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La commovente storia di un'aspirante pallanuotista al centro della seconda puntata di "Doc 3"

21/01/2024

Nonostante le difficoltà già antecedenti alla pandemia, il mondo della Pallanuoto continua comunque ad attirare l'attenzione mediatica e dimostra di esistere anche tra grande e piccolo schermo, facendo incentrare su di se storie ed evoluzione di personaggi. Negli ultimi anni l'epopea della Pro Recco ha conquistato il Festival del Cinema di Venezia precedendo "42 segundos", pellicola uscita nell'estate 2022, in occasione dell'anniversario dell'Argento olimpico della Spagna a Barcellona '92 quando a sventolare dal gradino più alto del podio fu proprio il Settebello. Non da meno il capitolo serie tv (senza dimenticare lo spot pubblicitario targato Enel X Pay che ritrae due bambini intenti a trasformare il salotto di casa in un campo di Pallanuoto nel mentre i genitori fanno i conti sulle spese da sostenere).

Dopo "Vivi e lascia vivere" con Elena Sofia Ricci, è di nuovo una seguitissima e riuscitissima fiction di Mamma Rai a ritrovare la Waterpolo come sport al centro del singolo episodio. E' accaduto giovedì 18 gennaio in occasione della seconda puntata della terza stagione del medical drama "Doc - Nelle tue mani" con protagonista Luca Argentero nei panni del dott. Andrea Fanti, alle prese con il tentativo di recuperare la memoria persa a seguito di un tentato omicidio subito anni prima. Laura, giovane promessa della Pallanuoto, ottiene un provino (superandolo) con la squadra femminile della Pro Recco ma viene ricoverata al Policlinico Ambrosiano per una presunta ischemia. A seguito di ripetute indagini e controlli che coinvolgono il dott. Riccardo Bonvenga (interpretato magistralmente da Pierpaolo Spollon) ed i suoi specializzandi, la ragazza verrà messa al corrente che sarà costretta a perdere la gamba sinistra e subire l'intervento per l'amputazione parziale a causa di una necrosi, provocata da una deviazione dell'aorta.

Nello sconforto generale è proprio Riccardo ad assurgere a protagonista, introiettando il modus pensandi e vivendi di Doc ("Tu non sei soltanto un medico, sei una persona in grado di capire e soffrire con le persone. Vai a fare quello che sai fare, per favore"), e sciorinando dopo l'esitazione iniziale un discorso di grande empatia e sensibilità che ha commosso il pubblico facendo leva sulla sua esperienza personale. Lui stesso, infatti, più o meno alla stessa età di Laura, subì un'amputazione simile. All'epoca era stato un giovane Andrea Fanti a consolarlo, innescando in qualche modo in lui il desiderio di diventare medico. Ed è forse proprio con le parole pronunciate, mostrando senza più timore le sue protesi, che questo cerchio si è chiuso.

"Sei venuto qui a vedere un mostro inutile?", dice lei in lacrime. "Un mostro inutile?", risponde lui, "Inutile per chi? Inutile per la tua squadra, perchè non puoi più aiutarli a fare qualche punto in campionato? Sì, mi dispiace. Però - e gli mostra la sua protesi - puoi giocare in altri campionati. Laura, quello che ti ha portato fino a dove sei oggi, non sono le gambe, ma è questa, la tua testa, e questo, il tuo cuore. Passerai dei mesi terribili, terribili, avrai voglia di sparire, di non parlare più con nessuno, non vedere nessuno, ma poi qualcosa cambierà". "Cosa?", chiede lei. "Un bel giorno ti sveglierai e ti accorgerai che non starai più pensando più alla gamba persa, ma alla vita persa. E questo semplicemente perchè ne starai vivendo una nuova. E questo succederà, te lo giuro". 

Quindi Riccardo mostra a Laura il supereroe con una gamba sola che all'epoca del suo intervento gli aveva regalato Fanti: "Questo me l'ha regalato una persona speciale. Nel biglietto c'era scritto: Se non puoi camminare, vola. E allora tu, Laura, nuota! Chi l'ha detto che non si può nuotare con una gamba e mezza?". La dimostrazione diretta viene, del resto, dai molteplici trionfi internazionali di nuotatori paralimpici italiani e, nel caso specifico, dalla nuova linfa tratta dal movimento pallanuotistico paralimpico con la nascita della prima rappresentativa Nazionale italiana che fa seguito all'istituzione di campionato, Coppa Italia e Supercoppa con numeri di praticanti in sensibile aumento nonostante le difficoltà legate a logistica ed infrastrutture dimostrando la possibilità di superare le avversità e di trovare una nuova vita nonostante le difficoltà. Il messaggio lanciato attraverso il tubo catodico da una fiction da record di ascolti (4.714.000 spettatori per uno share pari al 25% la puntata in questione) non potrà che fungere da esempio e stimolo per tanti altri giovani e meno giovani che quanto accaduto a Laura lo hanno vissuto sulla propria pelle nella realtà quotidiana. 

 

Davide Maddaluno - Sport -

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