di Massimiliano Catapano
Scialbo 0-0 tra Salernitana e Catanzaro che torna a Salerno tre anni dopo aver conquistato sul neutro di via Allende con la Gelbison la promozione in B. Nonostante il secondo pareggio a reti inviolate consecutivo, i granata (foto Us Salernitana) escono dal campo con la sensazione di aver dato il massimo. L'"Arechi", dopo quattro gare senza vittorie, si riempie di qualche fischio, anche se la curva Sud continua ad applaudire l’impegno dei granata. Il Catanzaro, dal canto suo, porta a casa il punticino sperato, difendendo con tenacia e portando a termine la propria missione: uscire indenni dal "Principe degli Stadi". Per il tecnico Giovanni Martusciello, il risultato va comunque valutato positivamente. "Abbiamo cercato di vincerla, ci siamo andati vicini, non solo nel finale ma anche nel primo tempo. Gli episodi non ci stanno girando a favore, ma la squadra ha fatto bene", ha dichiarato Martusciello nel post partita. Il tecnico ha inoltre spiegato le sue scelte tattiche, giustificando il mancato inserimento di un secondo attaccante per mantenere l’equilibrio della squadra: "Non volevo sguarnire troppo la difesa contro una squadra come il Catanzaro. Avevo un solo slot a disposizione e ho preferito non rischiare di sbilanciare la squadra, anche se ho considerato il cambio di modulo". Il tecnico ha poi difeso le sue decisioni in merito ai cambi: "Amatucci ha fatto bene, ma non è insostituibile. Ho optato per Tello nella ripresa, cercando maggiore energia. Ho aspettato prima di fare il cambio per vedere se la situazione migliorava. A volte le scelte di un allenatore non pagano subito, ma fanno parte del gioco. Oggi, ho valutato con attenzione ogni mossa, ricordiamoci da dove siamo partiti: stiamo ancora scalando una montagna, e non possiamo pretendere di arrivare in vetta subito".
A far da eco alle parole del mister, il difensore Lilian Njoh ha sottolineato l'importanza di aver mantenuto la porta inviolata per la seconda partita di fila: "Abbiamo lavorato bene in difesa, ma ora dobbiamo migliorare in fase offensiva. Gli automatismi devono essere affinati, ma sono sicuro che nelle prossime partite ritroveremo il goal". Njoh, uno dei migliori in campo, ha elogiato la crescita della squadra: "Sto bene fisicamente e mi sento integrato. La Serie B è molto più difficile di quanto pensassi, ma sono felice di giocare in un campionato così competitivo". L’analisi di Martusciello ha evidenziato come la difesa, grazie all’apporto di Ferrari e Stojanovic, abbia raggiunto una maggiore solidità: "Si è alzato il livello di conoscenza tra i reparti, e questo ci ha permesso di raggiungere un ottimale livello di compattezza. Gli allenamenti specifici stanno dando i loro frutti, e anche se non abbiamo creato molto oggi, non si può dire che siamo stati completamente sterili". Il messaggio del tecnico e del difensore è chiaro: la Salernitana sta ancora costruendo la sua identità, e la strada verso il successo richiederà tempo e pazienza.
In casa calabrese si è presentato ai microfoni dei cronisti Mamadou Coulibaly, fresco ex di turno: "Per me è stato emozionante tornare, ho giocato parecchi anni a Salerno. Portiamo a casa un punto importante, la Salernitana è squadra forte, che gioca bene a calcio". Il senegalese poi ha specificato alcuni aspetti relativi alla cessione: "Purtroppo devo chiarire, è la terza volta che mi chiedono del perchè me ne sono andato. Non ho chiesto niente, mi è stato detto che non facevo parte del progetto, il mister avrebbe voluto tenermi, ma li direttore mi ha detto che avrebbe voluto mandare via tutti quelli dell’anno scorso, anche se io non c’ero e non c’entravo niente con quanto accaduto. Sono uno che quando non è voluto non può che accettare la decisione, il Catanzaro mi voleva e sono andato via ma sarei rimasto volentieri alle giuste condizioni".
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