"Era un ragazzo solare, simpatico, con la musica nel DNA. E' stato come perdere un figlio". Così Aniello Ronca, storico maestro di musica di Vietri sul Mare, ricorda con le lacrime agli occhi Antonio Senatore, il 18enne tragicamente scomparso domenica, volato in cielo con i tanti sogni che riponeva nel cassetto, in primis quello dipinto di note musicali: "Era molto portato. - continua Ronca che dal 1999 offre gratuitamente lezioni presso il centro pastorale "Luigi Magliano" di via Diego Taiani ai ragazzi dai 6 anniin su - L'ho conosciuto per la prima volta a 4 anni, il padre Alfonso, amico di vecchia data, me lo portava in Parrocchia a cavalcioni con i tamburini. Non sapeva ancora leggere e scrivere eppure percepiva tutte le assonanze, faceva associazioni grazie alle immagini pazzesche. Non a caso partecipava alle prime processioni patronali di S. Giovanni in tenera età senza mai fermarsi, tornando a casa con i segni del peso degli strumenti che sembrava non sentire mai sul suo corpo da bambino".
Un ragazzo generoso, con la simpatia a contraddistinguerlo: "Bastava un suo sorriso per farmi dimenticare quelle volte in cui, come ovviamente capita a tutti, mi faceva arrabbiare. E' stato per me di grande aiuto non solo nel portare avanti la scuola di musica passando da uno strumento all'altro (ultimamente le batterie) con grande versatilità ma anche umanamente. Durante il Covid con gli altri alunni si organizzava per portarmi la spesa sotto casa. La banda di Vietri sul Mare ha perso un fratello, un amico e un compagno di avventure che nessuno potrà mai sostituire. Ho il cuore a pezzi, un dolore che rimarrà indelebile dentro di me. Adesso vivrà tra gli angeli del paradiso, i quali avranno l'onore di assistere alle sue performance musicali, che avrei voluto vivere insieme per ancora molti anni, ma che purtroppo il destino non ha permesso. Sarà sempre nel mio cuore e in quello dei suoi fratelli della banda".
Intanto il prof. Aniello Ronca non demorde e dal 9 ottobre, al termine delle ultime manifestazioni estive con la banda, è pronto a riprendere le sue lezioni: "Il nostro è un impegno sociale ed in quanto tale sono fiero di portarlo avanti in maniera del tutto gratuita, nessuno è tenuto nemmeno ad un regalo. In questi anni abbiamo allevato ragazzi che ora fanno parte dei corpi musiciali di Guardia di Finanza, Esercito e Polizia o che ora insegnano in Conservatorio (ben 20 su 40) o sono prossimi alla laurea. La nostra missione è sempre stata quella di toglierli dalle insidie della strada, tenendoli impegnati dalle 4 alle 10 in Parrocchia. Ora c'è il calcio, altre cose ma il potere della musica è indistruttibile". Così come non morirà mai il ricordo di Antonio che ora sorveglierà dall'alto sull'intera comunità.
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