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Salernitana, impresa sfiorata con la Juventus. Colantuono: "Onorato il campionato". Fazio e Fiorillo: "Non siamo così scarsi"

12/05/2024

Va vicinissima al risultato col botto la Salernitana che allo Stadium impatta 1-1 con la Juventus (foto SportMediaset). Avanti grazie al rientrante Pierozzi, i granata si fanno beffare nel recupero da Rabiot poi sprecano una ghiottissima occasione con Basic dopo averne avute già in precedenza con Ikwuemesi. "Ci dispiace perchè la partita l’avevamo ben fatta; oggi ci siamo presentati a Torino senza Candeva, Ochoa, Dia, Maggiore, Bradaric, Gyomber, e con tanti nuovi. - spiega a fine gara Stefano Colantuono come ripreso da SalernitanaNews - E abbiamo fatto una buona partita, faccio un plauso a questi ragazzi, abbiamo disputato un ottimo primo tempo, la sofferenza del secondo era prevedibile. Nel finale abbiamo sfiorato il colpaccio, ci dispiace. Io posso parlare solo per il mio percorso, quando tutto era già avviato verso la retrocessione. Ho detto solo ai ragazzi di chiudere con dignità, una retrocessione non è nulla di tragico, ma dobbiamo onorare la tifoseria, la città, la società che non ci fa mancare nulla. Abbiamo incontrato molte squadre della parte alta della classifica e dobbiamo fare partite come quella di oggi, ci eravamo riusciti anche contro l’Atalanta, ma non avevamo raccolto nulla. Quindi oggi va fatto un plauso perché abbiamo portato a casa un punto. Non è facile motivare i ragazzi, bisogna stuzzicarli e fissare un obiettivo che al momento non c’è. Dovevamo inventarci qualche stratagemma, prepariamo la partita in funzione di quella che può essere secondo lo svolgimento. Lo dice la classifica, il blasone della Juventus. Se dobbiamo difenderci, vediamo di farlo bene, sapevamo che poteva andare così. Andavano sfruttate anche le occasioni delle ripartenze e così è stato. Non mi sono posto il problema di guidare la squadra dall’inizio. Alla luce di un intervento al ginocchio che ho avuto, mi sono dedicato ad altro. Poi per il rispetto che ho verso Milan e Iervolino non potevo tirarmi indietro quando mi hanno chiesto di accompagnare la squadra in queste ultime partite".

Stuzzicato sui predecessori, Colantuono guarda avanti: "Dovrei parlare di cose che non ho vissuto e per rispetto di chi c’era prima di me non lo farò. E’ stata una buona partita come quella contro l’Atalanta, siamo stati premiati dal risultato, mentre la scorsa settimana no. Anche con la Fiorentina eravamo stati discreti. Oggi abbiamo messo in campo quello che deve fare una squadra con il destino già segnato e va su un terreno ostico contro  una Juventus con più motivazioni. Abbiamo cercato di dare filo da torcere e ci siamo riusciti. Se tu fai questo lavoro le motivazioni devi averle dalla nascita, sennò devi cambiare mestiere, deve esserci nel dna di ogni calciatore. Non ci sto a prendere 7 gol a partita; se la Juventus li fa perchè li può fare, io lo accetto e vado a casa, ma la partita va giocata alla morte, alla fine potevamo vincere addirittura con l’ultima ripartenza, il calcio è stranissimo, dobbiamo rispettare tifosi e proprietà. Rammarico per il mancato successo non c’è, i tre punti non avrebbero cambiato la storia, poteva essere una bella cosa, dopo un campionato prevalentemente tribolato. Una vittoria qui se non altro avrebbe alleggerito la cappa di negatività che abbiamo addosso, mi tengo la prestazione importante. Noi avevamo tanti assenti. Chi ha giocato ha fatto una gara eccezionale. Abbiamo portato in panchina tre giovanissimi. Abbiamo sofferto con ordine, facendo la partita della provinciale contro una squadra importante come la Juve. Abbiamo palleggiato anche discretamente, qualcuno non ha i 90’ nelle gambe. È stato difficile dare filo da torcere alla Juve. Abbiamo un po’ sorpreso gli avversari con una partenza brillante; nel primo tempo abbiamo fatto molto bene con più qualità anche nelle situazioni, potevamo anche fare subito il 2-0. Se fai 3 occasioni da gol a Torino sei stato fortissimo. Qui ci ho vinto anche con l’Udinese ma non avevamo creato tanto come questa sera. A fine campionato ci incontreremo con l’ad Milan ed il presidente e faremo il punto della situazione, questa squadra ha valori, ci sono ragazzi interessanti, Tchaouna, Pirola che stasera hanno fatto un’ottima partita. Ci sono giocatori di proprietà interessanti, sono convinto che più di qualcuno si sta muovendo. Qui c’è un gruppo di calciatori di proprietà e bisognerà capire il prosieguo, preferirei prima finire il campionato; ora facciamo bene queste due partite finali e poi il presidente farà delle riunioni, solo a quel punto tireranno conclusioni".

