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Salernitana, a Genova la sesta sconfitta. Inzaghi: "Nella ripresa sprazzi della squadra che voglio. Col Napoli daremo il massimo"

27/10/2023

Sesta sconfitta, la prima della gestione Inzaghi, per la Salernitana che cede di misura nel Friday Night di "Marassi" contro il Genoa (foto Tano Pecoraro - Genoa CFC), portato al successo dalla stoccata di Gudmundsson. "Tra primo e secondo tempo è stata una Salernitana molto diversa. - spiega a fine gara Super Pippo come ripreso da SalernitanaNews - Nella ripresa è stata la Salernitana che deve essere. Nel secondo tempo non abbiamo sofferto, abbiamo preso una traversa clamorosa con Dia. Dobbiamo giocare così per novanta minuti, fisicamente siamo venuti fuori. La squadra che ha timore e deve scacciarlo. Nel secondo tempo abbiamo cambiato qualcosa e avremmo meritato il pareggio. Siam partiti troppo timorosi. Le scorie delle sconfitte pesano, ma dobbiamo riprendere dal secondo tempo disputato. I tiri sono stati numericamente gli stessi del Genoa, una partita del genere deve finire in pareggio. Guardiamo avanti con il lavoro e dobbiamo uscire presto da questa situazione. Nella ripresa con Bohinen abbiamo cercato altre soluzioni, ma già giocavamo col centrocampo a tre con Candreva più alto, pressavamo molto e costringevamo il portiere del Genoa a rinviare lungo. Con il piglio del secondo tempo ne usciremo presto, martedì in Coppa Italia dobbiamo cercare di passare il turno e col Napoli ce la giocheremo. Difesa? Domenica abbiamo giocato a quattro, avevamo fatto bene e ci siamo messi a tre. Non è una questione di numeri, ma di voglia di andarsela a giocare. ne usciremo presto a patto che tutti diano qualcosa in più".

Il neo tecnico granata puntualizza: "Quando si entra non sempre le cose vanno subito, oggi mi hanno dimostrato nel secondo tempo che le gambe iniziano a esserci, non mi è piaciuto atteggiamento all’inizio. Dobbiamo scacciare le paure, nel secondo tempo avremo meritato di pareggiare, abbiamo avuto un piglio diverso. Abbiamo cominciato a giocare a calcio, colpito una traversa e  creato un’occasione clamorosa con Dia. Voglio più coraggio e che i ragazzi diano di più. La squadra ha dimostrato che ci sono le basi per poter fare bene, ora bisogna ottenere solo risultati. E’ stata una partita difficile, il Genoa non lo scopro certo io, è una squadra attrezzata che nel primo tempo ha meritato il vantaggio. Avremmo meritato di pareggiare, i tiri sono pari, dispiace ma in questo momento dobbiamo solo pensare a lavorare con serenità. Il secondo tempo di oggi deve darci la forza, fisicamente cominciamo a stare come dobbiamo. Speriamo di vincere in coppa, con il Napoli abbiamo poco da perdere e tutto da guadagnare. Ochoa? Non avevo dubbi nel schierarlo. Domenica scorsa era arrivato dalla nazionale, ha dimostrato di essere un ottimo portiere. Ikwuemesi non era possibile schierarlo subito, quelli che sono entrati hanno dato ottime risposte. Parlare dopo non ha senso, non abbiamo iniziato a giocare, non avevamo apprensione, poi abbiamo capito che potevamo pareggiarla e forse l’avremmo anche meritato. Pirola? Per le occasioni avute nel secondo tempo il gol potevamo farlo, Lorenzo ha dimostrato di essere un giocatore forte sia a tre sia a quattro. Deve andare avanti così come il resto della squadra, dobbiamo sperare di trovare un episodio giusto già da martedì. Speriamo presto di tornare a fare punti, mancano 29 partite, dobbiamo stare calmi e dare sicuramente qualcosa in più".

