di Massimiliano Catapano
Un intricato caso di frode ai danni di Enel ha portato all'incriminazione di ben 17 individui, in un processo che va dai reati di furto e truffa aggravata fino alla sostituzione di persona e falsificazione di documenti. L'indagine, che ha visto l'impegno dei Carabinieri dal 2015 al 2021, si è focalizzata sulle forniture di energia e gas naturale. La vicenda ebbe inizio con la segnalazione di Enel stessa, che spinse la procura di Nocera Inferiore ad aprire un fascicolo d'inchiesta. Le attività illecite coinvolgevano diversi comuni dell'Agro, tra cui le due Nocera, Pagani, Sarno e Angri. Attraverso una meticolosa opera di intercettazioni telefoniche ed ambientali, pedinamenti e perquisizioni, gli inquirenti scoprirono un gruppo composto da imprenditori, un dipendente Enel e tre tecnici elettricisti, coinvolti in una serie di furti ai danni delle aziende erogatrici di servizi energetici, Enel e Italgas.
Enel, di fatto, risulta parte lesa in questo procedimento. Amministratori di due società operanti nel settore alimentare riuscirono a usufruire di forniture di energia elettrica senza sostenere alcun costo. Tra i casi portati all'attenzione del giudice, spicca una fornitura del valore di circa 116mila euro, che queste due società avrebbero potuto utilizzare senza alcun pagamento. Il meccanismo prevedeva la complicità di un dipendente Enel, il quale avrebbe fornito informazioni riservate, e di un altro individuo che avrebbe effettuato le attività fraudolente, compresa la falsificazione dei dati intestatari. Le due società, in pratica, associavano il contatore a soggetti completamente estranei, presentando poi ad Enel documenti falsificati, come volture apocrife, attribuendo così nomi falsi a tali individui, ignari di quanto stava accadendo.
Questo stratagemma induceva Enel in errore riguardo all'identità del richiedente la fornitura di energia elettrica. L'inchiesta ha inoltre rivelato che venivano manomessi i contatori, alterando i circuiti elettronici e i cronografi, allo scopo di installare radiocomandi che permettevano di interrompere l'erogazione. Sotto la lente d'ingrandimento finirono numerose attività commerciali e industriali nel territorio dell'Agro nocerino. I danni totali sono stati quantificati in oltre un milione e settecentomila euro, a carico di "Enel Energia s.p.a." e altre società del settore.
Le prime fasi delle indagini furono condotte dai Carabinieri della compagnia di Marcianise, per poi essere trasferite a Nocera Inferiore in virtù della competenza territoriale. Il dibattimento, che al momento non ha ancora preso il via, potrebbe iniziare il prossimo dicembre, con l'incarico affidato a un perito che dovrà trascrivere la considerevole mole di intercettazioni che la procura ha utilizzato per ricostruire tutti i casi, oggi oggetto dei capi d'imputazione.
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