di Massimiliano Catapano
La Polisportiva Etruria ha chiuso il girone I della Seconda Categoria con una cavalcata trionfale. Diciotto vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta: numeri che parlano da soli. Il gruppo guidato da Antonio Sica ha centrato l’obiettivo più ambito - la promozione in Prima Categoria - con una stagione praticamente perfetta, frutto di scelte coraggiose, programmazione e tanto lavoro dietro le quinte. A raccontarci questo successo è proprio l’allenatore, che nonostante la gioia per il traguardo raggiunto, guarda già avanti, con quella lucidità e concretezza che lo contraddistinguono.
- Mister Sica, che significato ha per lei questa promozione?
"È sempre una bellissima emozione vincere un campionato. Ma la soddisfazione più grande è vedere riconosciuto il lavoro di tutti: dalla società allo staff tecnico, dai collaboratori ai calciatori. È un successo collettivo, costruito giorno dopo giorno. E ora ce lo vogliamo godere insieme".
- Quando è cominciato il vero cambio di passo per l’Etruria?
"Direi che tutto è iniziato a dicembre dello scorso anno. Abbiamo attraversato un momento complicato, in cui era chiaro che serviva una svolta. Abbiamo rivoluzionato la rosa, fatto scelte importanti, puntato su uomini giusti. E quei cambiamenti hanno dato i frutti sperati. Siamo ripartiti con energia nuova".
- Avete chiuso il campionato con una sola sconfitta. Quanto pesa questo dato nel giudizio complessivo della stagione?
"Moltissimo. Abbiamo perso solo contro il Quadrivio, che è salito insieme a noi. Questo dimostra quanto sia stato solido il nostro cammino. Non è facile mantenere continuità per un’intera stagione. Per questo parlo di impresa: i ragazzi sono stati straordinari".
- Qual è stata, secondo lei, la vera forza del gruppo?
"L’unione. Abbiamo costruito una squadra vera, fatta di uomini prima ancora che di calciatori. Tutti hanno lavorato per il bene collettivo. Non ci sono stati protagonismi. Quando c’è questo spirito, puoi affrontare qualsiasi difficoltà".
- Ora vi aspetta la Prima Categoria. Che tipo di approccio avrete?
"Con umiltà, ma anche con ambizione. Non ci illudiamo, sarà un campionato durissimo, pieno di squadre attrezzate. Però vogliamo farci valere. Cercheremo di costruire una squadra competitiva, senza perdere mai il contatto con la realtà. I piedi resteranno ben saldi per terra".
- State già lavorando sul futuro?
"Assolutamente sì. Con la società abbiamo già cominciato a ragionare su alcuni profili. Cercheremo di rinforzarci con criterio, restando fedeli alla nostra identità. La priorità è mantenere un gruppo solido, affamato e determinato".
- Un messaggio per chi ha seguito la squadra durante la stagione?
"Grazie. Di cuore. A chi è stato con noi dall’inizio, a chi ha creduto anche nei momenti difficili. Questa promozione è di tutti. Ma il nostro percorso non finisce qui. L’Etruria ha dimostrato di avere un’anima. Ora vogliamo portarla anche in Prima Categoria, con lo stesso spirito e la stessa fame".
Con queste parole, Antonio Sica fotografa con semplicità e orgoglio una stagione indimenticabile. La Polisportiva Etruria ha scritto una pagina importante della sua storia. E ora, con la stessa determinazione, si prepara a scriverne un’altra.
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