di Massimiliano Catapano
Una misura cautelare rara, che ha colpito l’intera cittadina di Campagna: una donna è stata sottoposta al braccialetto elettronico dopo una lunga serie di comportamenti violenti nei confronti dell’ex marito. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari Francesco Guerra, arriva dopo mesi di minacce, aggressioni fisiche e atti persecutori che hanno minato la serenità della vittima. I fatti risalgono al 2023, quando la donna scopre che il marito ha intrecciato una relazione con una cittadina bulgara. Da quel momento, secondo quanto emerso nelle indagini, avrebbe iniziato a perseguitarlo con modalità sempre più aggressive: bigliettini minacciosi lasciati sul parabrezza, vestiti tagliati, telefonate ossessive, pneumatici bucati, grasso sparso sulle ruote dell’auto. Ma non solo. In un’occasione, l’uomo sarebbe stato addirittura raggiunto da una secchiata di letame. Il gesto più grave, però, è stato quello che lo ha spedito in ospedale: un colpo alla testa con un secchio di metallo, che gli ha causato lesioni e ha richiesto cure mediche.
L’uomo, un 59enne residente a Campagna, ha sporto nove denunce contro l’ex moglie. Una situazione resa ancora più tesa dalla vicinanza tra le abitazioni dei due: la donna vive infatti nei pressi della stalla dove l’ex coniuge si reca quotidianamente per lavorare. Il giudice Guerra, dopo aver valutato il materiale probatorio e le testimonianze raccolte, ha optato per un provvedimento restrittivo volto a impedire nuovi episodi di violenza. La donna, assistita dall’avvocato Nicola Maria Melchionda, dovrà indossare un dispositivo elettronico alla caviglia che monitorerà costantemente i suoi spostamenti. "Signora, se non rispetta le prescrizioni di stare lontano dal suo ex marito, riceverà il divieto di dimora a Campagna", ha dichiarato il magistrato in aula, tracciando una linea netta tra il diritto alla libertà personale e la necessità di tutelare la vittima.
Il provvedimento prevede che la donna mantenga una distanza obbligatoria sia dall’ex marito che dalla sua nuova compagna. Qualora dovesse violare queste disposizioni, scatterà per lei l’immediato allontanamento dal territorio comunale. Per garantire la sicurezza dell’uomo, i Carabinieri lo scorteranno ogni qualvolta dovrà raggiungere la stalla per accudire i suoi animali. Il caso ha generato stupore tra i cittadini, non tanto per la gravità degli episodi - ormai noti a gran parte della comunità - quanto per la direzione della misura: questa volta è la donna a ricevere il braccialetto elettronico, evento non comune nei casi di violenza domestica. Molti, venuti a conoscenza delle numerose denunce e delle condizioni vissute dal 59enne, hanno però compreso la scelta del giudice. Una vicenda che ribalta gli stereotipi e accende i riflettori su una realtà spesso ignorata: la violenza non ha genere, e va affrontata con lo stesso rigore in ogni circostanza, nel rispetto della legge e della dignità di chi subisce.
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