Un principio d’incendio si è verificato intorno alle ore 9.00 di questa mattina presso il Policlinico Nuovo della Federico II, nella zona ospedaliera del capoluogo campano. L’allarme è scattato all’interno dell’edificio 14, che ospita il reparto di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo-Facciale. Le fiamme sarebbero partite dal seminterrato e avrebbero interessato i motori delle pompe di aspirazione a servizio dei riuniti odontoiatrici, collocati al terzo piano. A limitare i danni è stato il tempestivo intervento della squadra antincendio dell’Azienda ospedaliera, attiva 24 ore su 24, che è riuscita a domare le fiamme prima dell’arrivo dei Vigili del Fuoco. Le protezioni del quadro elettrico sono entrate correttamente in funzione, evitando la propagazione dell’incendio. Nessuna persona è rimasta ferita e tutti i pazienti sono stati posti immediatamente in sicurezza: quattro sono stati trasferiti in via precauzionale in altri edifici della struttura. La sanificazione degli ambienti coinvolti verrà effettuata a breve e l’attività riprenderà regolarmente grazie a una rimodulazione della programmazione.
L’intervento, conclusosi positivamente, ha messo in evidenza l’importanza cruciale di squadre antincendio preparate e presenti in modo continuativo all’interno delle strutture sanitarie. Secondo alcune fonti tecniche del settore, il numero ottimale di operatori antincendio per ogni turno H24 dovrebbe essere di almeno cinque unità, specialmente in ambienti complessi e ad alto rischio come quelli ospedalieri. Scendere al di sotto di questa soglia - sostengono esperti del comparto sicurezza - significa esporsi a criticità operative in caso di emergenze complesse, e può comportare ricadute sulla tutela di pazienti, lavoratori e strutture. L’episodio odierno ha mostrato quanto una risposta rapida ed efficace sia determinante per evitare danni ingenti e potenziali tragedie. L’auspicio, condiviso anche da operatori del settore e organizzazioni sindacali, è che si apra ora un tavolo di confronto per rafforzare le politiche di prevenzione e presidio fisso antincendio in tutte le realtà sanitarie italiane, prendendo esempio dai modelli organizzativi che hanno dimostrato la loro efficacia sul campo. La sicurezza, soprattutto in ambito ospedaliero, non può essere un’opzione, ma un requisito imprescindibile.
È dunque fondamentale che tutte le direzioni sanitarie - pubbliche e private - si facciano carico di questa responsabilità: cinque operatori a turno non sono un lusso, ma una necessità. Al di sotto di questa soglia, si rischia di mettere in discussione l’intera rete di sicurezza che ogni presidio sanitario dovrebbe garantire. Il rispetto di questi standard deve essere inoltre oggetto di attenzione e vigilanza anche da parte delle sigle sindacali, che hanno il compito di monitorare le condizioni organizzative e, laddove necessario, segnalare tempestivamente ogni situazione non conforme agli standard di sicurezza. L’episodio del Policlinico Federico II è stato un esempio virtuoso di gestione dell’emergenza. Ma proprio da questi esempi bisogna partire per rafforzare la prevenzione e non abbassare mai la guardia.
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