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di Massimiliano Catapano

La nota Torre Cardiologica dell'Ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno assiste a un altro significativo cambiamento nel proprio quadro medico: il dottor Rodolfo Citro lascia la struttura per accettare il ruolo di direttore del reparto di cardiologia presso l'ospedale di Campobasso. La notizia, riportata dal quotidiano "Il Mattino", segna un altro passo nella serie di trasferimenti di alto profilo che hanno interessato l'illustre istituzione salernitana negli ultimi tempi. Il dottor Citro non solo assumerà la direzione del reparto cardiologico a Campobasso, ma arricchirà anche il panorama accademico del Molise, diventando professore associato di Cardiologia presso l'università locale. Questo trasferimento si aggiunge a una serie di partenze che hanno visto protagonisti alcuni dei più stimati professionisti del settore, i quali hanno lasciato la Torre Cardiologica per nuove opportunità professionali.

Inserito nel prestigioso elenco dei migliori 100 cardiologi del mondo nel 2021, Citro è uno dei pochi italiani ad aver ricevuto tale riconoscimento e a essere stato invitato come relatore al congresso nazionale della società giapponese di cardiologia. La sua carriera è stata segnata da un impegno costante nell'innovazione e nella ricerca, fattori che lo hanno reso una figura chiave nella cosiddetta "rivoluzione del cuore di Salerno", un movimento di rinnovamento cardiologico avviato negli anni '90. Il dottor Citro segue le orme di altri eminenti medici come Severino Iesu, ex primario della cardiochirurgia d'urgenza, il quale ha lasciato l'ospedale l'estate scorsa. Anche i collaboratori più stretti di Iesu, tra cui Paolo Masiello, Generoso Mastrogiovanni, Francesco Cafarelli e Mario Miele, hanno intrapreso nuovi percorsi, allontanandosi dalla Torre Cardiologica.

Questo fenomeno di "fuga dei talenti" pone questioni significative sulla capacità dell'ospedale di Salerno di trattenere le proprie eccellenze in un contesto sanitario sempre più competitivo e globalizzato. Allo stesso tempo, apre nuove prospettive per coloro che assumeranno il testimone, offrendo l'opportunità di portare avanti l'eredità di eccellenza e innovazione che ha contraddistinto la Torre Cardiologica di Salerno per decenni.