di Massimiliano Catapano
Negli ultimi tempi, Angri sembra essere diventata il cuore pulsante della violenza nella provincia, un luogo in cui episodi di brutalità stanno diventando sempre più frequenti e pericolosi. L'ultima rissa avvenuta ieri sera nella centralissima Piazza Doria ne è un chiaro esempio: due gruppi di persone, tra cui diversi giovani, si sono affrontati senza esitazione, scatenando un vero e proprio caos. Tra sedie lanciate, coltelli, bastoni e persino un’auto che ha cercato di investire delle persone, la situazione è rapidamente sfuggita di mano. Quattro persone sono rimaste ferite e sono state trasportate all’ospedale "Umberto I" di Nocera Inferiore per ferite da arma da taglio. Per fortuna, nessuna delle vittime è in pericolo di vita, ma il bilancio avrebbe potuto essere ben più tragico. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno acquisito i video delle telecamere di sorveglianza per identificare i responsabili, circa una decina di persone coinvolte nel violento scontro.
Di fronte a questi episodi sempre più frequenti, ci si aspetterebbe una reazione altrettanto decisa da parte delle autorità locali. Eppure, a parte l'ormai consueto sfogo sui social del sindaco Cosimo Ferraioli, che ha definito "vergognoso" quanto accaduto, non si vedono provvedimenti concreti. Ferraioli ha parlato di un’escalation di comportamenti delittuosi che richiede soluzioni drastiche, ma fino a ora si è assistito solo a parole di condanna, senza una reale svolta nelle politiche di sicurezza cittadina. Nel frattempo, il Comitato Etica Salute e Vivilità, guidato da Agostino Ingenito, ha lanciato un appello al Prefetto di Salerno, chiedendo un intervento urgente per ripristinare l'ordine pubblico. Ingenito ha denunciato l’assenza di controlli, soprattutto nelle ore serali e notturne, e un aumento preoccupante di microcriminalità e furti in appartamenti, anche in pieno giorno.
Il Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, ha assicurato al sindaco una convocazione imminente del comitato per l’ordine pubblico, ma intanto la cittadinanza si chiede quanto ancora si dovrà aspettare prima che Angri venga davvero messa in sicurezza. Le promesse e le dichiarazioni non bastano più: è tempo di passare dalle parole ai fatti per restituire serenità e decoro a una città che non merita di essere ostaggio della criminalità.
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