Grande successo per "Avanti Bersagliera Night", la serata di festa in salsa granata per festeggiare la seconda storica salvezza consecutiva in massima serie. Migliaia di tifosi assiepati in Piaza della Concordia (foto La Città) e spazio ai protagonisti: "E’ stato un anno difficile, sopportare il direttore De Sanctis, Maurizio Milan ed il professore Fimmanò non è stato affatto facile. - esordisce il presidente Danilo Iervolino come ripreso da SalernitanaNews - Adesso Salerno non è solo conosciuta solo per essere meravigliosa ma anche per il calcio. E per il bel calcio. Stiamo dimostrando di saper fare le cose in maniera organizzata. Quel 31 dicembre io ero in montagna, e mi convinsi che questa era la cosa giusta da fare. Già il giorno dopo capii che c’era dell’energia del potenziale, poi è stato un percorso incredibile. L’anno scorso abbiamo raggiunto una storica salvezza, meritatissima. Ma quest’anno devo dire grazie a tante persone, è stato l’anno della costruzione. Devo ringraziare il precedente allenatore, Nicola, ed il precedente Direttore, Sabatini. Ma devo ringraziare e fare un applauso gigantesco al nostro mister Paulo Sousa che ha dato energia, freschezza, fraseggio. Il Direttore Sportivo è molto noto, ha fatto un lavoro straordinario. Dobbiamo fare un applauso a Frank Ribery; in molti credevano che fosse venuto qui a svernare. E invece ha dimostrato il suo legame. E’ una squadra fatta di tanti calciatori di proprietà, quindi dimostra che stiamo costruendo. E’ stato un campionato con alti e bassi, e nei momenti negativi le critiche dei tifosi aiutano a crescere, a guardarsi allo specchio e vedere di tirare fuori le unghie. Critiche che sono state sempre costruttive e mai distruttive. Abbiamo cambiato, abbiamo chiamato Paulo Sousa e la musica è cambiata. Quell’8-2 non mi è andato giù ed al ritorno è bastato un gol al 95’ per vendicarci. Sarà una Salernitana che punterà sui giovani, competitiva, bella che se la deve combattere a testa alta con tutti, su tutti gli stadi. E’ ovvio che le cose si costruiscono un po’ alla volta, una cosa deve essere chiara, la Salernitana deve essere la squadra del territorio, deve essere attrattiva di tutti i migliori talenti del meridione, deve andare nelle scuole, deve farsi coccolare dai tifosi giocando bene e coinvolgendo la popolazione. Mi auguro, mi voglio impegnare e voglio investire affinché questa diventi una “sport-city”. Sono un uomo del fare, non sono mai polemico. Ho apprezzato lo sforzo di voler migliorare lo stadio, ma chiedo miglioramenti, chiedo rapidità. Aprire l’altro pezzo di curva, ammodernare i tornelli. Poi uno stadio deve essere sicuro ed accogliente. Quindi risolvere problemi di staticità e di pioggia, perché non può piovere in uno stadio di Serie A. Si è squadra di Serie A anche dal punto di vista delle infrastrutture, se vogliamo crescere in maniera sostenibile e credibile, dobbiamo far diventare Salerno una vera 'sport-city'. “Ringraziamo il nostro Direttore, L’Amministratore Delegato Milan, il mister Paulo Sousa ma anche a tante persone che collaborano e che sono meno visibili, il Team Manager, il Segretario, l’avvocato Fimmanò, l’avvocato Sica, gli Scout, i magazzinieri. E anche i nostri meravigliosi tifosi".
Tra Mietta, Grignani e Napoleon spazio anche al 'concerto' di Paulo Sousa: "La prima cosa che vin invito a fare è un applauso a tutta la squadra che ci ha creduto e ci ha dato tantissime emozioni. Ringrazio ancora una volta i tifosi che dimostrano con la loro presenza tutto l’affetto. Ci hanno accolto benissimo. Approfitto di avere tutta questa gente qui per mandare un messaggio: nella vita e nella professione si verificano dei momenti delicati. La prossima stagione questi momenti arriveranno ma con il calore della gente e della dirigenza ce la faremo, ci aiuterà a superarli. Metteremo sempre onestà, voglia di vincere ogni partita onorando la nostra tifoseria affinché ciascun sostenitore possa tornare a casa felice dallo stadio". In risposta ai cori dei tifosi: "Siete straordinari, insieme saremo fortissimi. Lo siamo già oggi, lo saremo pure domani".
Interviene anche il ds Morgan De Sanctis: "Ringrazio le persone invisibili, magazzinieri, staff medico, ufficio stampa, i giocatori che hanno avuto grande senso di responsabilità, il mister, lo staff, l’Amministratore Delegato, il presidente e il popolo granata oltre al gruppo di lavoro della direzione sportiva. Ho cercato di inculcare a tutti (e ci sono riuscito facilmente perchè il terreno era fertile) la passione e la dedizione per soddisfare il popolo granata. Racconto sempre un episodio. Qualcuno ha parlato della partita di trent’anni fa Salernitana-Pescara, la ricordo benissimo, vincevamo 1-0 e subii gol sotto la curva nord. Quello stadio era tutto esaurito, dopo aver subito goal da Grimaudo se non ricordo male (in realtà era Giovanni Pisano), stando per terra sentii il prato vibrare, mi ricordo ancora quell’episodio, aver fatto il ds qui e a ver potuto rivivere le vibrazioni dell’Arechi mi rende felice e orgoglioso".
