L'informazione libera e indipendente di Salerno e provincia

di Massimiliano Catapano

Sono state ufficialmente chiuse le indagini sull’incidente stradale avvenuto il 18 luglio 2024 sull’autostrada A2 del Mediterraneo, nei pressi dello svincolo di Eboli, in provincia di Salerno, costato la vita ai coniugi Mario Valiante e Wilma Fezza, entrambi stimati avvocati salernitani. Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Salerno, a causare il drammatico tamponamento sarebbe stata una grave distrazione del conducente di un tir, un 40enne originario dell’Irpinia, ritenuto ora unico e diretto responsabile del sinistro. La coppia si trovava a bordo della propria Audi, incolonnata nel traffico in uscita dall’autostrada, quando il camion cisterna li ha violentemente travolti. Il mezzo pesante non avrebbe rallentato in tempo, dando origine a un impatto devastante che ha coinvolto sette veicoli e paralizzato il traffico per ore. Una dinamica chiara, documentata da una perizia tecnica di oltre 800 pagine, redatta da un ingegnere esperto in sicurezza stradale, che ha escluso responsabilità a carico degli altri automobilisti coinvolti.

A confermare la versione dei fatti è Gianfranco Valiante, ex sindaco di Baronissi e fratello di Mario Valiante, che in un post pubblico su Facebook ha espresso profondo dolore e amarezza: "Mio fratello e mia cognata sono morti per una grave negligenza alla guida. Avere un responsabile, però, non ci consola. Quello che davvero mi colpisce è che questa persona non si è fatta mai sentire, neanche per chiedere scusa". Il reato ipotizzato è duplice omicidio stradale e l’iter giudiziario si avvia verso la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero. L’udienza preliminare davanti al GUP è attesa nei prossimi mesi. La tragica scomparsa di Mario e Wilma ha lasciato sgomenta l’intera comunità salernitana. Oltre alla stima professionale, entrambi erano conosciuti per il loro impegno sociale e civile. Anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aveva espresso cordoglio: "Professionisti stimati, apprezzati anche per il loro impegno civico". Una tragedia che riaccende i riflettori sulla sicurezza stradale e sulla necessità di maggiore consapevolezza, soprattutto per chi è alla guida di mezzi pesanti. Una distrazione può trasformarsi in un crimine irreparabile.