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Pallanuoto, Trieste e Ortigia portano Brescia e De Akker alla bella. Recco e Posillipo avanti, TeLiMar salvo. L'Olympic respira dai 5 metri

29/04/2025

Archiviata gara 1 domenica, è già tempo di gara 2 delle Semifinali play-off e play-out del campionato di A1 maschile. Le seconde gare della serie si sono aperte lunedì 28 aprile con la semifinale scudetto tra Pallanuoto Trieste e AN Brescia. I giuliani compiono una piccola impresa, sovvertono il pronostico e pareggiano i conti con la squadra di Bovo, rimandando il verdetto a gara 3. Alla "Bianchi", davanti al numeroso pubblico di casa (900 spettatori), i ragazzi di Mirarchi si impongono 10-5. Gli ospiti (a segno solo ed esclusivamente in più) rompono il ghiaccio con Guerrato ma i muli sono in palla e mettono la testa avanti con Petronio, lesto ad emergere dall'acqua e a sfruttare l'illuminante servizio di bomber Draskovic che poi firma il sorpasso tracciando la soluzione vincente dai sei metri. Nel secondo tempo, dopo il botta e risposta Gianazza-Mezzarobba, due rigori sbagliati, uno per parte: Baggi Necchi lo para a Draskovic; Balzarini colpisce il palo. All'alba della terza frazione i locali doppiano 6-3 i biancazzurri che reagiscono di rabbia e si portano sul -1 con Giri ed Irving. Sale di tono la retroguardia alabardata, Draskovic e Mladossich (bis in superiorità) non perdonano e scrivono la strada del successo. Baggi Necchi para ancora un rigore allo scatenato montenegrino che chiuderà i conti poco dopo con la sesta rete personale con tris in extraman. Reti inviolate negli ultimi 8' e scintille con i rossi a Guerrato e Razzi che seguono Ferrero, Irving, Mezzarobba, Petronio e Podgornik fuori per limite di falli.

La Pro Recco si conferma incubo della RN Savona e si aggiudica il quinto derby stagionale (8-9, un solo goal a testa in parità numerica). Angelini deve fare a meno di Figlioli, fuori per squalifica. Sukno può contare sui recuperati Fondelli e Echenique. Primo tempo con la formazione campione in carica determinata e solida, capace di sprintare subito sull'1-3. Nel secondo periodo i biancorossi accorciano con il lungolinea di Patchaliev. I biancocelesti (a segno in precedenza Condemi) respingono sul +3 i padroni di casa con due colpi in extra player grazie ad Haverkampf pronto sul secondo palo a ricevere un passaggio millimetrico di Fondelli e al diagonale di Cannella per il 2-5 a metà gara. Riduce le distanze in apertura di terzo quarto Erdelyi (2), Durik e Di Fulvio cementano il nuovo massimo vantaggio ospite sul +4. Savona accorcia con l'alzo e tiro di Gullotta poi infila due reti consecutive in più in apertura dell'ultima frazione e parziale sul 6-7. Il bis di Iocchi Gratta smorza l'entusiasmo savonese. Il penalty di Rizzo sbatte sul palo, ma la conclusione angolatissima dall'alto verso il basso di Merkulov ristabilisce il -1. Il doppiettista Hallock scaraventa in porta il goal che sembra porre il punto esclamativo sulla serie. Sale in cattedra ancora il numero 7 ex Ferencvaros che fa poker in extraman trovando l'angolo corto. Clamoroso quanto accade nelle battute conclusive con la "Zanelli" che si trasforma in una bolgia. Espulsi Bruni e l'avversario Cannella, i biancorossi si precipitano in avanti quando mancano pochi secondi; gran giocata di Rizzo, dribbling e palla all'incrocio dei pali. Gli arbitri Colombo e Guarracino, dopo essersi confrontati con il tavolo della giuria, invalidano la rete perchè realizzata dopo la fine del tempo effettivo di gioco tra le proteste del pubblico. In finale ci va il Recco.

Nel tabellone valevole per l'assegnazione dei posti dal 5° all'8° ed il pass per la nuova Conference Cup (equivalente della League del calcio), trasferta indigesta per la De Akker costretta alla bella dal CC Ortigia. Monologo degli aretusei che s'impongono 14-6. Nella prima frazione si segna solo in superiorità numerica, l'equilibrio dura fino al 3-2 dell'ex Andrea Condemi poi i biancoverdi iniziano a scavare il solco con il 7-3 di La Rosa che manda le due squadre al riposo lungo. L'altro ex Tringali Capuano (poi doppietta) prova a svegliare gli emiliani ma è un lampo isolato, la squadra di Piccardo (eccellente media realizzativa con l'uomo in più, 11/16) replica con un mortifero 6-0 di break aperto dal baby Marangolo e chiuso direttamente da Campopiano all'inizio della quarta frazione con nel mezzo la terza rete dell'ispirato Kalaitzis e gli assoli di Giribaldi e Napolitano. Gioco, partita, incontro e ultime battute accademiche: arriva la tripletta anche per il mancino salernitano col bis in extra player, Urbinati lenisce solo parzialmente il passivo ospite (di Milakovic e Luongo le altre segnature) poi ci pensa Tempesti, alle ultime uscite da agonista, a mettere la ciliegina sulla torta alla vittoria iblea (in goal anche doppio Carnesecchi in più, Inaba e Cassia) parando un rigore ad Abramson a 50'' dalla fine. 

