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Tarda a risolversi la grana degli impianti sportivi comunali a Salerno. Dopo le tristi vicende legate alla piscina "Vitale" che l'anno nuovo ha ripreso pieno regime nonostante la persistenza di varie problematiche, sono i campi da calcio a restare nell'occhio del ciclone. Rinviata la riapertura del "Settembrino" che due mesi fa avrebbe dovuto riaprire i battenti ospitando anche la prima gara ufficiale ospitando gli Under 14 regionali della Coscia Football Academy con l'Oratorio Don Guanella Scampia (confronto poi disputato a Casignano), due settimane fa è stata firmata una nuova convenzione tra gli uffici competenti e le società sportive con la collocazione dei nuovi spazi. Un atto che avrebbe dovuto consentire a centinaia di tesserati di poter riprendere sul territorio comunale l'attività sportiva ed evitare pellegrinaggi in giro per la provincia. Rinviata ulteriormente l'apertura per definire gli ultimi dettagli post lavori, tutto lasciava presagire per questa settimana il ritorno alla normalità. Ed, invece, bambini e famiglie si trovano costrette nuovamente ad emigrare. Emblematico il caso capitato ai bambini della scuola calcio della Salerno Guiscards che, giunti speranzosi al "De Gasperi" per l'allenamento, si sono ritrovati i cancelli chiusi. Un problema alle caselle di posta elettronica istituzionale ha lasciato gli istruttori privi di comunicazione tempestiva: "Avevamo in programma di scendere in campo per le 18.15, attraverso la società siamo stati avvisati via messaggio alle 17.37 di nuovi intoppi burocratici ed in fretta e furia siamo stati costretti a traslocare a Pontecagnano. Abbiamo oltrepassato il colmo, ad un mese dalla chiusura dell'annata calcistica siamo ancora senza strutture", la rabbia di Germano Ramora, responsabile del settore giovanile dei foxes. A rimetterci soprattutto i piccoli atleti ed i loro familiari, vittime innocenti di un'amministrazione ormai sempre più allo sbando nonostante gli sforzi profusi dall'apposita commissione delegata allo sport.