di Massimiliano Catapano
A tre giornate dal termine della stagione, il margine d’errore si è azzerato. La Salernitana cade 2-0 a La Spezia (foto Us Salernitana) al termine di una gara in cui la squadra ha mostrato generosità ma anche limiti strutturali e un pizzico di sfortuna, che ha finito per pesare sul risultato finale. Kouda e Vignali con un goal per tempo lanciano in orbita i bianconeri spezzini. Ora, però, non c’è più spazio per rimpianti né alibi: all’orizzonte c’è la sfida interna contro il Mantova, una vera finale salvezza, prima di due trasferte durissime in casa di Sampdoria e Cittadella. L'obiettivo è chiaro: vincere o rischiare di sprofondare in Lega Pro. Pasquale Marino, allenatore dei granata, ha analizzato con lucidità la prestazione dei suoi ai microfoni di Lira TV, senza nascondere la delusione ma puntando lo sguardo in avanti. "Abbiamo affrontato una squadra forte, costruita per lottare per la Serie A. Nella prima mezz’ora lo Spezia ci ha pressato alto e non siamo riusciti a trovare il nostro gioco. Poi, proprio quando stavamo crescendo, abbiamo colpito due pali e sfiorato il goal con Cerri. Nel nostro momento migliore, però, è arrivata la rete del raddoppio. È stata una gara sfortunata, non meritavamo di uscire sconfitti con questo scarto".
A sorpresa, Marino ha scelto di schierare dal primo minuto Stojanovic. Una mossa spiegata così: "Contro squadre che ti pressano molto, come lo Spezia, è fondamentale sfruttare la profondità. Abbiamo preferito inserire giocatori capaci di attaccare gli spazi, più che venire incontro. È stata una scelta tattica precisa, figlia della qualità dell’avversario". Ma è sulle prospettive future che il tecnico granata ha lanciato il messaggio più forte: "Ora ci aspettano tre partite decisive, a partire da quella con il Mantova. Sarà una gara da dentro o fuori, da affrontare con cuore e determinazione. Dobbiamo pensare solo a noi stessi, senza farci condizionare dai risultati degli altri. Abbiamo ancora la possibilità di salvarci, ma possiamo farcela solo lottando ogni minuto e conquistando punti sul nostro campo". Un’analisi che non ha risparmiato neppure l’autocritica: "Il primo gol nasce da una nostra disattenzione, lì siamo stati poco aggressivi. Ma anche noi abbiamo avuto le occasioni per pareggiare. Lo Spezia è una squadra completa, pericolosa sui calci piazzati, costruita per altri traguardi. Ma oggi non abbiamo demeritato, anzi, nel secondo tempo abbiamo dimostrato di poter tenere testa a una corazzata". Infine, un pensiero rivolto ai tifosi: "Voglio ringraziarli per il sostegno e promettere loro che daremo tutto fino all’ultimo istante del campionato. Anche oggi abbiamo avuto l’opportunità per rientrare in partita. Servirà cuore, spirito di sacrificio e massima compattezza. Vogliamo regalare alla città la salvezza". Ora la parola passa al campo, allo stadio "Arechi". Contro il Mantova non ci saranno seconde occasioni. La Salernitana è chiamata a rispondere con orgoglio, gioco e determinazione. Perchè la Serie B è ancora lì, ma bisogna andare a prenderla con le unghie e con i denti.
In casa Spezia soddisfatto Diego Falcinelli: "E’ stata una bellissima sensazione tornare dal primo minuto; sono stati mesi difficili sul piano personale. Quando non trovi spazio è dura, per uno come me che vive per il calcio. Quando scendi in campo in giornate come questa, passa tutto, è gratificante dal punto di vista personale. Siamo felici per aver battuto una squadra difficile che veniva da un buon momento e aveva ottenuto due successi consecutivi. E’ importante per il morale e per la classifica e significa tanto anche se ho giocato tante gare in carriera. Mi trovo benissimo in tutte le zone del campo, l’importante è essere all’interno del campo. Col 3-4-1-2 mi trovo bene, è il modulo che mi ha visto protagonista anche a Modena. La mia opinione è che noi abbiamo fatto un grandissimo campionato, ma il Pisa ha fatto meglio di noi. Siamo una squadra fisica, non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo. Quando sei sempre a rincorrere, qualcosa lasci per strada inevitabilmente. Per me è impossibile raggiungere il Pisa, arrivare terzi è comunque un risultato splendido e non deve passare per un fallimento. Ai play-off si azzera tutto ma anche l’anno scorso il Venezia è poi salito in A da terza della classe". Euforico Rachid Kouda: "Mi trovo bene con Pio Esposito. Nessun calciatore è felice di non giocare, sono sicuro che il mister abbia fatto scelte nell’interesse della squadra. Si mette sempre il collettivo davanti al singolo. Sono felice di aver trovato spazio e di aver anche sbloccato la partita. Ogni partita è fondamentale, dobbiamo dare tutto ogni gara e allenarci bene in settimana. Mi sono messo alle spalle gli infortuni e gli acciacchi, spero di dare un contributo alla squadra".
Ampie riflessioni da parte del tecnico ligure Luca D'Angelo: "Era importante portare a casa una partita non semplice contro una Salernitana forte che stava anche bene visto che veniva da due risultati positivi. - spiega in conferenza come riprende SalernitanaNews - La classifica è bellissima, abbiamo avuto la sventura di incontrare Sassuolo e Pisa che stanno facendo un torneo meraviglioso e quindi non abbiamo rimpianti. Non è ancora tempo di calcoli play-off nè di calcoli sui calciatori, perché se arriveremo terzi o quarti avremo una settimana in più di riposo su chi inizia i playoff dai primi turni. Non faccio paragoni con altri campionati (attualmente più punti della squadra allora allenata da Vincenzo Italiano", la nostra base di partenza è diversa, venivamo da un momento tribolato. Abbiamo ceduto giocatori forti, come Daniele Verde. Si pensava di centrare una salvezza tranquilla, invece abbiamo lottato per vincere il campionato e sottolineo che arrivare terzi è molto importante, perché permette poi di avere la certezza di giocare l’eventuale finale in casa".
Il tecnico marchigiano continua: "Mateju ha fatto l’assist ma ha anche arginato uno dei calciatori piuù in forma della Salernitana che era Corazza. Cosa ho pensato sui due pali dei granata? Ne abbiamo preso uno anche noi oggi, capita in ogni partita. Non ho pensato nulla, anche il gol di Vignali sembrava una traiettoria maledetta. Noi abbiamo preso 23 pali non siamo sicuramente una squadra fortunata. Quando si retrocede dalla Serie A è difficile giocare la B; se non si entra nell’ottica e nella mentalità si rischia di andare giù. L’ho vissuto sulla mia pelle l’anno scorso e vedo parecchie analogie con la Salernitana di quest’anno. Non penso che Marino abbia bisogno di consigli, è un allenatore esperto e molto preparato. La squadra campana ha calciatori forti, ha dalla sua uno stadio che può spostare gli equilibri e diventare un fattore; ci sono tutte le possibilità per salvarsi. Senza dubbio saranno determinanti le ultime due trasferte consecutive".
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