Il Setterosa tiene testa all'Australia e chiude al sesto posto le SuperFinal della World Cup a Chengdu, in Cina. La squadra di Carlo Silipo gioca alla pari con le aussie, comanda il gioco per lunghi tratti (avanti anche di 2 goal) e si arrende soltanto ai rigori. I tempi regolamentari si chiudono 10-10 con il pareggio realizzato dall’australiana che gioca a Rapallo Olivia Mitchell a 36'' dalla sirena. Dai 5 metri le australiane non sbagliano un tiro e le azzurre sbagliano con le triestine Cordovani (parata) e Cergol (palo). Nella finale per il settimo posto il Giappone supera la Cina 18-7. L'Olanda conquista la medaglia di Bronzo battendo 10-8 la Spagna nella finale per il terzo posto. La Grecia (13-15 sabato sulle oranje) alza la Coppa al cielo: nella finale per il primo posto strapazza l'Ungheria (reduce dall'8-10 sulla Spagna) 13-9 con le triplette di Plevritou e Siouti e soprattutto un terzo tempo perfetto, in cui realizza sei goal pesantissimi che la proiettano a +5 (12-7) e irragiungibile dalle magiare negli ultimi otto minuti. "E'stata la migliore delle tre partite che abbiamo disputato qui a Chengdu. - il bilancio finale di Silipo - Siamo riusciti a trovare equilibrio tattico sia nella fase di attacco che in quella difensiva. Mi è piaciuto molto l'atteggiamento delle ragazze, perchè iniziare la partita trovandosi sotto di quattro goal dopo tre minuti, avere la forza di ritrovare il gioco di squadra e recuperare e poi condurla fino a circa un minuto dalla fine è segno di carattere. La squadra ha dimostrato che ha voglia di crescere, mettersi in gioco ed è pronta ad ascoltare tutte le indicazioni dello staff tecnico".
Partenza velocissima dell'Australia che in tre minuti si porta avanti 0-4 (Jackovich in più, tris di Abby Andrews aperto su rigore e chiuso in superiorità) ma successivamente perde elasticità. L'Italia, invece, entra in partita verso la metà del primo tempo: Ranalli (doppietta con un acuto in più), inframezzata da Gant, ricuce lo strappo; il VAR rivede l'ultima conclusione di Charlize Andrews e assegna il goal inizialmente sfuggito agli arbitri. Nel secondo periodo il Setterosa la riequilibra e dopo 10 minuti il risultato è 5-5: Ranalli in extra player e Giustini su rigore. Il Setterosa tiene a bada le gialloverdi che pressano. Dalla panchina Silipo chiede una squadra alta. Ultimo assalto con la palla che arriva al centro ma la difesa australiana chiude bene; si va al cambio campo con un Setterosa più determinato e concentrato. Gioca bene il Setterosa ma non è abbastanza cinico: il tiro di Millo finisce sul palo, Ranalli si fa parare il rigore da Longman ma il vantaggio (meritato) arriva con la conclusione di Bettini che dal perimetro in extra plater manda la palla all'incrocio dei pali a 4'18'' del terzo periodo. Un minuto dopo sempre Bettini con una parabola nell'angolo corto sorprende Longman per il massimo vantaggio azzurro. Anche la difesa italiana è convincente.
Le australiane tornano a segnare dopo 14 minuti ancora con la Andrews ex Sis Roma in più. Ma il terzo tempo è quello di Bettini che in controfuga segna il nuovo +2. Ultima azione delle aussie, Colletta (all'esordio in Cina) finisce nel pozzetto e Emerson approfitta della superiorità numerica per ridurre il gap (8-7). Al terzo minuto dell'ultimo tempo Giustini commette il terzo fallo grave e l'Italia perde una delle sue bocche di fuoco. L'Australia ritrova la superiorità e Alice Williams pareggia poi perde Lambert per limite di falli. Due minuti dopo anche Charlize Andrews commette il terzo fallo grave (rigore) e Bettini dai 5 metri riporta avanti le azzurre con una diagonale perfetta. Il Setterosa è gagliardo. Restano 1'45'' da giocare. Quando ne mancano novanta Williams pareggia ancora dopo l'espulsione definitiva della patavina Pedley; trascorrono soltanto venti secondi e Bettini riporta avanti le calottine bianche (quinto goal personale su dieci conclusioni). Terzo fallo grave di Gant e arriva la rete del pareggio di Mitchell. Gran parata di Condorelli sull'ultima conclusione dell'ex compagna orizzontina Williams e si va ai tiri di rigore. I tempi regolamentari si chiudono 10-10. L'Australia alterna i portieri iniziando con Durston e proseguendo con Longman; lo fa anche l'Italia con Sesena che sostituisce Condorelli per il terzo e quarto rigore. Australiane implacabili dai 5 metri e azzurre che sbagliano con Cordovani (parata) e Cergol (palo). Non bastano Ranalli, Meggiato e Bettini; impeccabili Mitchell, Abby Andrews, Fasala ed Hearn.
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