di Massimiliano Catapano
È un compleanno speciale quello festeggiato quest’anno dal Professional Ballet di Pina Testa, storica scuola di danza salernitana che da ben 47 anni rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per la formazione artistica e personale di intere generazioni. Una realtà nata nel 1978 da un sogno audace: offrire ai giovani del territorio la possibilità di vivere la danza ad alti livelli senza dover rinunciare alla propria città. Oggi, quel sogno cammina - e danza - sulle gambe di centinaia di allievi, piccoli e grandi, che si sono alternati sul palcoscenico del Teatro delle Arti di Salerno per il tradizionale Saggio Spettacolo 2025. Una rassegna che si è articolata in quattro appuntamenti, dal 29 maggio al 29 giugno, attraversando con grazia e tecnica i territori del classico, del moderno, dell’hip hop e del musical. La direttrice artistica Pina Testa, insieme a un team di maestri di altissimo profilo, ha guidato ogni gruppo con rigore e amore, offrendo al pubblico uno spettacolo non solo danzato ma vissuto con l’anima.
Una comunità in scena
Il sipario si è aperto il 29 maggio con i corsi di predanza e preparatori, protagonisti di un emozionante percorso narrativo culminato nel balletto Coppélia, messo in scena con freschezza e ironia. A seguire, il 31 maggio, la serata dedicata ai corsi superiori ha visto brillare le diplomande e i diplomandi 2025 - Annalena Postiglione, Eleonora Arcieri e Antonio Adriatico - accompagnati da ballerini ospiti in una serata di grande spessore artistico. In programma: La Bayadère, Bolero, Coppélia e l’intenso finale Fiamme di Parigi, un inno danzato alla libertà e alla giovinezza. Il 2 giugno è stata la volta dei corsi medi, con uno spettacolo coinvolgente e ricco di sfumature: da Tutti in scena! sulle arie di Verdi e Puccini, alla riproposizione coreografica di Coppélia, fino al musical Il Musical dei Desideri, scritto e diretto da Raffaele Milite. In scena si è messo in moto non solo il talento ma anche il cuore, in un viaggio che ha toccato il tema dei sogni, della famiglia e dell’autenticità.
Il grazie delle famiglie
Tra le testimonianze più toccanti, quella di Lucia Rallo, sindacalista del "Ruggi", madre di Ventura - una delle giovani allieve protagoniste del saggio del 2 giugno - che ha voluto condividere un sentito messaggio di ringraziamento: "Grazie per averci guidato nel nostro percorso di danza, per averci insegnato i movimenti e le tecniche, ma soprattutto per averci trasmesso la vostra passione per questo meraviglioso mondo!". Lezioni vissute come esperienze di vita, capaci di far crescere, emozionare, rafforzare i legami e insegnare disciplina e bellezza. Un pensiero condiviso anche da tante altre famiglie che, al termine dello spettacolo, hanno voluto omaggiare le insegnanti con fiori e parole sincere. Un gesto che va ben oltre la forma: è il segno di un patto educativo e affettivo che lega i maestri agli allievi, le famiglie alla scuola.
Un futuro sulle punte
A concludere la rassegna, il prossimo 29 giugno, una serata dedicata interamente alla danza moderna e alle sue contaminazioni, tra atmosfere urbane, musical di Broadway e coreografie firmate da Simona Dipierri, Antonio Iavarone, Axel Palombo, Sara Forte e altri artisti di rilievo. Nel corso degli eventi si sono alternati anche ballerini ospiti come Cesare Alfano, Giuseppe Cucinello, Luigi Lambiase, Giorgio Sannino, Loris Vestuto, Davide Guzzo e Pierfrancesco Vicinanza, oltre alla partecipazione teatrale della Compagnia dell’Arte, per un progetto scenico multidisciplinare e coinvolgente.
Il valore di una scuola
Il Professional Ballet non è solo una scuola di danza: è un laboratorio di crescita, un luogo dove si apprendono la tecnica e il rispetto, dove si coltivano sogni e si costruisce autostima. E in ogni passo, tra un plié e un battement, c’è la storia di chi, come Ventura, ha imparato a danzare con il corpo e con il cuore. Un patrimonio culturale che va oltre i riflettori e i palcoscenici, e che - a quasi mezzo secolo dalla sua fondazione - continua a insegnare che la vera arte non è solo talento: è passione, dedizione e famiglia.
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