Aumenta di anno in anno il numero di atlete che, per i più svariati motivi, abbandonano la Pallanuoto giocata. Dall'età anagrafica alla maternità (vedi Giada Sinigaglia e Virginia Boero) passando per dolorose scelte professionali: sempre di più giocatrici di alto profilo salutano messe alle strette da un bivio. Dopo Giulia Cuzzupè, il secondo ritiro in vista della stagione 2023/24 è quello di una delle colonne portanti della favola Como Nuoto Recoaro, due salvezze in A1 nelle ultime due stagioni che hanno registrato, tra gli altri, le calottine appese al chiodo di Giulia Emmolo (l'anno dopo le altre plurititolate Rosaria Aiello, Arianna Garibotti e Giulia Gorlero), delle sorelle Martina e Ilaria Savioli, Martina Gottardo, Serena Storai, Carlotta Malara, Laura Perego, Gloria Giachi, Giulia Carotenuto, Giorgia Prandini solo per citarne alcune. Ginevra Frassinelli saluta le Rane Rosa e il mondo clorato con un'accorata lettera pubblicata a mezzo social che riportiamo di seguito integralmente:
"Cara Pallanuoto,
Le nostre vite sono state intrecciate per oltre 15 anni, e oh, quante emozioni abbiamo condiviso insieme. Abbiamo camminato, anzi, nuotato, bracciata dopo bracciata, ogni tanto prendendoci a schiaffi, combattendo per ogni vittoria, superando sconfitte amare e vivendo momenti di pura gioia. Sei stata la mia compagna più fedele, la mia confidente silenziosa e la mia sfida costante. Come una relazione complessa, ti ho amato e ti ho odiato allo stesso tempo. Mi hai dato forza, resistenza e disciplina, richiedendo sacrifici e impegni costanti.
Ora, devo salutarti. La vita mi ha portato a un bivio e ho dovuto fare una scelta difficile, difficilissima. Conciliare lavoro, sport e vita privata è diventato arduo, un'impresa sempre più costosa. Non riesco a dedicarti/ci il tempo che meriti, anzi, meritiamo. Ti lascio con emozioni contrastanti. Provo tristezza, sapendo di chiudere un capitolo importante, mi hai reso chi sono oggi, insegnandomi valore dell'impegno, lavoro di squadra e resilienza".
Il portiere ha poi continuato: "Dall'altro lato provo una gratitudine infinita… Grazie, Pallanuoto, per avermi accettata, per avermi dato una seconda famiglia e per avermi fatto incontrare l'amore. Le mie compagne di squadra sono diventate mie sorelle, condividendo momenti indelebili. Abbiamo pianto, riso, lottato e festeggiato (questo sicuramente tanto) insieme, creando ricordi che mi accompagneranno per sempre. Grazie a chi mi ha guidata e spronata, credendo in me quando dubitavo e fornendomi sempre nuovi strumenti per crescere come atleta e persona. Ogni volta, indossando costume e calottina, ho sentito il vero fuoco della passione. Mi hai dato l'opportunità di vivere, di mettermi alla prova e superare i miei limiti. E si, mi mancheranno i sorrisi di gioia dopo vittorie e pure le lacrime di delusione dopo le sconfitte… già lo so. Ma voglio dirti, cara Pallanuoto, che questo non sarà un addio. Perchè tu lo sai bene, io senza di te, non sarei chi sono oggi. Fai e farai in qualche modo parte di me. D'altronde l'attrazione per quella palla ruvida e gialla non la perderò mai. Grazie".
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