Doveva essere una serata di gloria e riscatto in casa Salernitana invece si materializza la "vendetta" sportiva di Davide Nicola. Vince e convince un pimpante e ben organizzato Empoli che passa con un tirocross di Cambiaghi deviato in fondo al sacco da Zanoli, subisce il pari in elevazione di Weissman (tra le poche note liete) poi passa grazie al rigore di Niang (foto La Gazzetta dello Sport) procurato da Fazzini e triplica con Cancellieri in contropiede (1-3) su imbeccata del senegalese. Un ko pesantissimo che potrebbe costare caro a Pippo Inzaghi, ad un passo dal commiato nella settimana che lo avrebbe visto sfidare suo fratello Simone in Inter-Salernitana. Sul taccuino di Sabatini e Iervolino (che ha abbandonato lo stadio a fine primo tempo) in pole risulterebbe Davide Ballardini ma restano calde le piste che portano a Marco Giampaolo e, in subordine, Fabio Liverani e Leonardo Semplici oltre al solito Fabio Cannavaro.
Visibilmente amareggiato il tecnico granata a fine gara: "Dovevamo essere più cattivi, dopo aver trovato il pareggio avevamo chiuso l’Empoli nella sua metà campo, ed in quella fase non avevo il sentore di prendere goal. - spiega come ripreso da SalernitanaNews - Dispiace, per quell’episodio, quel rigore perché stavamo giocando un bel secondo tempo. Capita, purtroppo da gennaio ci succedono cose incredibili. Stasera, un cross che entra e diventa gol, posso dire che prendiamo gol ad ogni tiro. Dispiace per il presidente, per i tifosi, per questa gente. Ci sono ancora tante partite, c’è solo la strada del lavoro. Dobbiamo crescere e continuare a lavorare. Mi aspettavo un altro approccio, ma come spesso ci capita al primo errore o episodio sfortunato la palla si insacca e diventa difficile reagire nel modo giusto. Nel secondo tempo abbiamo reagito e quando pensavamo di averla in mano perché l’Empoli era schiacciato abbiamo causato questo rigore ingenuo e ci ha tagliato le gambe. La piazza meritava un altro tipo di prestazione, ci mettiamo la faccia. Sapevamo che l’Empoli sarebbe stato basso e compatto, dovevamo essere più veloci nel cercare l’imbucata, eravamo troppo lenti nel cambiare gioco, se non sei veloce con squadre così basse fatichi a trovare spazio. Nel secondo tempo abbiamo trovato ampiezza, il gol e una prestazione migliore. Dopo la carica della gente e le parole del presidente prima della partita c’erano i presupposti per fare una grande gara, non eravamo partiti bene ma non avevo sentore di prendere gol. Quello che stiamo facendo probabilmente non basta. Resto carico e penso che sia ancora più difficile ma potrebbe essere ancora più bello. Ci aspetta una partita difficile ma avremo tanti scontri diretti, diversi in casa; ce la possiamo fare. Qualche finale l’ho giocata, quando perdevo il primo obiettivo era tornare in campo e dimostrare che potevo far meglio. Mancano 15 partite, le occasioni perse incominciano a pesare ma non tutto è finito. Recuperiamo giocatori importanti soprattutto in difesa".
E ancora: "Il rigore c’è, non ho nulla da dire, se capitano tutte a noi vuol dire che dobbiamo crescere e fare qualcosa in più. Sono il primo responsabile di questa situazione, dispiace dobbiamo rimboccarci le maniche e ricominciare a lavorare. Avevo preparato la partita in un certo modo, l’avevamo ripresa, stavamo controllando l’avversario. Bisogna rimboccarsi le maniche, nella mia carriera ho sempre avuto momenti in cui bisognava parlare poco e lavorare tanto. Dobbiamo lavorare di più, i tifosi meritano la Serie A ed in questi momenti noi non stiamo facendo quello che dovevamo. Nel secondo tempo ho visto la mia Salernitana, stavamo facendo bene ed invece nel finale l’abbiamo persa. Ogni partita dobbiamo aggrapparci a qualcosa per cercare di fare punti. Senza guardare all’avversario. Ci sono tanti punti e tanti scontri diretti in casa. Stasera pensavamo di vincerla, e invece siamo delusi, mi aspettavo un successo. La società, il pubblico meritavano di più, gli episodi ci hanno condannati. Il nostro portiere è stato inoperoso anche oggi, non sono in grado di dire di quanto questa partita riduca le possibilità di salvezza. Non mi piace fare questi calcoli. Oggi abbiamo recuperato diversi giocatori, stiamo aspettando dei rientri vicini di alcuni difensori, spero solo che Pirola non si sia fatto male nell’ultimo scatto. Deluso? Io sono sempre carico, è inutile venire qui e sorridere dopo una sconfitta. Con tutto il mio staff cerco di dare tutto me stesso, sono deluso e mareggiato perché la nostra gente meritava di più. Ci credo ciecamente anche dopo questo ko. Non ho parlato con il presidente e Sabatini, saranno delusi come tutti, a caldo magari si dicono cose che non si devono dire, sento la fiducia e mi dispiace non averla ripagata stasera ma farò di tutto per cambiare il trend. Quando le cose vanno bene prendi gli elogi, ora prendi le critiche. Non meritavamo di perdere ma non abbiamo fatto il possibile per vincere, certamente potevamo fare di più".
