto e rispettato nel paese, aveva lavorato per anni nella tonnara di proprietà della famiglia del sindaco, insieme ai suoi fratelli. "Lo ricordo con nitidezza mentre, con dedizione e umiltà, si occupava del suo mestiere. Un uomo semplice, un lavoratore instancabile. Per questo, il minimo che potessimo fare era fermarci tutti un momento. Avrei voluto sospendere ogni forma di celebrazione, anche i fuochi d’artificio, ma la loro organizzazione non è di competenza del Comune bensì del comitato feste, che valuterà autonomamente il da farsi", ha aggiunto Della Monica. La comunità cetarese, profondamente colpita, si è raccolta in silenzio e preghiera attorno alla famiglia del pescatore scomparso.
Il sindaco ha anche annunciato che per le prossime ore si allontanerà dal paese, scegliendo il raccoglimento personale per commemorare Salvatore. "Sarò lontano da Cetara per pregare in silenzio. So che il mio affetto e quello di tutti i cittadini accompagneranno chi resta a colmare questo vuoto immenso", ha concluso. In una realtà come quella di Cetara, dove ogni volto è parte di una famiglia allargata e ogni storia è un pezzo di identità collettiva, la perdita di Salvatore non è solo un lutto, ma una ferita profonda che scuote le radici di un’intera comunità.
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