Riparte con un rinforzo di lusso il campionato della Volley Parella Torino nel girone A del campionato di B1 femminile. Il sestetto piemontese, impegnato nella lotta per uscire dalla zona retrocessione, potrà contare dallo scontro diretto in casa della Brembo Volley Team sulle prestazioni sportive di Emma Testi, di rientro in Italia dall'avventura a stelle e strisce: "Sono rientrata in Italia dopo aver finito la laurea di due anni per motivazioni principalmente di studio, in quanto il mio settore di studio è enologia. - racconta - Da quando ho preso questa decisione il mio procuratore si è subito messo al lavoro per cercare la migliore squadra possibile dove potessi inserirmi a metà anno. Ed è così che ho scelto Torino. Mi sono iniziata ad allenare con questa nuova squadra dagli inizi di gennaio e le sensazioni sono molto positive. Le ragazze sono molto concentrate, talentuose, con voglia di lavorare e di ottenere risultati. Lo stesso vale per gli allenatori e la società. Per la ripresa del nuovo anno ci sarà da lavorare come squadra, per cercare di arrivare pronte per affrontare qualsiasi tipo di situazione durante le partite".
Facendo un passo indietro, la toscana classe 2002 ripercorre la sua esperienza statunitense: "La mia avventura in America è iniziata in quarto liceo grazie all'agenzia College Life Italia, la quale mi ha contattata e mi ha offerto la possibilità di realizzare il cosiddetto "american dream". Da lì mi sono impegnata ad avere buoni voti scolastici ed a imparare l'inglese fino a poi partire nel 2022 verso la Florida, per frequentare il Daytona State College. Questa esperienza si è sviluppata in maniera fantastica, infatti rimarrà indelebile e sarà un bagaglio di vita che mi porterò per sempre dietro".
Il binomio sport-studio è una costante per l'ex numero 3 delle falcons: "La prima cosa che mi viene da dire è che non è semplice farlo, in quanto si deve cercare di far conciliare tanti impegni durante le giornate. Però ormai è un qualcosa che riguarda la mia routine da sempre, ed è un qualcosa che con tanta passione e voglia di volontà non mi pesa affatto. Anzi quando ho qualche giornata più libera non nego che sembra che ci sia qualcosa che non va".
Una passione nata da bambina: "Gioco a Pallavolo da quando ho 8 anni ed è sempre stato più di un semplice sport per me. All'età di 14 anni infatti decisi subito di spostarmi dalla mia piccola cittadina, grazie al supporto della mia famiglia, per andare a giocare a Firenze. Da lì ho iniziato a capire quanto questo sport potesse darmi e quanto fosse una vera e propria passione. Senza la quale ormai era difficile stare. Perciò da lì in avanti mi sono sempre più messa in gioco, spostandomi in diverse società giovanili e facendo esperienze che mi hanno resa la giocatrice che sono oggi. Tutti gli allenatori mi hanno sempre vista nel mio attuale ruolo di centrale, per le mie caratteristiche di salto e di reattività. Ed è l'unico ruolo che ho sempre fatto dai primi anni di giovanili, anche se non posso negare che mi sarebbe piaciuto anche diventare un opposto".
Dall'Italia agli Usa, tanti i momenti da annoverare nell'album dei preferiti: "Ne ho tanti di momenti e ricordi sportivi a cui sono legata, e adesso il più recente che mi ha lasciato un segno è stato andare alle fasi nazionali con la mia squadra in America. Non c'è niente che non rifarei, in quanto anche le cose negative mi sono servite per crescere ed imparare. E di conseguenza rifarei tutto, dalla prima cosa all'ultima. Soprattutto per quanto riguarda la Pallavolo, è e sarà una passione che mi definisce come persona". E che le ha consentito di instaurare legami speciali: "Mi ha lasciato il segno giocare in squadra insieme a Francesca Parise, che adesso è alla sua prima esperienza in Serie A2 (ad Olbia dove ha ieri festeggiato il compleanno). La sua genuinità e la sua tenacia per questo sport che ci ha fatto incontrare mi hanno sempre colpita, ed anche per questo si è costruito un legame unico di amicizia tra di noi. Una di quelle amicizie che sai che rimarrà per tutta la vita".
Lo sguardo volge poi al presente e futuro prossimo: "Il mio sogno è quello di cercare di arrivare sempre più in alto a livello sportivo, aspirando anche a delle esperienze in A2, e al contempo - conclude - studiare e laurearmi per costruirmi un futuro lavorativo nell'ambito enologico". Del resto, parafrasando Napoleone, niente rende il futuro così roseo come contemplarlo attraverso un bicchiere di vino. Ed Emma ha tutti gli ingredienti per farlo.
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