Giovedì 3 aprile 2025, l’Università di Salerno ha dedicato un evento speciale alla figura di Elvira Coda Notari, la prima regista del cinematografo italiano, in occasione dei suoi 150 anni dalla nascita. La celebrazione si è svolta presso la Biblioteca E.R. Caianiello, grazie al patrocinio di numerosi enti e associazioni, tra cui l’SBA di Unisa, il DAVIMUS (DISPAC), il Novelliere, Adorea e Artisticamente. Elvira Coda Notari, originaria di Salerno, ha segnato la storia del cinema italiano e internazionale, in particolare negli Stati Uniti durante l’epoca del cinema muto. Insieme al marito Nicola Notari, fondò la casa di produzione Dora Film, realizzando oltre 60 lungometraggi e centinaia di documentari e cortometraggi. La sua carriera, purtroppo ostacolata dalla censura fascista, ha visto la sopravvivenza di soli tre dei suoi lungometraggi, oggi restaurati dalla Cineteca Nazionale di Roma. Nonostante le difficoltà, il suo cinema, caratterizzato da storie di vita quotidiana e l'uso di attori non professionisti, è stato un precursore del neorealismo.
L’evento, pensato per gli studenti dell'Università di Salerno, ha visto l’intervento di numerosi esperti e professionisti del settore cinematografico. I saluti istituzionali sono stati portati da Maria Rosaria Califano (Direttrice SBA Unisa), Paola Nigro (Presidente di Adorea), Rosanna De Bonis (attrice e discendente di Elvira Coda Notari) e Giusy D'Auria (Presidente di Artisticamente). Stefano Valva, critico cinematografico e direttore della rivista Il Novelliere, ha moderato l'incontro, presentando un interessante storytelling che ha esplorato la figura di Elvira Notari attraverso commenti di esperti, approfondendo la sua rilevanza storica e cinematografica. Il Prof. Marco Pistoia, docente di storia del cinema presso l'Università di Salerno, ha analizzato il contesto storico del cinema italiano degli anni ’10 e ’20, mostrando come l’opera di Elvira Coda Notari si inserisca in un momento cruciale per il cinema nazionale. Il Dott. Pietro Ammaturo, dottorando in medium e medialità, ha invece messo in luce le influenze del cinema della Notari nelle registe italiane contemporanee, come Emma Dante e Alice Rohrwacher, suggerendo che il melodramma e la caratterizzazione teatrale dei personaggi nelle opere della Notari siano ancora oggi rilevanti nel panorama cinematografico. Un contributo fondamentale è stato quello della Prof.ssa Giuliana Bruno, esperta internazionale di Elvira Notari, che in videoconferenza con la Prof.ssa Sara Matetich ha presentato il suo lavoro Rovine con vista. Napoli e il cinema di Elvira Notari, un testo che offre una riscoperta dell’importanza storica e culturale della Notari, sia come cineasta che come figura femminile di grande rilevanza.
L’evento che ha avuto luogo presso l’Università di Salerno ha dimostrato come sia possibile intrecciare la ricerca storica, la memoria collettiva e la dimensione culturale in un contesto di studio che supera i confini tradizionali. Non si è trattato solo di un’opportunità di approfondimento per gli studenti universitari, ma di un’occasione per riscoprire e celebrare figure, in questo caso Elvira Coda Notari, una delle pioniere del cinema italiano, emerge come una figura chiave non solo nel panorama cinematografico nazionale, ma anche nel contesto internazionale. L’Università di Salerno, con la sua tradizione di promozione della ricerca e della cultura, diventa il palcoscenico ideale per un simile incontro, dove gli studenti non solo hanno la possibilità di entrare in contatto con esperti del settore, ma possono anche partecipare a un dibattito che li spinge a riflettere sulle connessioni tra passato e presente. Qui, infatti, il valore dell’incontro tra accademici, storici, cineasti e studenti non risiede solamente nell’aspetto formativo, ma nell'opportunità di sviluppare una consapevolezza critica che aiuti a ridefinire il nostro sguardo sul passato, sulla cultura e sulla società. Il cinema, come forma d'arte e come documento storico, ha sempre avuto la capacità di raccontare le vicende della collettività, di restituire visioni alternative della realtà e di trasmettere messaggi che spesso sfuggono alla tradizione storiografica ufficiale. In questo contesto il lavoro di Elvira Coda Notari acquista una dimensione ancora più rilevante, non solo offre una prospettiva unica sulla società del suo tempo, ma ci invitano anche a riflettere sul potere del cinema di plasmare e reinterpretare la storia. Celebrarla non significa solo rendere giustizia a una figura storica dimenticata, ma anche riaffermare il valore del cinema come strumento di conoscenza e di riflessione critica. In ultima analisi, l’evento dell’Università di Salerno è un invito a guardare al passato con occhi nuovi, a riconoscere le voci che troppo spesso sono rimaste inascoltate e a riflettere sul nostro impegno nel costruire una memoria storica inclusiva e plurale. Il valore di questa iniziativa risiede proprio nella sua capacità di stimolare una discussione profonda sulla cultura, sulle sue sfumature e sulle sue implicazioni, rendendo l’Università un luogo non solo di studio, ma anche di crescita, di consapevolezza e di rinnovato impegno civile.
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