«Salgo un attimo in camera, scendo subito». Le ultime parole prima di un gesto inspiegabile che lo ha strappato all’affetto dei suoi cari e di una comunità cui ora non resta che interrogarsi sui motivi di una tragedia inimmaginabile. Sono state le urla della madre ad attirare l’attenzione dei vicini. Il destino crudele ha deciso che fosse proprio lei la prima testimone di quello che ben presto è diventato un incubo ad occhi aperti. Erano da poco trascorse le 21 quando, nell’abitazione situata a Borgo di Montoro, la donna ha trovato il suo Francesco, di neanche 14 anni, esanime e senza più vita negli occhi, a seguito di quello che subito è apparso come un gesto volontario. Lei e il marito hanno chiamato aiuto, atteso i soccorsi in preda alla disperazione e con un filo di speranza, destinata a spegnersi all’arrivo delle due ambulanze, di cui una rianimativa: il personale sanitario del 118 ha provato il tutto per tutto con le manovre di rianimazione, ma non ha potuto far nulla per evitare il peggio. Il 13enne, di fatto, era già morto, soffocato da una cintura. Il tutto è avvenuto sulla scala interna dell’abitazione della famiglia, una villetta su tre piani.
FONTE: La Città
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