di Massimiliano Catapano
Non farà più ritorno a casa, il dottor Gaetano Pane, 48 anni, stimato medico originario di Nocera Inferiore. Un infarto fulminante lo ha colto pochi minuti dopo aver terminato il turno mattutino presso il pronto soccorso dell’ospedale "Santa Maria Incoronata dell’Olmo" di Cava de' Tirreni, dove prestava servizio da tempo. Si era appena seduto nella sua auto, nel parcheggio interno dell’ospedale, quando ha avvertito il malore. Poco dopo, un infermiere di passaggio lo ha visto riverso sul volante e ha immediatamente dato l’allarme. Inutili, purtroppo, i soccorsi: i colleghi non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul posto anche la Polizia di Stato per i rilievi di rito. La salma è stata trasferita presso l’obitorio del nosocomio metelliano.
Medico riservato, ma apprezzatissimo per competenza e disponibilità, il dottor Pane si era specializzato in chirurgia toracica al Policlinico "Federico II" di Napoli e aveva lavorato a lungo presso l’ospedale "Umberto I" di Nocera Inferiore. Era previsto il suo rientro proprio all’"Umberto I" nei prossimi mesi. Per l’intero territorio dell’Agro nocerino, la sua scomparsa è un dolore condiviso. Tanti i messaggi di cordoglio. Tra questi, quello toccante del collega e amico Vincenzo Benigno, che sui social ha scritto: "Adesso è giunta una triste notizia per me: mi hanno comunicato che improvvisamente è venuto a mancare un amico carissimo, dopo un turno di lavoro al pronto soccorso dell’ospedale di Cava. Un saluto e un abbraccio forte a te, Gaetano. Per sempre con tutti noi".
Un lutto che ha scosso anche il sindaco di Nocera Superiore, Gennaro D’Acunzi, neurochirurgo dell’"Umberto I", che ha affidato ai social parole di stima e dolore: "Te ne sei andato com’eri vissuto, in silenzio, alla fine del tuo turno, dopo aver fatto il tuo dovere fino all’ultimo. Ti sia lieve la terra. Non ti dimenticherò". La camera ardente è stata allestita presso l’ospedale di Cava, mentre i funerali si sono tenuti nella chiesa di Casolla, a Nocera Inferiore, la sua comunità, la sua casa. Ma questa tragedia solleva ancora una volta interrogativi profondi. Turni massacranti, reparti sotto organico, carichi di lavoro insostenibili. In corsia, spesso, il sacrificio personale è invisibile. Ed è proprio in silenzio, dopo l’ennesima giornata trascorsa a salvare vite, che Gaetano Pane ha lasciato questo mondo. Con discrezione, come ha sempre vissuto, ma con un messaggio che oggi deve far riflettere tutti. Gaetano era molto più di un medico. Era un punto di riferimento, un esempio. Un uomo giusto, semplice, sempre presente quando serviva. Il suo ricordo resta indelebile nei cuori di colleghi, pazienti e amici. E il suo ultimo gesto - uscire di scena dopo il dovere - racconta, più di mille parole, cosa significa indossare un camice con dignità e amore.
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