Mentre Roberto Mancini organizza la sua Arabia, Luciano Spalletti è al lavoro per disegnare lo staff dell’Italia che sta per nascere. Ci sono finalmente tutti i componenti. Il nuovo ct avrà con sé collaboratori storici e fidati: Marco Domenichini (il vice), Daniele Baldini, Alessandro Pane e Salvatore Russo (assistenti tecnici), Francesco Sinatti (preparatore atletico) e Marco Savorani (preparatore dei portieri). Dopo aver accompagnato il tecnico toscano nella storica conquista dello Scudetto a Napoli, per il salernitano ed ex giocatore della Salernitana Sasà Russo (foto CN24) si spalancano ora anche le porte dell'azzurro Nazionale. Un traguardo meritato per perseveranza e competenze, oltre che per il suo essere talismano. Il primo capitolo è stato scritto. Adesso si passa a quello più importante: le convocazioni per Macedonia del Nord e Ucraina, debutto in panchina. Spalletti comunicherà la lista il 1° settembre, giorno in cui comincerà la sua avventura azzurra, prima della presentazione a Coverciano. Al momento sono tutti in preallarme perché le pre-convocazioni federali hanno lasciato pochi “vuoti”, in attesa delle scelte finali. Inevitabili punti fermi saranno Donnarumma, Di Lorenzo, Tonali, Barella e Chiesa.
Attorno a loro il ct dovrebbe costruire la nuova Nazionale ispirata ai principi di bel gioco, aggressività e possesso che hanno reso vincente il Napoli. Le prime due giornate di campionato stanno offrendo indicazioni interessanti anche su emergenti (vedi Colpani), ma è chiaro che il c.t. non potrà permettersi troppe fughe in avanti per una doppia sfida cruciale. Ci sarà tempo per impostare il futuro. Spalletti ha un contratto di poco meno di tre milioni all’anno fino all’Europeo 2024. Arriva nel mezzo del cammino del nostro riscatto, dopo aver perso il treno per il Mondiale 2022 in Qatar. Qualificarsi non è impossibile perché passano le prime due di ogni gruppo e, in caso negativo, per gli azzurri c’è il doppio playoff di marzo (al quale parteciperemo senza dubbio grazie al piazzamento di Nations). Solo che il nostro è forse il gruppo più difficile, con l’Inghilterra ormai in fuga e il secondo posto in ballottaggio presumibilmente con l’Ucraina. Infine, non secondario, il primo rivale è la Nord Macedonia che ci ha escluso dal Mondiale: una partita psicologicamente complicatissima. Servirà lo Spalletti psicologo per prepararla al massimo.
FONTE: La Gazzetta dello Sport
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