I poliziotti, sabato scorso, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria tre soggetti, originari del napoletano, ritenuti responsabili di truffa aggravata consumata nella città di Potenza in danno di una signora ultra 85enne, nonché dei reati di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. La vicenda aveva inizio, allorquando sull’utenza 113 della Questura di Potenza, giungeva una chiamata di emergenza da parte di una signora in lacrime che, disperata, riferiva di essere rimasta vittima di un raggiro attuato in proprio danno da un giovane ragazzo sconosciuto, presentatosi come amico del nipote che riusciva, attraverso espedienti e raggiri, a farsi consegnare una cospicua somma di denaro contante e vari monili in oro. Il pronto intervento degli agenti della Questura, permetteva di acquisire utili informazioni necessarie all’avvio delle prime indagini, in particolare la targa ed il modello del veicolo utilizzato per commettere il reato.
Le ricerche dell’autovettura, ovvero un veicolo preso a noleggio, venivano subito estese ai vari Uffici territorialmente competenti, ma con esiti negativi. Per tale motivo le ricerche venivano estese anche alle confinanti arterie della provincia di Salerno. Tale attività di monitoraggio consentiva, ai componenti di una pattuglia della polstrada di Sala Consilina in servizio di vigilanza stradale, di individuare il veicolo all’altezza dallo svincolo autostradale di Sicignano degli Alburni. In un primo momento, il conducente, cercando di sottrarsi al controllo, si dava a precipitosa fuga, ma dopo alcuni chilometri di inseguimento, veniva raggiunto e fermato grazie all’abilità degli agenti, che con l’ausilio anche di un’altra unità della sottosezione di Eboli, riuscivano a bloccarlo assicurando, nel contempo, la sicurezza degli altri utenti della strada. A bordo del veicolo, venivano identificati N.L., classe 2003, E.M., classe 2001, e S.S., classe 1994, tutti gravati da precedenti, che venivano sottoposti a perquisizione personale. All’esito della stessa venivano rinvenuti un ingente quantitativo di denaro e svariati gioielli, esattamente coincidente con quelli sottratti alla vittima.
FONTE: La Città
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