di Massimiliano Catapano
È un dolore impossibile da raccontare quello che ha colpito la famiglia Garzillo nella giornata di ieri, vigilia di Pasqua. Vincenzo, 21 anni appena, studente universitario originario di Eboli, è morto all’alba presso il reparto di Rianimazione dell’ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona" di Salerno. Il giovane lottava da lunedì scorso tra la vita e la morte, dopo essere rimasto coinvolto in un gravissimo incidente stradale lungo la corsia Nord dell’autostrada A2 del Mediterraneo, in prossimità dello svincolo di Eboli. Vincenzo si stava recando all’Università degli Studi di Salerno quando, per cause ancora in fase di accertamento, la sua auto, una Chevrolet Matiz, si è schiantata contro un autoarticolato, finendo incastrata sotto il mezzo pesante. L’impatto è stato devastante. I vigili del fuoco, giunti rapidamente sul posto insieme alla Polizia Stradale e ai soccorritori, hanno estratto il giovane dalle lamiere contorte. In condizioni disperate, è stato trasferito d’urgenza all’ospedale "Ruggi" dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. La prognosi, sin da subito, era riservata. I medici non hanno mai sciolto il riserbo sulle sue condizioni, definite "estremamente critiche" a causa delle gravi lesioni craniche.
Nella mattinata di sabato, la notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere: il cuore di Vincenzo ha cessato di battere, stroncato da un arresto cardiaco. Un epilogo straziante che ha gettato nella disperazione i genitori, la famiglia, gli amici e l’intera comunità di Eboli, profondamente legata a questo giovane ragazzo pieno di sogni e progetti per il futuro. L’incidente che ha spezzato la vita di Vincenzo Garzillo è solo l’ultimo di una lunga scia di sinistri avvenuti in quel tratto di autostrada, già tristemente noto per la sua pericolosità. Nei giorni scorsi, un altro scontro tra veicoli ha causato due feriti, mentre poco tempo prima un’autocisterna era finita contro un guardrail. E solo lo scorso anno, proprio in quel punto, persero la vita due noti avvocati salernitani, i coniugi Mario Valiante e Wilma Fezza. A farsi portavoce di un grido d’allarme è stato, ancora una volta, Gianfranco Valiante, ex sindaco di Baronissi e fratello della vittima di quel tragico incidente del luglio scorso. "In nove mesi - ha dichiarato - decine di sinistri si sono verificati nello stesso tratto. Si continua a morire e nessuno interviene. La pericolosità di quella strada è nota, denunciata a più riprese da sindaci, cittadini e persino dalla Polizia Stradale. Eppure, gli interventi di messa in sicurezza sono fermi. Quei morti non insegnano nulla?".
Parole dure, che trovano riscontro in anni di richieste inascoltate. Anche il raccordo autostradale Salerno-Avellino, soprattutto nel tratto compreso tra Salerno e Fisciano, è stato segnalato più volte come ad alto rischio, ma i progetti di ampliamento e sicurezza restano, ad oggi, solo sulla carta. La redazione di Salernoinweb si stringe nel dolore attorno alla famiglia Garzillo, esprimendo le più sentite condoglianze per una perdita che lascia senza fiato. Perchè il dolore di perdere un figlio - in un giorno che per molti dovrebbe essere di speranza - è un colpo lancinante, un’assenza che niente e nessuno potrà mai colmare.
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