Si chiude con un netto 3-0 rifilato alla Gioventù Sambuceto la regular season della Julia Gas Montesilvano nel campionato di Prima Divisione femminile abruzzese. La formazione del duo Vallescura-Calì ha chiuso al terzo posto a -3 dalla capolista GS Pescara e si prepara ora ad affrontare la lotteria dei play-off. A scattare l'istantanea della stagione e le prospettive in vista del suo rush finale è la numero 49 Giulia Calabrese: "Posso dire di essere fiera e soddisfatta del nostro inizio, seppur fosse un gruppo totalmente nuovo e neopromosso, siamo riuscite a lavorare bene insieme fin da subito, diventando sempre più una vera e propria squadra. Siamo arrivate al punto di poterci fidare e sapere che dove non arriva una, arriva un’altra. So che può suonare scontato o banale, ma non lo è affatto e ci vuole tempo e impegno per creare un legame di questo genere. Tutto ciò ci ha permesso di militare tra i primi posti della classifica fin da subito e siamo state brave a mantenerla. Il girone di ritorno è stato fantastico, ci siamo tolte la soddisfazione di battere tutte le dirette concorrenti. Il neo è il ko nel derby con Montesilvano 3 ma siamo arrivate scariche a quella partita, per giunta giocata tardissimo in turno infrasettimanale. E' stata una sconfitta che ci è servita, per metabolizzare che non siamo invincibili e ogni gara va giocata al 100%. In vista dei play-off sicuramente dovremo concentrarci sulla tensione e sul dare qualcosa in più nei momenti più difficili, la parte più impegnativa si avvicina e stiamo lavorando per affrontarla al meglio. Siamo cariche e contente e non vediamo l'ora di metterci in gioco fino all'ultimo".
Agli impegni sportivi, Giulia abbina quelli del quotidiano: "Per quanto mi riguarda, non mi pesa passare la maggior parte del mio tempo in palestra, è qualcosa che va oltre alla passione e che mi permette di staccare da qualsiasi altra cosa. Per questo motivo mi è più facile trovare l'equilibrio per bilanciare il tutto, conciliando gli allenamenti e le partite con impegni lavorativi o di altro tipo".
Un ritorno di fiamma dopo il primo amore infantile: "Quand'ero bambina ho provato diversi sport e quello che mi ha lasciato qualcosa in più è stato proprio la Pallavolo, seppur io l'abbia abbandonata dopo pochi anni. Nel periodo Covid, però, questo sport ha preso di nuovo piede nella mia vita: guardando le partite di campionati maggiori in televisione, cresceva sempre più la voglia di tornare in campo. Era una valvola di sfogo che mi permetteva di sentirmi parte di un mondo diverso, familiare e confortevole. Così, non appena è stato possibile per via delle normative del tempo, sono rientrata in palestra e da quel momento non sono più riuscita a togliermi le ginocchiere. Ahimè, non sono stata io a scegliere il mio ruolo e di certo non avrei mai scelto il centrale, quale sono. Sin da piccola, grazie alla mia altezza, sono stata schierata sotto rete. L'ho sempre maledetto, ma con il tempo ho imparato ad apprezzarlo, da tante soddisfazioni".
Tra passato e presente si mixano anche emozioni irripetibili: "Il ricordo sportivo al quale sono più affezionata è sicuramente legato ai tempi dei camp estivi di Pallavolo, lì si viveva una settimana intensa di solo sport e divertimento. Ne ho fatti tanti e ognuno di questi è stato speciale e mi ha lasciato ricordi meravigliosi, rendendo la mia infanzia indimenticabile. Mentre un momento che mi ha segnato particolarmente è stato in una gara di campionato di quest'anno, contro una squadra ostica e ben compatta, che ci ha viste soffrire sul 2-0, ma ribaltare poi la situazione con una vittoria 3-2 decisamente soddisfacente. Era una gara molto sentita, la tensione era tanta e l'atmosfera e le emozioni post gara sono state qualcosa di indimenticabile. Non penso ci sia qualcosa che non rifarei, perchè ogni cosa che ho fatto mi ha portata qui e sono fiera del mio percorso".
Diversi i legami cementati tra un muro e una schiacciata: "La compagna di squadra che ha lasciato il segno e conquistato parte del mio cuore è senza alcun dubbio Martina Bosco, un vulcano che ha portato colori e risate. Lei è un punto di riferimento nella squadra, ma ormai anche nella vita, molto più di una semplice compagna. Senza di lei non sarebbe assolutamente lo stesso". Lo sguardo volge poi al futuro prossimo: "L'obiettivo della squadra è sicuramente coronare una stagione così bella con una promozione. Il mio intento personale, invece, è quello di arrivare alla migliore versione di me stessa fin dove mi è concesso e fin quando il mio corpo me lo permetterà. Voglio sfruttare le mie doti per divertirmi il più possibile facendo lo sport più bello del mondo, la Pallavolo". Una passione senza confini vissuta nel modo opportuno, esempio di dedizione e spirito di squadra, valori umani trasferiti in campo: Giulia Calabrese merita di apporre la ciliegina più gustosa alla sua torta.
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