di Massimiliano Catapano
Il campionato di Seconda Categoria - girone H, stagione 2024/2025, ha segnato l’esordio ufficiale dei Piccolo Stadio Red Lions in questa categoria, e il bilancio è più che positivo. La squadra della frazione Cesinola di Cava de’ Tirreni ha chiuso al quinto posto con 39 punti in 24 giornate, frutto di 12 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte. Una vera e propria impresa, se si considera che si trattava del primo anno in questa competizione. Un gruppo giovane, nato quasi da zero, composto in gran parte da ragazzi cresciuti nel settore giovanile del club. Una scommessa vinta, anche grazie alla guida di mister Arturo Belmonte, che ha saputo costruire un’identità forte e una mentalità vincente. A campionato terminato, il tecnico è stato confermato anche per la prossima stagione e ha accettato con entusiasmo di fare il punto della situazione con noi.
- Mister, chi vi conosceva prima del campionato? Nessuno. Ma avete chiuso quinti. Un risultato sorprendente?
"Credo sia stata una sorpresa per tutti. Siamo partiti da zero, nessuno sapeva chi fossimo, né di cosa fossimo realmente capaci. Abbiamo costruito tutto giorno dopo giorno. Era il nostro primo anno e abbiamo affrontato avversari strutturati, ma lo abbiamo fatto con l'entusiasmo e la fame di chi vuole dimostrare di valere".
- Qual è stata la gara spartiacque della stagione?
"Senza dubbio la gara di ritorno col Real Filetta Pezzano, in trasferta. Una partita molto complessa: se avessimo perso, ci saremmo allontanati definitivamente dalle prime posizioni. Invece abbiamo tirato fuori il meglio di noi. Lì ho visto una squadra che non voleva mollare, che lottava, che ci credeva. È stato il momento in cui ho percepito la vera forza del nostro gruppo".
- Avete puntato sul vivaio, con tanti ragazzi cresciuti nel club. Quanto ha contato questo aspetto?
"Potrebbe sembrare una frase fatta, ma è la verità: il gruppo ha fatto la differenza. Ragazzi seri, educati, sempre presenti agli allenamenti con il sorriso sul volto. Questa è una base che vale oro. Non è solo un valore tecnico, ma umano. La società ha avuto coraggio e visione, e continuerà su questa strada: attingere dal settore giovanile resta una priorità assoluta. Non si costruisce solo una squadra, si costruisce un'identità".
- A livello tattico, che idea di calcio ha portato in campo?
"Abbiamo giocato per gran parte della stagione con un 4-3-3. È il modulo che ci ha permesso di sfruttare al meglio le caratteristiche dei nostri uomini: le mezze ali, molto brave negli inserimenti, e gli esterni, capaci di creare superiorità con l’uno contro uno. Non ci siamo mai snaturati, cercando sempre di proporre calcio anche contro avversari più esperti".
- Negli allenamenti settimanali, su cosa lavora di più? Difesa o attacco?
"Cerco sempre l’equilibrio, ma do una leggera priorità alla fase difensiva. Una squadra solida nasce da un'organizzazione compatta dietro. Ma la vera chiave, secondo me, è l’intensità. Pretendo intensità e attenzione ai dettagli, sia in fase di non possesso che nella costruzione e nella finalizzazione. Mi aspetto che ogni ragazzo dia tutto, in ogni momento, anche in allenamento. È lì che si costruisce la prestazione della domenica. E l’atteggiamento durante la settimana fa tutta la differenza".
- C’è qualche tecnico a cui si ispira nel suo modo di allenare e motivare?
"Ci sono due allenatori che per me rappresentano un modello: Claudio Ranieri e Carlo Ancelotti. Due uomini di calcio che, oltre alla preparazione tecnica e tattica, puntano molto sulla componente umana. Mettono sempre la persona al centro del progetto. Ed è quello che cerco di fare anche io con i miei ragazzi".
- Guardando al futuro, che obiettivi si pone per la prossima stagione?
"Il primo è chiaro: migliorare la posizione in classifica rispetto a quest’anno. Ma non solo. Vogliamo lavorare di più sulle palle inattive, un aspetto spesso decisivo, e vogliamo crescere ancora nel gioco collettivo. Non dobbiamo accontentarci. Abbiamo dimostrato di avere potenziale. Ora è il momento di consolidarlo".
I Red Lions ripartono con idee chiare, spirito di sacrificio e una base solida. Con il carisma di Belmonte in panchina e la passione della frazione Cesinola alle spalle, la stagione 2025/2026 promette scintille. Il primo capitolo è stato sorprendente. Il secondo potrebbe essere indimenticabile.
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