Tra i calciatori spiccano tre interventi. Antonio Candreva: "Non potevo fare scelta migliore di venire a Salerno, l’amore che ha questa gente verso la propria squadra ce l’hanno in pochi! Volevamo ringraziare la piazza per il sostegno dato durante tutto l’anno, è il dodicesimo uomo e contiamo tanto sui nostri tifosi. Il goal contro l’Atalanta che ha dato la salvezza sotto la Sud? Quando sono arrivato qui volevo solo segnare in casa sotto la Sud per vedere l’immensa curva che abbiamo, è stata una rivincita dopo l’andata non alla nostra altezza, dovevamo riscattarci dal brutto 8-2. È andata bene, sono contento, abbiamo fatto un’ottima stagione, grazie a tutti. Ci godiamo questo entusiasmo". Estasiato Memo Ochoa: "Abbiamo una tifoseria bellissima in una città fantastica con gente troppo gentile. Siamo contenti di essere riusciti a centrare l’obiettivo salvezza". Poi è la volta di Grigoris Kastanos, che commenta la frase: "chi non ama il tifo di Salerno non può giocare a calcio" detta a Dazn: "Non ci sono parole per questa cosa, basta venire all’"Arechi" a vedere una partita. Io come Bernardo Silva? Mi fa piacere che un allenatore come il nostro mi abbia riempito di parole buone, cercherò sempre di dare il massimo".
Ad inizio serata è salito sul palco anche Stefano Colantuono, responsabile del settore giovanile, con le solite dichiarazioni di facciata che nascondono una stagione fallimentare nonostante il cambio di proprietà (ad eccezion fatta per i gruppi dall'Under 15 a scendere): "E’ andata come va in tutti i settori giovanili in cui ci sono tante squadre, alcune molto bene, altre meno. Il solco del lavoro è stato tracciato e senza dubbio possiamo solo migliorare. Sono felice di quanto fatto. Dobbiamo ringraziare il presidente che ci ha permesso di costituire tante compagini, è un investimento importante. Devo ringraziare i ragazzi che ovunque hanno dimostrato, correttezza, educazione e buone maniere. Sono cose che fanno tanto piacere, i ragazzi di Salerno si sono dimostrati all’altezza. Faccio i complimenti a tutti e sono convinto che l’anno prossimo faremo molto bene. Sono felice di quanto dimostrato".
Fischi, invece, meritati per il sindaco Enzo Napoli: "Il fischio è democratico, ci sta. Ho fatto tardi perché sono stato impegnato fino a pochi minuti fa a rendere possibile l’evento di questa sera e Maurizio Milan lo può testimoniare, siamo stati determinati a collaborare alla realizzazione di questa bellissima manifestazione con la Regione e il Comune. Siete voi i protagonisti. Ringrazio tutti voi, tutti i cuori granata, ringrazio la Salernitana per quanto ha fatto, ha saputo tenere alta la sua prerogativa con tutte le squadre con cui si è scontrata. Il nostro tifo è stato di esempio, limpido, ordinato. Di questa vi sono grato. La vista di questa piazza dà ragione ai tanti sacrifici fatti e a una volontà di vittoria che la Salernitana riesce a portare avanti. Faremo in modo che anche lo stadio sia all’altezza di questa squadra, della dirigenza e di questi giocatori".
In occasione della presentazione delle nuove maglie, Maurizio Milan, ad del club, ha aggiunto: "Dal palco è stata una gioia bellissima vedere una piazza così stracarica di passione. Le emozioni sono state molto forti. Penso che sia stata una testimonianza anche per il Presidente di quanta passione ci sia in questa città. Sicuramente la piazza sta evocando con Mietta quello che è successo 33 anni fa. Il progetto ha bisogno di tutto ciò. Il prossimo sogno? Vincere a Cremona. Quello che si tiene in questa piazza sarà un evento che ripeteremo ogni anno, spero che diventi una lieta abitudine. Stiamo lavorando al rinnovo di Sousa, penso che anche questa serata sia servita per dargli ulteriore conferma del fatto che Salerno sia magica".
A contorno le considerazione di Chiara Giugliano, moglie di patron Iervolino: "Non sapevo prima di essere qui che si potesse donare tanto amore e riceverne tanto di più, la tifoseria lo fa ogni giorno e fa vivere emozioni meravigliose, a volte anche con patimento. Chiedo di vincere sabato a Cremona per regalarci un’altra vittoria. E dico grazie ai tifosi granata che mi hanno iniziato a una passione per il calcio che è meravigliosa, grazie a mio marito che mi ha regalato un sogno, grazie". Prende parola Iervolino: "Quando sono a casa e non seguiamo le trasferte, appena andiamo in svantaggio lei si gira e dice 'vedi che devi fare'. Io sono uno di quei mariti che più o meno capisce le cose da fare. A mille km di distanza non lo capisco, giusto per far comprendere come mia moglie sia diventata la prima tifosa della Salernitana". Chiosa per Francesco Fimmanò, legale del club: "La Salernitana diventerà il Sassuolo, speriamo che i ragazzi domenica ci diano la gioia di vincere perchè così lo raggiungeremmo già quest’anno. Non avrei mai pensato un giorno di voler essere considerato un pisciauiolo".
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