In casa empolese le prime parole arrivano da Nicolò Cambiaghi: "Mister Nicola ci ha trasmesso subito valori importanti, sul piano tecnico, tattico e comportamentale. Stiamo lavorando da squadra e dobbiamo seguirlo. La vittoria di oggi è importantissima, ce la giocheremo con tutte fino alla fine. Dobbiamo aiutarci tutti per raggiungere l’obiettivo, nulla deve distoglierci". Ottimo ritorno in Italia per M'baye Niang: "Avevo tanta voglia di ritornare. Ringrazio tutta la società che mi ha voluto fortemente. Mi ha convinto l’entusiasmo ed il bel progetto. Sono molto contento. Il goal è stato importantissimo. Non è semplice calciare un rigore del genere, bisogna rimanere freddi. Fortunatamente mi sono concentrato e l’ho messa dentro. Sono contento per la squadra che ha fatto un gran lavoro oggi, in uno stadio difficile con dei bei tifosi. E’ questa la strada verso la salvezza. Il mister ha detto che dovevo andare io sul dischetto. Dopo anni di esperienza ho assunto una sorta di confidenza per risolvere queste situazioni difficili. Ringrazio comunque Cancellieri che aveva molta voglia di tirare ma lo ha lasciato a me. Il mister è bravo, trasmette molta voglia a noi giocatori ed è convinto delle sue idee. Quando hai un allenatore del genere i risultati si vedono. Noi lo ascoltiamo, d’altronde è rinomato per tirare fuori le squadre da questo tipo di situazioni. Da solo sicuramente non posso salvare la squadra, però continuando a giocare così possiamo fare grandi cose. Se continuiamo su questa strada avremo delle grandi soddisfazioni".
Arriva poi il turno di Davide Nicola, grande ex di turno: "Abbiamo iniziato una rincorsa, abbiamo quattordici partite per raggiungere l’obiettivo. Non è una bella vittoria contro una squadra ben messa e che ci ha fatto sudare che ci fa raggiungere la salvezza. Ci sono ancora tanti punti in palio. Mi interessa questo e la concentrazione nella settimana di lavoro. Sono contento per i ragazzi, anche sull’1-1 hanno mantenuto bene il campo. Oggi ho visto molte giocate interessanti, un bel calcio. Nel secondo tempo abbiamo un po’ sofferto, la Salernitana voleva il pari, c’era qualche preoccupazione. Dovevamo stare attenti, chiudere bene gli spazi, non abbiamo alternato bene gestione e ripartenze. Sono contento anche per chi è entrato. Ho portato le mie idee e ho trovato un gruppo disponibile. C’è ancora un gran lavoro da fare, i risultati certamente aiutano. Queste partite non sono ancora decisive, la Salernitana può ancora salvarsi e mi auguro succeda. Qui sono stato bene, speriamo di raggiungere entrambi l’obiettivo. La differenza la fanno sempre i giocatori, gli episodi e un gruppo di lavoro che ha scelto di iniziare un percorso con umiltà e predisposto. Il primo tempo è stato ben giocato, con trame di qualità, a 8′ dalla fine gli avversari hanno premuto con insistenza e hanno continuato nella ripresa. La nostra bravura è stata quando la Salernitana ha pareggiato non abbiamo voluto strafare, non ci siamo disuniti. Quando ha cercato il sorpasso, abbiamo trovato spazi importanti. Avevamo studiato la Salernitana, ne conosco molti giocatori e il suo percorso: è una squadra in forma fisicamente, forte negli attacchi laterali, cambia molto gioco, abilissima nelle ripartenze. Abbiamo pressato salto sulla loro costruzione dal basso, ci è riuscito in parte, solo nel primo tempo. Abbiamo perso un po’ di tempismo nel secondo tempo, è arrivato qualche cross di troppo e uno di questi ci ha visto capitolare. Fare punti fa piacere a tutti ma c’è ancora tanto da fare. Aspettiamo i risultati delle altre. Non accetto che da una partita dipenda tutto il mio futuro a meno che non sia l’ultima: 21 punti non significa per noi salvezza, ad oggi significherebbe comunque retrocessione. Per tutte le squadre in cui ho lavorato ho sempre un affetto particolare, qui sono stato davvero bene, ho sempre apprezzato la passione e come mi hanno fatto lavorare tutti, normale che quando cambi squadra rappresenti altre persone e devi avere capacità di immedesimarti, ovviamente l’affetto per tutte le squadre in cui ho militato resta immutato".
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