Avanti nella finale tematica il CN Posillipo che a Monterotondo doppia 4-8 la Roma Vis Nova, autrice di una stagione sopra le righe fino ai principi del 2025 per poi perdere smalto. Resterà comunque un'annata di assoluto spessore per i leoni che chiuderanno la propria annata cercando di strappare il settimo posto ad una tra Ortigia e De Akker. I rossoverdi strizzano l'occhio al ritorno in Europa imponendo subito un ritmo elevato e producendo un fatturato offensivo micidiale nel fondamentale della superiorità (nessuna rete in parità). Nel primo tempo si segna solo in più o dai 5 metri con la squadra di Porzio che prende il largo nel secondo periodo con un break di 0-4 aperto da Cuccovillo e chiuso da Brguljan, sospinto dal bis in poco più di 1' di Briganti a segno prima dal dischetto virtuale e poi in extra player. A cavallo dei tempi centrali il bis di Viskovic (il primo acuto unico goal in 6 vs 6 del match) accorcia il punteggio sul 3-6. Anche nella terza e quarta frazione le difese provano ad abbottonarsi ancora di più e si segna solo in superiorità con due botta e risposta per tempo (1-1 e 1-1): al mancino numero 9 dei romani replica Radulovic col bis personale, a quello del barese trapiantato in Campania risponde Antonucci 30'' dopo che i rispettivi portieri erano rimasti imbattuti nei precedenti 7'. Di Aiello per i napoletani e Smiljevic per i locali le altre segnature. 

Fronte play-out. Nel secondo atto del derby siciliano spostato dalla "Scuderi" a Nesima, il TeLiMar Palermo passa di misura 9-10 con la Nuoto Catania dopo un finale incandescente e chiude la serie 2-0 dopo il 15-10 di Terrasini, brindando alla salvezza. Decisiva la rete di Marini in transizione ad un minuto dal termine, dopo che la squadra di Data l'aveva pareggiata col primo goal in A1 del golden boy Ciccio Foti, subito dopo il rosso a Biocanin, ed aveva provato con Riccardo Torrisi, il migliore con tre reti in superiorità, a farla sua senza successo. Dopo un buon inizio degli ospiti (1-3) con rigore neutralizzato da Rossi all'ex Muscat, la Nuoto Catania piazzava il 4-0 di break chiuso da Russo, autore di una doppietta. L'espiulsione di Catania per gioco violento condizionava i padroni di casa che se la giocavano però punto a punto fino al finale incandescente. Sotto di tre lunghezze, il club dell'Addaura acciuffava il 5-5 di metà gara con Boggiano. Un istante dopo Mangiante veniva espulso per comportamento scorretto. Triplo botta e risposta al cambio vasca con i due Torrisi (bis per Giorgio) a replicare puntalmente alle punture avversarie dei doppiettisti Giliberti e Boggiano e capitan Lo Cascio. Le doppiette palermitane saliranno a 4 con il rigore di Muscat (poi fuori per 3 falli gravi con Giliberti) prima del decisivo guizzo del baby scuola Recco che vale la salvezza. Per i rossoazzurri (a segno anche Ferlito e a cui non basta un ottimo uomo in più) ora ultima chance nella finale play-out col fattore campo a sfavore.

Servirà gara 3, prevista il 1 maggio, per decretare l'avversario degli etnei. L'Olympic Roma batte 16-14 a Valco San Paolo la RN Florentia dopo l'11-11 dei regolamentari. Partita tiratissima, fatta di continui capovolgimenti di fronte. De Robertis firma il primo e secondo vantaggio locale (4-3) poi i gigliati tentano la fuga con un break di 3-0 aperto da Hofmeijer, parziale prontamente replicato a parti invertite con Kadar ad inframezzare il bis del triplettista Vitale che vale il 7-6 al 16'. Il bis in extra player di Bini al rientro dall'intervallo lungo riporta avanti i toscani, nuovamente controribaltati sul +2 a cavallo tra terzo e quarto tempo dalla doppietta di Leporale con nel mezzo la zampata di Lo Re. L'ex Pallanuoto Trieste insacca il -1 con la tripletta personale ma i capitolini hanno la forza di mantenere il doppio vantaggio con il terzo acuto del numero 3 ex TeLiMar e Lazio (un rigore e due superiorità). La squadra di Fiorillo pregusta il successo ma De Mey e Sordini (tripletta) capitalizzano al meglio due superiorità e portano la contesa ai rigori non prima di un parapiglia in cui vengono espulsi per reciproche scorrettezze Patti e De Robertis da una parte, Bini e Benvenuti dall'altra. Nella lotteria dai 5 metri decisivo il penalty parato da Peluso a Di Fulvio. A bersaglio per i locali Vidovic (un goal anche nei 32' al pari di Tartaro), Vitale, Lo Re, Kadar e Ballarini. Vanificate le trasformazioni fiorentine (in partita da annotare il bis di Stocco e l'assolo di Chemeri) di Sordini, De Mey e Borghigiani. 

Redazione Sport - Sport -

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