di Massimiliano Catapano
La tensione non si placa. Dopo la manifestazione dello scorso 19 maggio allo stadio "Arechi", la Curva Sud Siberiano annuncia una nuova protesta per martedì 3 giugno, alle ore 9.30, in piazza Amendola, cuore pulsante della città, proprio mentre sarà in corso la riunione del Consiglio Comunale. La contestazione, dura e senza filtri, prende di mira la Lega Serie B e il sistema calcio italiano, accusati apertamente di aver falsato il campionato e stravolto i verdetti sportivi a tavolino. Il malcontento esploso in città dopo la decisione della Lega di non disputare i play-out, nonostante la classifica lo prevedesse, ha scatenato l’indignazione della tifoseria organizzata, che ora chiama a raccolta tutto il popolo granata per una mobilitazione simbolica ma decisa. Piazza Amendola, punto strategico tra il Comune e la Prefettura, diventerà per una mattinata l’epicentro della protesta, in un clima che si preannuncia acceso ma pacifico.
Il comunicato ufficiale della Curva Sud Siberiano, diffuso nelle ultime ore, è diretto, crudo e inequivocabile: "Un campionato falsato fino all’ultima giornata, poi ribaltato a tavolino da chi comanda nell’ombra. Un sistema marcio che regala salvezze, inventa retrocessioni e decide i destini delle squadre nei palazzi, non sul campo. Gli ultimi avvenimenti sono l’ennesima dimostrazione di quanto il calcio italiano sia ostaggio di interessi, pressioni politiche e giochi di potere. Noi non ci stiamo. Noi non siamo spettatori di questo malaffare. Voi che avete firmato questo teatrino infame, a Salerno sarete sempre contestati! Vergogna a chi comanda la Lega. Vergogna a chi firma sentenze per convenienza. Vergogna a chi continua a distruggere questo sport. BASTA! Il calcio è del popolo. E il popolo, quando si incazza, si fa sentire. MARTEDÌ 03 GIUGNO ORE 9.30 RADUNO A PIAZZA AMENDOLA PER FARCI SENTIRE A MODO NOSTRO".
Parole durissime, che fotografano un malessere profondo e radicato. Non si tratta più soltanto di tifo, ma di una battaglia simbolica per la dignità sportiva, che la città di Salerno, ferita nell’orgoglio, non intende abbandonare. Il nodo dei play-out, scomparsi dal calendario ufficiale nonostante la classifica li prevedesse, ha lasciato l’amaro in bocca a migliaia di tifosi. In particolare, si contesta una gestione opaca e poco trasparente da parte delle istituzioni calcistiche, accusate di piegare le regole agli interessi di pochi. Una decisione che, secondo la Curva, ha danneggiato gravemente la Salernitana, condannandola senza appello, non per demeriti sportivi, ma per giochi di potere. In questo contesto, la protesta del 3 giugno assume un significato che va oltre la singola squadra. È la voce di una comunità che reclama giustizia, rispetto delle regole e trasparenza. È il grido di chi non vuole più essere spettatore passivo di un sistema che, a detta loro, ha smarrito ogni traccia di equità. Martedì, dunque, non sarà una giornata qualunque per Salerno. Mentre all’interno di Palazzo di Città si discuteranno i temi dell’amministrazione, fuori le mura i tifosi daranno voce a una battaglia che riguarda il calcio, ma anche il diritto a una passione libera da condizionamenti e manipolazioni. Salerno, città fiera e orgogliosa, non resterà in silenzio. E la Curva Sud è pronta a farsi sentire.
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