Coimbra come Netanya. Sfuma anche in Portogallo dopo l'Israele nel 2021 l'obiettivo podio per la nazionale italiana Under 20 femminile che nella finale terzo e quarto posto della rassegna intercontinentale lusitana cede 13-11 all'Olanda che si veste così di Bronzo, confermandosi anche a livello giovanile una sorta di bestia nera per l'Italia. Un percorso senza infamia e senza lode per la squadra di Giacomo Grassi, in linea con le altre nazionali giovanili, che ha toccato l'apice con la bellissima vittoria ottenuta con la Grecia e poi vissuto le altre gare sul filo degli episodi, eccezion fatta per le preventivabili affermazioni su Israele e Croazia. Sugli scudi il duo Giustini-Bettini, con l'ex Sis Roma capocannoniere della spedizione con 21 reti. Nel match conclusivo (in tribuna di nuovo Cassarà e Spampinato), Leone (anch'essa sempre costante nel rendimento) replica a De Kleer poi le orange allungano con la doppietta di De Vries che poi provoca il fallo dopo cui Giustini trasforma la superiorità del 3-2. Jutte rimette le tulipane sul +2, accorcia nuovamente Bianchi poi il botta e risposta continua tra Den Ouden e Giustini e Gorter e Leone prima che le due succitate olandesine e Roekevisch firmassero il break che firma il 9-5 del riposo lungo.
Le difese continuano ad essere piuttosto allegre, si segna a ritmo incessante poi al cambio vasca inizia a pesare anche il fattore stanchezza. Bettini tiene viva la compagine in calottina tricolore ma Roekvisch e l'attesa Moolhuijzen (terzo sigillo in superiorità dopo quelli di De Kleer e Gorter) tengono le due squadre a distanza di sicurezza e nulla cambia dopo la seconda rete personale della numero 9 pluriscudettata con l'Orizzonte. Negli ultimi 8' sale in cattedra Sbruzzi che realizza una doppietta in extra player in apertura e chiusura di tempo siglando anche l'ultimo goal dell'incontro che si chiude sul 13-11 per la compagine in calottina bianca. Nel mezzo il rigore di Giustini (espulsa definitivamente Den Ouden) e Leone che portano a tre il proprio score personale ma non riescono a far andare oltre il -2 le azzurrine con la granitica Olanda brava a non scomporsi e a non far scricchiolare il vantaggio. A mettere in ghiaccio il Bronzo la tripletta, in più, di Roekevisch (poi fuori per 3 falli) ed il 5 metri, causato dall'espulsione definitiva di Papi, trasformato da Moolhuijzen. A vincere l'Oro l'Ungheria che fa scacco matto alla Spagna (10-13), che ieri aveva tramortito 14-4 la stessa Olanda e a cui non basta la cinquina di Elena Ruiz: decidono le terne di capitan Szegedi e Varro.
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