A parlare anche il difensore Federico Fazio: "Penso che nelle ultime partite stiamo facendo molto bene, la situazione è difficile, non è semplice fare queste partite giocando da retrocessi. Ci sono tanti ragazzi alle prime apparizioni in Serie A e noi dobbiamo essere professionisti e professionali fino all’ultimo. Non siamo così scarsi come i punti in classifica dicono. E’ un peccato che il torneo sia andato storto dall’inizio. Peccato per i nostri tifosi che ci sostengono sempre e non meritano questa retrocessione. Loro meritano la Serie A. Come ho già detto, l’anno scorso abbiamo fatto 42 punti e ora solo 16. Noi non ci sentiamo rappresentati da questi 16 punti, in realtà non c’è tanta differenza tra le due rose. Solo che la stagione si è messa male dall’inizio. Ora dobbiamo continuare a essere professionisti e chiudere il campionato al meglio. E’ stato merito nostro se la Juventus ha giocato male, non siamo venuti a difenderci, questo pareggio è buono, ma potevamo anche vincere".

In campo tra i pali per la seconda volta consecutiva da titolare Vincenzo Fiorillo: "È stata una stagione difficile per noi, ora vogliamo chiudere nel migliore dei modi. Avremmo dovuto fare queste prestazioni anche prima. Le stagioni vivono di momenti importanti. Quando eravamo ancora agganciati al treno salvezza, abbiamo perso qualche partita con le big negli ultimi secondi. Siamo finiti in un tunnel, non riuscendo a vincere e abbiamo perso fiducia. Dobbiamo fare mea culpa generale e chiudere dignitosamente, come stiamo facendo".

In casa bianconera parla il contestatissimo Massimiliano Allegri: "È stato un brutto primo tempo, eravamo partiti anche discretamente bene, poi abbiamo avuto situazioni dove abbiamo sbagliato l’ultima scelta di passaggio e dopo ci siamo disuniti, perché non abbiamo tenuto più le posizioni. E infatti lì è calata un po’ l’attenzione, perché abbiamo preso un gol su palla inattiva. Sapevamo che la Salernitana poteva essere pericolosa su palla inattiva e lì siamo stati disattenti. E infatti nelle palle inattive dopo non abbiamo subito niente. Nel secondo tempo abbiamo avuto una reazione, creando occasioni. Ci siamo riassestati, evitando la frenesia di fare gol, abbiamo fatto girare palla e alla fine è arrivato il pari. Non bisogna essere frenetici, ma veloci, noi avevamo cominciato bene, con situazioni favorevoli nei primi minuti, ma con scelte sbagliate nell’ultimo passaggio. Si possono avere difficoltà anche con l’ultima in classifica che ha fatto una buona partita, non bisognava prendere gol su palla inattiva. Quando le partite diventano pesanti, anche le big vanno in difficoltà. Dobbiamo migliorare, vediamo l’obiettivo e vorremmo prenderlo. Ora dobbiamo preparare la finale con l’Atalanta in tre giorni. Vogliamo vincere la finale e fare un’altra vittoria in campionato per la Champions. Ci servono serenità e concentrazione sul lavoro".

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