La vittoria l’ha solo sfiorata, forse anche assaporata, ma alla fine dei 40’ di vera e propria battaglia a spuntarla è stata la Salerno Ponteggi '92. E' finita 62-60 per le campane, ma la Sardegna Marmi Cagliari stavolta deve recitare il mea culpa per aver gettate alle ortiche una ghiotta occasione non solo per ritrovare la via della vittoria, ma anche per mettere un importante mattone in chiave salvezza. E invece: tutto da rifare. Cagliaritane che, non hanno disputato un’eccelsa gara e pagano a caro prezzo non solo quella differenza di 10 punti subita nei primi 10’, ma anche le tante palle perse nel corso del match: 25 contro le 13 delle padrone di casa. Ma non basta. Ancora una volta è mancata la precisione al tiro dalla lunetta. Le percentuali questo pomeriggio non hanno aiutato certo la Virtus che ha chiuso con un 12 su 21. Il resto è stata una gara dove le cagliaritane di coach Fabrizio Staico, hanno fatto di tutto per riuscire a conquistare i due punti, ma si sono trovare di fronte una squadra che non ha mai mollato e con grande determinazione ha incassato due importanti punti. Un primo quarto che inizia in maniera equilibrata, con la Virtus che ribatte tranquillamente alle iniziative e soprattutto ai canestri delle padrone di casa. Buona difesa che regge bene il confronto e lotta su ogni pallone. L’unico pericolo arriva da Yusuf e il resto è normale amministrazione. Poi a metà tempo qualcosa cambia. Prima la Virtus con Monika Nazck si porta ad una sola lunghezza dalle padrone di casa: 13-12, ma subito dopo il gioco delle ragazze del neo coach Nardone si fa più incisivo e la Virtus comincia a sbilanciarsi sia in attacco ma soprattutto in difesa.
Dapprima cede, leggermente ai rimbalzi, poi subisce la precisione nel tiro pesante da parte di Kirschenbaum e Silvino Oliveira. Gradatamente si allontana arrivando a +11 (23-12 all’8'). La Virtus cerca di reagire ma al termine dei primi 10' il vantaggio di +10 è per le padrone di casa che chiudono la prima frazione sul 25-15 Il secondo periodo si apre con la squadra cagliaritana molto reattiva, brava a rosicchiare punti con Peric entrata in sostituzione di Cadoni. I suoi canestri assieme a quelli di Nazck rimettono in partita le virtussine (25-21). Salerno sembra in crisi e Diana Valcheva la punisce con la tripla del -1 (27-26 al 14'). Il sorpasso è nell’aria. Salerno soffre ancora e Mounia El Habbab in tranquillità trova il canestro del +1 (28-27 sempre al 14'). Bisogna battere il ferro finchè e caldo e la Sardegna Marmi vuole chiudere la sfida o quantomeno allontanarsi dalle padrone di casa. Arrivano i canestri di Trozzola e Nazck e il +5 per le cagliaritane: 32-27 al 16' La Virtus sembra aver trovato il giusto ritmo anche se qualche volta storce il naso per qualche dubbia decisione arbitrale. La reazione di Salerno arriva quasi nel finale di tempo e con un break di 7-1 si dirige negli spogliatoi per il riposo lungo a +1 (34-33). Si riparte e Salerno in apertura sembra voler andar via: 41-36. è un tira e molla che porta la squadra di coach Staico a firmare il controbreak (41-41 con due liberi di Nazck al 16'). Cadoni firma il nuovo vantaggio per la sua squadra: 45-43 al 30'. Negli ultimi 10’ accade di tutto. Domina l’equilibrio, con le due squadre che in diverse occasioni si alternano in vetta. Il +4 Virtus al 36' e al 38' dalla sirena (52-48), sembra poter indirizzare la gara verso Cagliari e invece nelle ultime battute, Salerno stravolge il risultato, la Virtus rimane a guardare e, alla fine, è costretta a chinare il capo.
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