In casa rossoblu così il match winner islandese: "Non abbiamo fatto la nostra migliore partita, avevamo la sensazione che potevamo prendere gol ma abbiamo resistito. Contano i tre punti e quelli sono arrivati. E’ solo l’inizio del campionato, non ho fatto niente, quindi voglio finirlo ancora meglio. Penso solo a migliorare ancora di più e sicuramente avevo già fatto bene nella passata stagione che è stato un buon banco di prova. Ma quello che è stato l’anno scorso è dimenticato, adesso c’è un nuovo torneo. C’è una bella sensazione quando la gente sussulta, vuol dire che gradisce i miei dribbling. Oggi non ne sono riusciti tanti, ma l’importante era vincere e continuare il percorso di crescita". Radu Dragusin, breve parentesi a Salerno, aggiunge: "Provo sempre a migliorare, però il colpo di testa è uno dei miei punti di forza. Abbiamo creato una difesa forte a cui è difficile fare gol. Bisogna mantenere alta la concentrazione e provare a fare tanti punti. Ognuno prova a migliorare nelle sue caratteristiche, mi sento bene, sono in forma; questo è un punto di svolta della mia carriera. Il mister con la sua esperienza ci spiega sempre in cosa dobbiamo crescere, la squadra ha tanta fiducia in lui. E’ un grande allenatore".

Ad analizzare la sfida amarcord con Inzaghi e la partita generale anche ovviamente il trainer genoano Alberto Gilardino: "Abbiamo interpretato benissimo la gara, abbiamo lavorato bene e abbiamo avuto occasioni per arrotondare il risultato, centrando anche due pali. È normale che le cose possano complicarsi se non chiudi il match. Ci siamo però difesi bene per poi ripartire, abbiamo avuto situazioni per raddoppiare. Volevamo occupare delle zone del campo, ruotando con i calciatori per creare uno spazio libero da occupare. Ho giocatori con caratteristiche tattiche importanti. Siamo felici perché i tre punti ci servivano tanto. Gudmundsson ha piena libertà per non limitarne le caratteristiche, è bravo nella ricerca dello spazio e nel saltare l’uomo. Come squadra lo mettiamo nelle condizioni di calciare in porta. Ci sono momenti della gara in cui soffrire, lo abbiamo fatto bene. Mentalmente siamo stati forti e abbiamo lavorato bene, complimenti ai ragazzi. Faccio l’in bocca al lupo a Pippo per il suo percorso. Sono felice e contento per quel che ha dimostrato la squadra, nel primo tempo abbiamo fatto molto bene in tutte le fasi, abbiamo fatto gol, siamo andati spesso per il raddoppio, non l’abbiamo fatto ed è normale che nel secondo tempo ci siamo abbassati come baricentro. Quando non chiudi queste partite puoi andare in difficoltà, ma abbiamo saputo tenere botta e lavorato sulle ripartenze, dando segnali importanti. I tre punti erano per noi una necessità, avevamo giocato bene le partite precedenti e quando non raccogli, resta l’amaro in bocca, invece abbiamo assaporato ora una bella gioia davanti al nostro pubblico".

Ed ancora: "Gudmundsson? Con giocatori tatticamente evoluti dobbiamo lavorare negli spazi, avevamo i tre in mezzo al campo e riuscivamo a ruotare tanto, se si alzava uno, l’altro veniva più basso, ci lavoriamo in settimana. Abbiamo combattuto su ogni pallone come fosse un big match, deve essere il nostro dna, chi veste questa maglia deve avere questa prerogativa. Non era una partita semplice, quando giochi questi tipi di gare in certi momenti del campionato contro altre concorrenti per la salvezza non è semplice, abbiamo fatto uno dei migliori primi tempi a livello di occasioni, proposta di gioco e qualità del passaggio. Le partite però vanno chiuse, la volontà c’era e nel secondo tempo, anche se Martinez non ha fatto una parata, è sembrata complicata. Abbiamo abbassato il baricentro e rischiato qualcosa in più. Ci piacerebbe andare per 95’ a duemila all’ora, nel primo tempo abbiamo avuto il 70% di possesso palla. Dobbiamo essere feroci nel chiudere le partite ma non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Nel seocndo tempo dovevamo gestire con più lucidità delle ripartenze e accompagnare meglio determinate situazioni offensive. Inzaghi? Ci siamo salutati a inizio partita e a fine gara, non abbiamo avuto molto tempo per parlare. Pippo ha tutte le carte in regola per poter far bene a Salerno, gli faccio un grande in bocca al lupo". 

Redazione Sport - Salernitana -

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