Serviva una vittoria per la certezza matematica. Il Settebello batte 12-13 gli Stati Uniti e sono la prima squadra italiana a qualificarsi per le Olimpiadi di Parigi. Non potevano e non dovevano essere gli Stati Uniti lo spauracchio per una debacle tecnica ma il pericolo di un fattore psicologico determinante è sempre dietro l'angolo. E infatti gli americani, privi dello squalificato Hallock, sono stati bravi a rimanere attaccati alle spalle degli azzurri (foto DBM) trovando il pareggio con il palermitano del TeLiMar Hooper a metà quarto tempo (10-10). L'istantaneo rigore di Di Somma e la terza magia i pochi minuti di Di Fulvio hanno messo in cassaforte il risultato con l'Italia che ha gestito gli ultimi due minuti subendo l'ininfluente goal di Bowen a 14 secondi dal termine. Un traguardo meraviglioso ottenuto all'ultima curva ma frutto di un gruppo rinnovato dall'Argento di Budapest '22 che ha aperto il nuovo ciclo olimpico e che si giocherà contro la Grecia, vicecampione in carica, il 13 febbraio alle 15.30 italiane i Quarti di finale. Un'altra possibilità per un podio mondiale dopo la delusione dei rigori contro la Serbia sei mesi fa a Fukuoka con un percorso più sofferto e più formativo per il gruppo.
Urlo liberatorio di gioia per Sandro Campagna a fine gara: "Ci volevano anche i colpi di classe da parte dei singoli giocatori. Il singolo deve supportare la squadra e la squadra deve supportare il singolo. Ai ragazzi ho detto prima della partita che questo incontro ci avrebbe fatto crescere ancora di più. Quando si gioca sotto stress in questa maniera, vuol dire che sta nascendo qualcosa di importante. Io l'avevo detto che questo percorso ci avrebbe fatto bene, perchè avevamo bisogno di sofferenza. Anche le sconfitte fanno bene. Vincere senza soffrire non è mai positivo. Alle Olimpiadi ci sarà un equilibrio spaventoso". Aggiunge il Chalo Echenique: "È stata una battaglia in acqua. Per fortuna siamo riusciti a vincere e guadagnarci il pass. Non vogliamo fermarci qua, tra due giorni dobbiamo andare a guadagnarci la Semifinale".
MVP un incontenibile Francesco Di Fulvio: "Ora ci possiamo concentrare sul Mondiale. Il Settebello deve arrivare sempre tra le prime quattro di ogni competizione. Dobbiamo ora concentrarci sul quarto di finale. La strada è ancora lunga. Ci saranno sicuramente dei passi falsi, ma dobbiamo essere bravi a non pensare al passato. Andare avanti a testa alta. Sono orgoglioso di questo gruppo. Sicuramente ci toglieremo delle soddisfazioni". Chiosa Deddy Fondelli: "Ci serviva vincere, ma anche levarci la paura dei rigori. Sarei falso a dire che non ci fosse un po' di tensione. Abbiamo giocato finora con un macigno sulle spalle. Adesso possiamo giocare un po' più sereni e possiamo fare molto molto meglio".
Di Fulvio sbaglia il primo extraman e l'America passa due volte sempre in superiorità: Daube da fuori e Obert al centro per il 2-0 States. Si viaggia in extra player con Condemi che sblocca i compagni con controfinta e tiro. Renzuto Iodice commette fallo grave al centro e Daube concede il bis da 5 metri. Si fischia molto e gli azzurri perdono due chance in più. Gli States sbagliano il quarto extra player e Del Lungo trova in controfuga Bruni. Il Panda sguscia e trova il -1. E' il momento migliore del Settebello che trova un doppio uomo in più da capitalizza col mancino Echenique (3-3). In difesa gli azzurri si superano e stoppano il secondo doppio uomo in più del match ma nonostante molto fischi il risultato resta bloccato. Il Panda è ispirato parte ancora in controfuga e fulmina Weinberg per il primo vantaggio. In un amen pareggiano gli avversari ancora in più con R. Dood (4-4). La partita si innervosisce escono per gioco violento Renzuto e Woodhead ma l'Italia si carica: Fondelli trova un bis d'autore su rigore (fallo su Echenique) e la soluzione personale dal lato buono per il doppio vantaggio di metà gara (4-6).
Si parte veloci: Nic Presciutti a schizzo trova il +3 in superiorità. Un mattone per la psicologia del match. Dood pesca il bis personale con una bella azione in solitario sgusciando alla marcatura del Chalo. L'America si scuote perchè gli azzurri sbagliano in più con Echenique mentre Bowen si iscrive al tabellino sempre in extraman. Serve una scossa e mani sicure. Azione insistita con controfallo per l'Italia e Di Fulvio si alza imperioso per il tiro a schizzo e il primo centro che filmina Weinberg. Velotto commette fallo al centro e Daube fa tris portando di nuovo i suoi sotto su rigore. Ancora Di Fulvio scuote i compagni. La freccia azzurra si invola in controfuga dopo aver rubato il pallone e prende il 5 metri che Fondelli trasforma ancora. La squadra di Udovicic non demorde: trova il dodicesimo uomo in più e passa ancora con Bowen a 13 secondi dal termine. Ma Di Fulvio è on fire e ancora dalla sua mattonella trova il supergoal dell'8-10 a tre secondi dal termine del terzo tempo. Gli arbitri continuano a fischiare e gli Usa trovano con l'attaccante palermitano Hooper il quinto gol in più (9-10); Daube è scatenato e cala la quaterna del pareggio a 6.13 dalla fine. Ancora sotto'acqua. Di Somma insacca il +2 ma è Di Fulvio che si alza imperioso dopo un'azione insistita per il +2 che suona come una sentenza. Tutto finito? Macchè. In extraman Hooper fa bis e nuovo -1 a 4.29 (11-11). Servono gli uomini veri: stavolta è Di Somma che non sbaglia il terzo penalty concesso segnado col 100% a differenza con la Romania. Dood e Irving escono per tre falli ma c'è spazio solo per l'ultimo squillo di Bowen a 14 secondi dal termine. E' troppo tardi. C'est fini on y va a Paris!
USA-ITALIA 12-13
USA: Weinberg, Hooper 2, Vavic, Obert 1, Daube 4 (2 rig.), Cupido, Woodhead, Bowen 3, C. Dood R. Dood 2, Irving, Holland, Abramson. All.: Udovicic
ITALIA: Del Lungo, Di Fulvio 3, Marziali, Fondelli 3 (2 rig.), Renzuto Iodice, Echenique 1, N. Presciutti 1, Bruni 2, Di Somma 2 (1 rig.), Velotto, Nicosia, Condemi 1, Iocchi Gratta. All.: Campagna
ARBITRI: Buch (Esp) e Zwart (Ned)
NOTE: parziali 3-3, 1-3, 4-4, 4-3. Renzuto Iodice espulso per gioco violento a 5.34 nel secondo tempo. Woodhead espulso per gioco violento a 7.36 nel secondo tempo. Usciti per limite di falli: Fondelli nel terzo tempo, Irving e C. Dood nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Usa 9/14 + 2 rigori, Italia 5/11 + 3 rigori. In tribuna per l'Italia Damonte e Cannella. Spettatori 300 circa.
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