E' il Città di Fisciano a vincere il Gran Premio del girone G di Prima Categoria. Una lunga corsa a tappe che ha premiato all'ultima giornata gli irnini, cui è bastato il pari (1-1, botta e risposta tra Paciello ed Apicella) con il Baronissi Calcio per stappare lo spumante e brindare ad uno storico traguardo nell'anno del ritorno della prima squadra nel comune dell'Università. A salire in cattedra la squadra allenata da Antonio Cuccurullo, terzo allenatore stagionale dopo Pepe e Forino, che ha sposato le ambizioni del club di patron Raffaele D'Auria, Antonio Iacoletti e del factotum Alessandro Sabbarese dando un prezioso contributo nel rush finale che ha visto i biancazzurri chiudere con 64 punti, frutto di 20 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte con annessa miglior difesa (12 goal incassati), lasciando solo al Città di Montoro il miglior attacco (64 con 20 del capocannoniere Francesco Russo). "Non era affatto facile subentrare non solo in corsa ma alla guida di una squadra che ha veleggiato sin dalle prime giornate nelle primissime posizioni. - spiega il tecnico di Cava de' Tirreni, vittorioso tre anni fa anche con la Sangiorgese ed in passato icona dell'Atletico Irno che fu - Ho cercato di tener tranquillo il gruppo e soprattutto di andare a lavorare sull'intensità in modo da farci trovare pronti per le gare decisive come hanno dimostrato il successo a Tramonti, dove il Siano era stato frenato, e per l'appunto la reazione nello scontro diretto al "Leo" dove abbiamo rischiato di stare sotto di due reti ma con caparbietà agguantato il pareggio e poi sfiorato la vittoria piena. La società mi ha messo a disposizione un organico di spessore, con tanti veterani della categoria e giovani di qualità che si sono ben integrati".
Il "Cuchu" continua: "La nostra stagione non finisce ovviamente qui, il 23 aprile ad Acerra andremo a giocarci la finale di Coppa Campania contro un'autentica corazzata come il Mondragone City che ha stradominato il suo girone. Sappiamo di affrontare una squadra con un seguito importante e giocatori arrivati anche dalla D e dall'Eccellenza, con tanti punti di forza che dovremo essere bravi a disinnescare. Li stiamo studiando e vogliamo andare all'"Arcoleo" a giocarci le nostre carte per regalare alla società e alla città un double che avrebbe valore doppiamente storico. A bocce ferme poi ci siederemo a tavolino e parleremo di futuro. Indubbiamente il Città di Fisciano ha un vantaggio che pochi possono permettersi sul nostro territorio, un settore giovanile curato e selezionato. Con i tecnici Cioffi, Romano e Falcone ci interfacciamo spesso sui metodi di allenamento; ci sono tanti ragazzi interessanti che possono ambire a palcoscenici importanti e a costituire anche la base della prima squadra in un discorso lungimirante. Anche la struttura rinnovata è stata fondamentale, so che ci saranno ulteriori migliorie e che Fisciano può rappresentare una piccola oasi nel deserto di tante difficoltà nel salernitano e non solo. Adesso ci siamo goduti i meritati festeggiamenti ma la testa è già alla Coppa per mettere la ciliegina sulla torta". Un'annata caratterizzata dall'apporto di autentici specialisti del salto di categoria: seconda consecutiva dopo quella di Montoro per l'ex Rocchese Fabio Amodio, si allarga ulteriormente la collezione di Diego Minella dopo Centro Storico, Salernum, Sei Casali, Città di Campagna e così via.
A dettare i tempi della cavalcata l'evergreen Alfonso Cirillo, capitano dentro e fuori dal campo: "Difficile trovare parole per quanto abbiamo fatto. Sono giorni che ne parlo fiero con mia moglie, è stato il successo del gruppo e della famiglia che si è creata. Sono grato ai miei compagni per essermi stati vicini soprattutto nell'ultimo periodo, molto difficile per me, e indispensabili per superarlo. Ringrazio la società che non ci ha fatto mai mancare nulla, ringrazio i tecnici Fortino e Cuccurullo per come si sono rapportati con me. Il grazie più grande va alla mia famiglia, a mia moglie ed i miei figli, alla mia azienda che mi permette ancora di divertirmi ed emozionarmi alla mia età. E ho ancora voglia di farlo". Sulla stessa lunghezza d'onda Fabio Amodio: "Vincere non è mai facile, vincere due campionati consecutivi è ancora più difficile ma penso che sia la giusta ricompensa per tutti i sacrifici che io e la mia famiglia abbiamo fatto e facciamo ancora insieme ai miei compagni di squadra. Solo noi sappiamo cosa abbiamo passato dentro quello spogliatoio, prima di diventare un grande gruppo una seconda famiglia, tutto merito di un grande uomo come il l nostro capitano a sempre pronto a cucire e ricucire per il solo bene della squadra, e a quanto pare ci è riuscito benissimo. Ringrazio la società per la stima che ha riposto in me come uomo e atleta, da parte mia anche quest'anno ho lasciato parlare quello che è il giudice sovrano ovvero il campo". Fiscianesi doc sono Fabrizio D'Auria e Valerio Sica: "Un onore immenso aver contribuito a portare la squadra della mia città in Promozione dopo tempi bui, è stato un torneo molto livellato e alla fine sono venute fuori le nostre qualità e la nostra fame".
I PROTAGONISTI: Giuseppe Della Rocca, Luca Pio D'Aponte, Massimiliano Cioffi (portieri), Fabio Amodio, Luigi Calabrese, Alfonso Cirillo, Daniele Pio D'Aponte, Fabrizio D'Auria, Nicola D'Orlando, Christian De Prisco, Francesco Fortino, Antonio Sabatino Franza, Emilio Grimaldi, Luca Lamberti, Niccolò Lettieri, Angelo Logrieco, Diego Minella, Walid Ouachcham, Francesco Paciello, Carmine Polichetti, Mattia Quattroventi, Vincenzo Ricciardi, Michele Robustelli, Riccardo Sabbatella, Giuseppe Salvato, Mirko Andrea Salvato, Manuel Santaniello, Valerio Sica, Vittorio Somma, Vincenzo Soriente.
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