di Elena Paruolo
Su iniziativa dell’Alliance Française di Salerno, il 30 maggio 2024, presso il Convitto Nazionale "T. Tasso" di Salerno - alla presenza del Preside del Convitto, Claudio Naddeo, della Presidente dell’Alliance, Renata Narducci, e del vice Presidente, Samuel Tual - si è tenuto un evento dedicato al grande scrittore siciliano Leonardo Sciascia (1921-1989). L’occasione l’ha data la presentazione di Leonardo Sciascia negli occhi delle donne. Tessere di un mosaico al femminile (Vallecchi, 2023), bel libro di Rossana Cavaliere, una delle più accreditate studiose dello scrittore. Sulla sua opera ha pubblicato un volume nel 2016, numerosi articoli saggistici per varie testate, e ha curato la rubrica Leonardo Sciascia e il femminile per «Todomodo» negli anni 2021 e 2022. Nel 2017 è stata anche inclusa nel novero dei cinquanta docenti più bravi d’Italia (Italian Teacher Prize, indetto dal MIUR). A presentare e intervistare l’autrice è stata Elena Paruolo dell’ Università di Salerno.
Il libro di Rossana Cavaliere è singolare in quanto non si sofferma direttamente su Sciascia scrittore, ma lo presenta attraverso gli occhi delle donne. Raccoglie 15 interviste dell’autrice a 15 donne non comuni, colte, intelligenti (tra cui Dacia Maraini, Franca Leosini, Barbara Alberti, Rita Cirio, Marcelle Padovani, Elisabetta Sgarbi) che nel loro percorso di vita hanno avuto la fortuna di incontrare Leonardo Sciascia. Tra loro anche la figlia di Sciascia, Anna Maria, che rievoca la sua vita, piena di emozioni, accanto a un padre straordinario; e la compagna di Enzo Tortora, Francesca Scopelliti, la cui intervista risulta tra le più utili per ricordare un’epoca della nostra storia recente.
Parlando dello scrittore, le intervistate finiscono col rivelare aspetti della loro personalità e, al tempo stesso, fanno emergere uno Sciascia nuovo, sfaccettato, autentico, un uomo attento alle donne nonostante le sue posizioni sul femminismo e sul matriarcato - considerato una delle concause del perdurare del fenomeno mafioso in Sicilia - che tanto scalpore provocarono nei turbolenti anni Settanta, spingendo le femministe ad accusarlo di avere posizioni misogine. Un intellettuale di fine sensibilità, grande pensatore, illuminista impegnato nella ricerca della verità - che diceva sempre le cose che pensava, senza opportunismi o conformismi - caratterizzato da una forma di pessimismo atavico ma al tempo stesso, proprio in quanto illuminista, capace di guardare al futuro. Un cuoco provetto, un conversatore affabile, sempre avvolto dal fumo delle sue sigarette, profondamente calato nel suo tempo ma anche profondamente attuale.
Marcelle Padovani ha fatto sentire la sua voce attraverso un messaggio, e attraverso la lettura - fatta da Rosa Guarino (socia dell’Alliance) - di alcuni passi dell’intervista di Rossana Cavaliere. Tra questi, quello in cui alla domanda su che cosa avesse influito di più sulla decisione di Sciascia di aprirsi con lei, la Padovani risponde che, se in qualche modo ha giocato la loro comune isolanità (Padovani è corsa), è stato soprattutto il suo essere francese a catturare lo scrittore. E questo porta ad un altro aspetto della personalità di Sciascia che pure emerge dalle interviste di Rossana Cavaliere, e cioè, la sua grande cultura francese (venerava Diderot, Voltaire), e il suo avere fatto di Parigi la sua città di elezione. La visitava con cadenza annuale, e vi si fermava anche due o tre mesi, incontrando spesso gli amici in un celebre ristorante molto conosciuto e molto frequentato soprattutto dall’intellettualità francese: la Brasserie Les Deux Magots, di fronte alla chiesa Saint Germain.
L’amore di Sciascia per Parigi ha contribuito ad animare ulteriormente la serata attraverso la proiezione di una serie di diapositive su Sciascia e Parigi, illustrate da Renata Narducci e Rossana Cavaliere. E anche attraverso un intermezzo danzante – con protagonista Diego Pepe, allievo del Liceo Coreutico "Alfano I" di Salerno - sulle note di "Les Feuilles Mortes" di Yves Montand, canzone, questa, particolarmente cara a Leonardo Sciascia. Leggendo il libro di Rossana Cavaliere si entra in un mondo fatto di grandi testate (come le Nouvel Observateur, l’Espresso) e di case editrici importanti, un mondo caratterizzato da incontri eccezionali ed avvincenti, personalità illustri, intellettuali, scrittori, artisti, attori (non solo italiani), un mondo di uomini e donne che con la loro opera hanno lasciato un segno anche nel sociale. Dietro il libro, che ha un andamento narrativo leggero, a tratti divertente (nonostante l’importanza dell’argomento), c’è un grande lavoro di documentazione condotto da Rossana Cavaliere in maniera acuta e precisa. E c’è la sua grande passione per uno scrittore ancora tutto da valorizzare, che ha tanto da dire alle nuove generazioni.
Elena Paruolo (Socia Alliance francaise)
In foto: Leonardo Sciascia (foto Graphe.it Edizioni)
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