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di Massimiliano Catapano 

La partita tra Latina e Cavese si è chiusa con un’amara sconfitta per gli aquilotti, battuti 1-0 al termine di una gara in cui non sono mancati episodi controversi. Al termine del match, il tecnico Vincenzo Maiuri (foto Cavese 1919) si è presentato in conferenza stampa visibilmente contrariato, puntando il dito sia sulla prestazione della squadra che su alcune decisioni arbitrali ritenute discutibili. Maiuri, solitamente restio a parlare degli arbitri, questa volta non ha potuto trattenere il suo disappunto: "Chi mi conosce sa che non ho mai parlato di direzioni di gara, ma oggi alcune decisioni sono davvero inspiegabili. Due rigori netti non concessi, le immagini parlano chiaro. Mi assumo tutte le responsabilità per la sconfitta, ma come si fa a non fischiare il fallo su Vitale? E quello su Sorrentino? Il guardalinee e l’arbitro dove stavano guardando? La Cavese merita rispetto". Parole dure, che riflettono la frustrazione per un risultato che, a suo dire, sarebbe potuto essere diverso se solo gli episodi fossero stati valutati con maggiore attenzione.

Al di là delle decisioni arbitrali, l’allenatore ha posto l’accento sulla prestazione della squadra, evidenziando un approccio iniziale troppo morbido: "Non siamo partiti con la giusta determinazione, abbiamo subito il gol troppo presto e con troppa facilità. Poi abbiamo reagito, creando diverse occasioni, ma non siamo stati abbastanza incisivi negli ultimi metri". Secondo Maiuri, la Cavese deve lavorare non solo sulla qualità del gioco, ma soprattutto sull’atteggiamento mentale: "La cattiveria agonistica non si insegna a parole, va allenata. Noi sotto questo aspetto siamo ancora troppo deficitari, e lo stiamo pagando caro. Con l’Altamura meritavamo di vincere, a Latina almeno il pareggio. Ma le partite si vincono con la determinazione, non con i rimpianti". Un problema che, a detta del tecnico, sta pesando sulla classifica e sulle ambizioni della squadra: "Abbiamo lasciato troppi punti per strada, troppe gare che potevamo vincere si sono concluse con un pareggio o una sconfitta. È frustrante vedere che il nostro impegno non viene ripagato".

La Cavese, oggi come cinque partite fa, è chiamata a guardarsi le spalle per evitare di essere risucchiata nella lotta per non retrocedere. Maiuri ne è consapevole, ma invita a non perdere fiducia: "Non dormirei stanotte, non vedo l’ora di tornare in campo per allenarci. Dobbiamo avere la pressione addosso, solo così possiamo tirare fuori il meglio da noi stessi. I punti persi mi danno fastidio, i regali non fanno per me". L’obiettivo della squadra, secondo il tecnico, non cambia: bisogna rialzarsi e affrontare con maggiore determinazione le prossime sfide, evitando gli errori commessi finora. Infine, Maiuri ha spiegato la scelta di puntare su Diop anzichè sull’ultimo arrivato, Verde: "Verde è appena arrivato, ha bisogno di tempo per entrare nei meccanismi della squadra. Diop, invece, si è sempre allenato con impegno e ci sono delle gerarchie da rispettare". Un segnale chiaro: per conquistarsi un posto in squadra non bastano il talento o il nome, ma servono applicazione e dedizione. La Cavese è chiamata a voltare pagina in fretta, con la consapevolezza che per tornare a fare punti sarà necessario un cambio di mentalità. Il tempo per rimediare agli errori c’è, ma servono risposte immediate.