Una partenza micidiale, la deleteria brutalità comminata a Del Basso ed una conclusione con sapiente gestione. La Pro Recco è campione d'Italia per la 37esima volta, l'AN Brescia aveva assaporato il nuovo scacco matto ma stavolta l'impresa non è riuscita in gara 3 davanti all'appassionato pubblico amico di Mompiano: "Siamo stati dominanti per tutta la partita. - commenta il tecnico biancoceleste Sandro Sukno - Complimenti alle due squadre e anche a mister Bovo. Abbiamo dimostrato nuovamente la forza e il DNA della Pro Recco come in Coppa Italia. L'AN Brescia ci ha inseguito per tutta la stagione e nell'ultima giornata della regular season ha vinto meritamente. Ci ha portato fino a gara tre ma con tanta fatica siamo riusciti a tirare fuori il nostro meglio. Lasciamo festeggiare lo scudetto ai ragazzi e poi recupereremo le energie per il ritorno della finale di Euro Cup. Vogliamo fare una bellissima festa e scrivere la storia".
Al passo d'addio il portiere Marco Del Lungo (foto DBM), alla penultima partita con la calottina dei campioni d'Italia. "Una grande difesa mi ha messo nelle giuste condizioni. Il gruppo ha fatto la differenza e dopo tre partite senza vincere con il Brescia, la nostra forza mentale ci ha consentito di raggiungere questo obiettivo. Il merito va a tutti noi e soprattutto all'allenatore. È sempre bello salutarsi nel miglior modo possibile; siamo professionisti, quindi è giusto onorare il contratto lottando fino alla fine e allenandosi ogni giorno. L'AN Brescia ha dimostrato di essere una grandissima squadra; hanno fatto un campionato e un percorso in Coppa veramente eccezionale, quindi merito anche a loro".
Prosegue Gonzalo Echenique, il mattatore della serata e su cui è forte l'interesse del Barceloneta, pronto a scambiarlo con Pavillard: "È stata senza dubbio la stagione più difficile della mia carriera: sono stato sei mesi fermo e sono rientrato ancora con qualche dolore, ma volevo esserci in acqua. Volevo aiutare i compagni e dare tutto quello che ho dentro, perché questo gruppo se lo merita e questa squadra si meritava di vincere. Il gruppo è la chiave di questo scudetto. Adesso ci riposiamo un po' e poi prepareremo la partita di sabato: abbiamo una finale importantissima per centrare il triplete". Prima del fischio finale, aveva anticipato le proprie emozioni Francesco Di Fulvio: "Sono rammaricato di non poter aiutare la squadra, mi dispiace per i compagni, la società e lo staff tecnico. I ragazzi sono stati eccezionali, abbiamo preparato la partita meticolosamente e dimostrato chi è il vero Recco".
Grande amarezza, invece, in casa AN Brescia. Così Niccolò Gitto: "Ringrazio il pubblico che ci ha emozionato durante tutta la stagione. Siamo arrivati fin dove non pensavamo neanche noi di spingerci e abbiamo dato tutto. Complimenti alla Pro Recco che in questa gara 3 ha giocato meglio di noi. Questo è un anno che ci servirà per migliorare e per capire come poter costruire il futuro". Continua Stefano Guerrato: "Sono molto orgoglioso del percorso fatto. Oggi loro sono stati più bravi e abbiamo poco da recriminarci: siamo arrivati fino a gara 3 contro la Pro Recco. Mi dispiace tanto perchè ci credevamo, però ci proveremo l'anno prossimo. Sicuramente dobbiamo ancora crescere molto, ma abbiamo dimostrato una grande personalità e di avere un'ottima base". Chiude Pippo Ferrero: "E' stata la mia prima finale, accettiamo con sportività il verdetto del campo. Bisogna saper perdere ma anche saper vincere. Dispiace chiudere così un percorso di crescita costante, siamo stati nel vivo della stagione in ogni competizione e tutto questo ci sarà di insegnamento per alzare ulteriormente l'asticella in futuro".
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