?Ricomincerà dalla sfida interna di Schio contro il Brescia Volley il cammino della GPS Volley Group nel girone D di B2 femminile con tutta l'intenzione di inaugurare l'anno nuovo con un successo in un fondamentale scontro diretto per dare continuità alle buone prestazioni prima della sosta natalizia. Tra le atlete di maggiore esperienza, nonostante la giovanissima età, c'è la palleggiatrice Francesca Dall'Igna: "Il nostro campionato non è iniziato bene, l'obiettivo era quella di conquistare l'alta classifica, ma a volte le cose non vanno come previsto e ad oggi abbiamo fatto fatica a portare a casa punti. Non ho dubbi sulle capacità della squadra, ho estrema fiducia nelle mie compagne e nel team, so che ci prenderemo le nostre soddisfazioni. Dobbiamo innanzitutto uscire dalla zona a rischio retrocessione, e poi penseremo a risalire ancora la classifica. E' vero che in squadra ci sono ragazze molto giovani, io ho 25 anni e sono una delle più ''vecchie'', ma nonostante l'età che potrebbe influire, forse per la poca esperienza in categoria, sulla sicurezza e la lucidità in alcuni momenti della partita, ci sono comunque caratteri forti e competitivi che sono una base importante per riuscire a dare un giro di chiave alla situazione in cui siamo, e iniziare a vincere. I valori di impegno, umiltà e dedizione ci sono tutti, e ci accompagnano in ogni allenamento, dalla sala pesi al campo; siamo un bellissimo gruppo e sappiamo aiutarci e collaborare. Dovremo lavorare di più sul ritmo di gioco, per cercare di aumentarlo e renderlo più costante possibile, così da poterlo esprimere nel migliore dei modi, ed essere più efficaci per break più lunghi".
Agli impegni in palestra, la classe '98 abbina quelli quotidiani: "Conciliare lo studio e il lavoro con lo sport si può fare, bisogna approcciarsi più o meno con la stessa mentalità ad entrambe le situazioni. E' necessario cercare di organizzare il tempo di una giornata creando una routine, portando avanti nel modo migliore entrambe le attività, sapendole anche separare, in modo tale che i pensieri riguardanti lo sport non influenzino lavoro e studio, e viceversa. Una cosa importante secondo me è anche riuscire a dedicare le giuste ore al riposo, per non sovraccaricarsi fisicamente e mentalmente".
Una passione sviluppatasi nel tempo: "La mia passione per la Pallavolo è nata quando avevo 11 anni; ho iniziato a giocare in una società vicino casa, dove fortunatamente ho trovato subito un bel gruppo affiatato e degli allenatori che mi hanno fatto innamorare di questo gioco. Per i miei genitori è sempre stato importante farmi praticare sport, infatti sono partita con il Nuoto, per poi passare al Basket, alla Ginnastica Ritmica e all'Atletica. Quello che mi ha convinto a continuare con la Pallavolo è stato vedere quanto mi divertissi in allenamento, nonostante la fatica e l'impegno costante che ci volevano per migliorare, e la pazienza, accompagnata dall'entusiasmo, necessaria per riuscire a lavorare e raggiungere un obiettivo di gruppo. Sono diventata palleggiatore in Under 14, non è stata una mia scelta e ho impiegato tempo per riuscire ad apprezzare davvero questo ruolo; durante un'annata mi è capitato di dover fare l'attaccante, ed è stato così che ho capito quanto mi mancasse fare l'alzatrice. Ho capito l'importanza del ruolo e anche la generosità, a mio avviso, che ci vuole per essere dei bravi palleggiatori: bisogna sempre avere un occhio in più per le proprie compagne e dargli fiducia e sicurezza in ogni momento".
Tante le esperienze maturate da annoverare nell'album dei preferiti così come i legami umani: "Sono tantissimi i miei ricordi belli sulla Pallavolo, ma i migliori per me saranno sempre quelli legati agli anni delle giovanili: mi hanno permesso di vivere ambienti diversi, e di imparare a giocare da scuole molto differenti tra di loro, portandomi a crescere molto velocemente e permettendomi anche di trovare una mia personalità nel gioco. In generale sono contenta del mio percorso pallavolistico. Ci sono state un paio di annate in cui ho preso delle decisioni che forse ad oggi ho rivalutato. Avrei preso treni diversi che forse mi avrebbero permesso di fare qualcosa in più con questo sport, ma comunque mi ritengo fortunata ad aver giocato a livelli agonistici, portando a casa delle belle soddisfazioni. La compagna di squadra che mi porto sempre nel cuore, e che ancora oggi è come una sorella per me, è Alice Mencarelli. Abbiamo giocato insieme in Serie B a Padova per due anni, vivendo anche sotto lo stesso tetto; ne abbiamo combinate tante sia dentro che fuori dal campo, ma siamo cresciute tantissimo insieme e rimarrà sempre una persona molto importante per me".
Lo sguardo volge poi al presente e futuro prossimo: "Ad oggi il mio obiettivo è riuscire a dare il massimo alla squadra per raggiungere i risultati che stiamo cercando. - conclude la maestra Francesca - In futuro invece sogno di raggiungere la promozione con questo gruppo". Occhi limpidi che traducono una persona autentica e genuina, nella vita come nello sport. Per Francesca Dall'Igna gli anni passano; valori, desideri e ambizioni restano fedelmente intatti.
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