Ultima dell'anno in trasferta per la Pallavolo Crotone che renderà visita nell'undicesima giornata del girone E di B1 femminile alla Farmacia Schultze in quel di Santa Teresa di Riva nel messinese. La compagine calabrese, che in settimana ha celebrato la rituale cena pre-natalizia, ha assoluta necessità di punti e a campionato già iniziato ha rinforzato il suo roster con l'ingaggio di Caterina Bellanca: "Il mio campionato quest'anno è iniziato in maniera curiosa a Castellana Grotte (da ex di turno), ma preferisco non addentrarmi troppo nella questione perchè tuttora certe dinamiche non me le spiego. Mi trovo a Crotone dal 3 novembre e devo dire che questa società mi sta permettendo di giocare la Pallavolo che ho sempre desiderato, con serenità e voglia di lavorare costantemente. Nelle prime gare disputate abbiamo vinto 3-2 contro il Volley Terrasini, risultato storico per questa società che è la prima volta che si trova in B1. Contro l'ormai ex capolista Arzano personalmente penso che abbiamo giocato il primo set con lo spirito giusto, si sono viste delle cose belle da parte di tutta la squadra. Sono estremamente fiduciosa di questo gruppo, il potenziale c'è eccome anche nelle giovanissime. I debutti in prima squadra sono sempre un'emozione, per tutti. Ho sempre accolto con il sorriso le mie compagne più piccole che entravano in campo e lo farò sempre, è importante per me che si sentano a loro agio e supportate dalla squadra".
Agli impegni in palestra la schiacciatrice classe 2001 lombarda abbina quelli del quotidiano: "Credo che alla base di qualsiasi impegno che una persona si prende ci debba essere una grande dose di sacrificio e voglia di mettersi in gioco. Ovviamente lo studio richiede tempo e lo sport richiede allenamento, è difficile conciliare il tutto ma non è mai impossibile".
Una passione nata e cresciuta nel tempo: "La passione per la Pallavolo per me è nata relativamente tardi, ho iniziato a giocare a 13 anni grazie a mia madre (Farida Nasretdinova) che, prima di essere stata la mia prima allenatrice è tuttora il mio esempio di atleta che cerco di seguire nella vita. Prima di giocare cantavo nel coro delle voci bianche della "Scala" di Milano, diciamo che è stato un salto decisamente importante. Ha segnato tutte le mie decisioni che ho preso nel corso degli ultimi anni della mia vita. Non ho avuto nessuna forzatura nel cominciare a giocare, è stato tutto naturale. Avevo sempre più voglia di rientrare in palestra e dare il massimo ogni giorno. In neanche sei mesi ero cresciuta tantissimo e mi ha notata una squadra nel milanese, il Volley Segrate, che mi ha fatto diventare una schiacciatrice. L'anno dopo sono arrivata terza ai nazionali Under 14 con la ProPatria Volley Milano. E dopo quell'anno ho militato nella Unendo Yamamay di Busto Arsizio che mi ha fatto crescere davvero tantissimo come atleta, ringrazio ancora il mio allenatore Matteo Lucchini per avermi fatto esordire a 15 anni in B1, categoria che a distanza di otto anni continuo a giocare con la stessa spensieratezza che avevo anni fa".
Tante le esperienze maturate così come i momenti da cerchiare in rosso e le persone diventate ben più di semplici compagne di squadra: "Ho tre ricordi davvero belli di questo percorso: la finale di Coppa Italia disputata con la Futura Volley Giovani, la finale del Trofeo delle Regioni che ho disputato con la Lombardia (selezione 2001), la finale del terzo posto ai nazionali Under 14. La compagna che più mi ha segnato in questi anni è indubbiamente Nicol Giombini, prima di essere stata una mia compagna è diventata mia amica, me lo ha dimostrato per tutto il periodo che ho passato nella Zero5 Castellana Grotte e ancora adesso che siamo a 300km di distanza è una delle persone più presenti per me. Spero di poter avere la fortuna di giocare ancora assieme un giorno".
Tra obiettivi e desideri: "Il mio sogno è sempre stato quello di riuscire a giocare nella stessa categoria di mia madre, ovvero l'A2. Come obiettivo personale ho quello di diventare un giocatore il più completo possibile, vorrei migliorare soprattutto in ricezione perchè so che è il fondamentale per cui so che devo ancora lavorare molto. Collettivamente abbiamo la voglia di crescere e riuscire a salvarci. Io sono arrivata a Crotone il 3 novembre proprio per questo obiettivo - conclude - e non vedo l'ora di dare tutto il mio contributo in campo per tutta la stagione". Dinamica, trascinatrice, di valore e valori, un esempio da seguire (anche per il fratello che si cimenta nella stessa disciplina), con la forza di chi da lassù la sostiene sempre e non la perde di vista: Caterina Bellanca è pronta a disegnare un futuro da protagonista.
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